Madrid diventa l’ultima capitale europea in ordine di tempo a trasformare gran parte delle sue strade in zone 30, per aumentare sicurezza, comfort e volume d’affari; nel nuovo piano per la mobilità anche molte misure a favore di chi si sposta in bici o a piedi.
Il Pleno del Ayuntamniento di Madrid ha approvato pochi giorni fa una nuova ordinanza sul tema della mobilità: si tratta di un pacchetto di misure volte a rendere più facile spostarsi in modo attivo.
La misura con il maggiore impatto è quella che vede ridurre il limite di velocità da 50 a 30 km/h su tutte le strade a senso unico della città, anche quelle dotate di più corsie. Si tratta di 10’053 strade, l’80% delle strade di Madrid.
Le nuove regole concernenti i ciclisti
Alcuni articoli presenti nella nuova ordinanza riguardano le biciclette:
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- Case avanzate ai semafori: uno spazio riservato alle biciclette, fra il semaforo e la linea d’arresto dei veicoli motorizzati; serve a dare priorità alle bici e a renderle più visibili
- Svolta a destra con semaforo rosso: solo su alcuni incroci segnalati da appositi cartelli, e sempre dando la precedenza agli altri veicoli e pedoni che attraversano con il verde
- Doppio senso eccetto auto nelle zone 20: a meno che un cartello non lo vieti espressamente, nelle strade con limite a 20 km/h le bici potranno circolare anche in senso opposto rispetto a quello delle automobili (principio noto anche come “senso unico eccetto bici” o “controsenso ciclabile”, da non confondere con il pedalare contromano).
- Purtroppo è presente anche una norma che proibisce espressamente di pedalare nelle aree pedonali
- Possibile l’uso commerciale del bike sharing BiciMAD: ad esempio potranno usarlo i riders di Foodora o Deliveroo
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E i pedoni?
Alcune nuove norme riguardano anche i pedoni:
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- Possibilità di attraversare la strada nelle zone 30 anche non in corrispondenza degli attraversamenti pedonali
- Esplicita proibizione di parcheggiare automobili sui marciapiedi
- Nascita di zone a priorità pedonale, in cui i conducenti dovranno dare la precedenza ai pedoni
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La “conviviencia vial”
Interessante anche il princìpio generale di “conviviencia vial”, secondo cui l’uso delle strade deve essere improntato alla convivenza sicura di tutti; un altro strumento per contrastare comportamenti aggressivi al volante.
Madrid ha quindi scelto di seguire la strada tracciata da altre grandi città europee (e non solo), puntando sempre più sulla mobilità attiva. I danni causati dal possesso e dall’uso di automobili private sono sempre più chiari, e continuare ad accettarli senza contrastarne le cause è una posizione sempre più indifendibile.
Vedi anche: Parigi, 100% ciclabile entro il 2020
e a Milano si continua a morire nell’attraversare la strada… concetto di attraversamento pedonale rialzato del tutto sconosciuto…