Firenze – Assisi sulla Via per la Pace in bicicletta
Il viaggio in bicicletta di due pellegrini dalla capitale dell’arte ai luoghi di San Francesco attraverso la Toscana con i suoi meravigliosi paesaggi
Diario di viaggio di Delfino Sartori
Paesaggi, felicità, natura, umiltà, gente, riflessioni. Ecco alcuni termini per definire un percorso di splendida bellezza che, insieme all’amico Fabio Zancan da Firenze in quattro giorni, con 398 km di pedalata e 5.450 metri di dislivello, abbiamo raggiunto Assisi per partecipare alla Marcia della Pace Perugia – Assisi. Un percorso fatto con calma per ammirare le bellezze di una parte della Toscana con la sua cultura, arte e gastronomia. Paesi come San Gimignano, Siena, e tutta la Val d’Orcia, un’ampia valle caratterizzata da gradevoli panorami paesaggistici e da svariati centri di origine medievale, due dei quali molto noti come Pienza e Montalcino. Ossia il connubio di arte e paesaggio, spazio geografico ed ecosistema, che è l’espressione di meravigliose caratteristiche naturali ma è anche il risultato e la testimonianza della gente che vi ha abitato. L’albero caratteristico il cipresso e, quindi, i cibi e vini tipici, i Pici, i salumi della cinta senese, il pecorino di Pienza, il Brunello di Montalcino.
E, quindi, la Val d’Orcia, che secondo l’Unesco è un eccezionale esempio di come il paesaggio naturale sia stato ridisegnato nel Rinascimento e rispecchia gli ideali del “buon governo” (XIV e XV sec.) tipici della Citta-Stato italiana, i cui splendidi luoghi sono stati celebrati dai pittori della Scuola Senese, fiorita tra il XIII ed il XV secolo.
1° Giorno – Firenze – Castelfiorentino
Km: 39,24 – Dislivello: 662 metri
Firenze, capoluogo della Toscana, ospita molti capolavori dell’arte e dell’architettura rinascimentale. Uno dei luoghi più celebri è il Duomo, la Cattedrale con cupola di tegole progettata dal Brunelleschi e il campanile di Giotto. La Galleria dell’Accademia espone la scultura del David di Michelangelo mentre nella Galleria degli Uffizi si trovano La nascita di Venere di Botticelli e l’Annunciazione di Leonardo da Vinci.
Tra maestosi paesaggi, arte e cultura della Toscana, da Firenze siamo arrivati a Castelfiorentino non senza difficoltà per l’amico Fabio che ha sudato le sette camice nel mangia e bevi delle colline della Valdelsa. La giornata si è conclusa con una bella tagliata e vino Chianti.
Poi, incredibile ma vero. Nell’Hotel Lami in cui abbiamo pernottato, che ha oltre 100 anni e mobilio dell’epoca, ho avuto il privilegio di adagiare le mie stanche membra sul letto in cui qualche decennio fa ha dormito il Campionissimo. Qui, Coppi, veniva per andare a caccia con il marito della signora che lo gestisce purtroppo, morto da poco. Vicino all’hotel il teatro di 150 anni che ha visto esibirsi Mina, Gino Paoli e altri artisti di fama internazionale.
2° giorno – Castelfiorentino – Siena
Km: 92,90 – Dislivello: 1.103
Eccezionale giornata a livello culturale e artistico. Prima tappa a San Gimignano (m. 324). Di origine etrusca, splendido esempio di edilizia medievale toscana, si erge su un poggio a dominio della Val d’Elsa. All’interno della duplice cerchia di mura duecentesche, rimangono quasi intatte le vie, le piazze i palazzi, le chiese e alcune delle sue torri, che hanno il meritato il titolo di “città delle belle torri” (delle 72 che esistevano nel ‘300 ne rimangono 15). Solenne e molto suggestivo l’abitato, il cui centro storico e monumentale e costituito dalla Piazza del Duomo, ove prospettano: il Palazzo del Podestà (sec. XIII) , la Torre Chigi (sec. XIII) le gemelle Torri Salvucci e la Chiesa di S. Agostino (sec. XII).
Poi, su strada mangia e bevi troviamo Colle Val d’Elsa (m. 141) cittadina arroccata nella sua parte più antica su di un alto poggio. Anticamente il tessuto urbano era diviso in tre parti: il Borgo di Santa Caterina, il Castello di Piticciano e il Piano oggi semplificati in “Colle alta” e “Colle bassa”. Il comune è il più importante centro italiano della produzione di cristallo.
Quindi, Monteriggioni (m. 274) pittoresco borgo fortificato in bella posizione su un colle, sorto nel sec. XIII a difesa di Siena, conserva intatte le mura con le 14 torri che Dante, con felice similitudine, paragonò a due giganti. Interessante la Parrocchiale romanico-gotica e la Chiesa di Abbadia Isola (sec. XI). Il Castello di Monteriggioni era inoltre circondato dalle cosiddette carbonaie, ovvero fossati pieni di carbone che veniva incendiato per respingere gli assalti.
E siamo a Siena (m. 322). La città è universalmente conosciuta per il suo ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sua sostanziale unità stilistica dell’arredo urbano medievale, nonché per la celebre “Corsa del Palio”. Un avvenimento, questo, che vede confrontarsi con una corsa di cavalli nella Piazza del Campo le diciassette contrade, eredi e superstiti delle 59 in cui era divisa nel Medioevo, ognuna con fisionomia propria ed una rivalità con le altre.
Qui, avrei voluto cronometrare un giro in bici ma la Polizia Locale mi ha fermato prima che iniziassi e allontanato dalla Piazza in quanto non sono ammesse le bici.
Di notevole interesse la Piazza del Campo con la sua Torre del Mangia (sec. XIV) alta 88 metri e il Duomo (sec. XII-XVI). La facciata, tutta in marmo bianco con qualche decorazione in rosso di Siena e serpentino di Prato, è divisibile in due metà, inferiore e superiore, riferibili a due distinte fasi costruttive. La ricchezza della decorazione, prevalentemente scultorea, nasconde irregolarità e asimmetrie derivate dalla lunga fase costruttiva a cui misero mano molteplici progettisti.
Il suo centro storico è stato inserito dall’ Unesco nel Patrimonio dell’Umanità.
Splendido il tramonto con il sole che illuminava il Duomo.
3° giorno – Siena – Bonconvento – Montalcino – San Quirico d’Orcia – Montepulciano
Km: 95,9 – Dislivello: 1803
Lasciato a riposare l’amico Fabio non abituato a faticare parto da solo. Esco da Siena e dopo pochi chilometri trovo il un cartello “Strada dell’Eroica”. Tutta strada bianca e subito ho pensato a Dante “chi entra lasci ogni speranza”. In effetti per circa 20 km ti sembra di essere in inferno. Salite vicine al 20%, discese con buche che rischi di cappottare, la polvere alzata dalle auto che entra in bocca.
Poi, ecco i paesi di Buonconvento (m. 147). Suggestivo paese cinto da mura trecentesche, è un paese d’aspetto medievale con case e strade austere e Montalcino (m. 564).Posto su incantevole posizione che domina la Val di Chiana è una delle più antiche ed interessanti cittadine della Toscana, ricca di monumenti e opere d’arte. Negativo il fatto che un bicchiere di vino costi 4,70 euro. Ma intanto mi ricarico per raggiungere Montepulciano. Ossia 45 km e altri 800 metri di salita.
Tra splendidi paesaggi raggiungo San Quirico d’Orcia (m. 449) un paese caratterizzato da case e palazzetti medievali ben conservati dai resti delle antiche mura e da belle porte. La Colleggiata (se. XII) è celebre per i tre portali. Di bella fattura il Palazzo Pretorio, rinascimentale, e il severo Palazzo Chigi.
Prossimo paese è Pienza (m. 491) una splendida cittadina e gioiello d’arte rinascimentale toscana costruita tra il 1459-1492. Da vedere la Cattedrale, bella costruzione gotico-rinascimentale, con facciata in travertino e campanile ottagonale cuspidato, il Palazzo Vescovile, ex palazzo Borgia e il Palazzo Comunale.
Infine, arrivo a Montepulciano (m. 605) è un villaggio posto in incantevole posizione su di un colle che domina la Val di Chiana e la Valle d’Orcia. Il suo assetto urbanistico è singolare: le vie principali, poste longitudinalmente ed a livelli diversi, sono collegate da viuzze strette e ripide spesso chiuse in alto da archi.
Arriva anche da Siena l’amico Fabio e andiamo a cena con menu di Picci e cinghiale al vino Nobile. Il tutto bagnato da Rosso di Montepulciano annata 2017 della Cantina Crociani.
4° giorno Montepulciano – Perugia
km: 85 – dislivello: 876 metri
Dopo una leggera colazione in Piazza Grande via spediti verso Castiglione del Lago con una fermata presso il Podere Vilarga dove ho pagato una tanica di vino I.G.T al prezzo di 1,80 al litro. Adesso addio bar.
Castiglione del Lago, il primo comune dell’Umbria che incontriamo sorge su un promontorio situato sulla riva occidentale del Lago Trasimeno.
Molto bello il centro storico e da vedere il Palazzo Ducale, anche detto Palazzo della Corgna poichè la sua costruzione avvenne nel 1563 per volere diAscanio della Corgna. Il palazzo, che fu concepito inizialmente come una piccola reggia e ospitò illustri personaggi come Niccolò Macchiavelli e Leonardo da Vinci, è attualmente sede del Comune. Molto belle le Sale interne decorate e affrescate da Pomarancio; tra queste spicca la Sala delle Gesta di Ascanio della Corgna, le cui residenza e studio si trovano al primo piano.
Poi, attraverso una bella pista ciclabile arriviamo in periferia di Perugia e da qui sino al luogo pernottato è una lotta con le auto e alla fine siamo fortunati ad arrivare indenni. Perugia, purtroppo, non è una città fatta per ciclisti.
5° giorno – Foligno – Montefalco – Bevagna – Assisi
km: 62,900 – dislivello: 742 metri
E’ sabato e dunque anteprima della Marcia della Pace. Nonostante una leggera pioggerella prendo il treno e vado a Foligno per un giro collinare. Prima foratura del viaggio. Tra i paesi visitati un bel ricordo sono quelli di Montefalco, punto di riferimento della regione vinicola in cui si producono il Sagrantino di Montefalco e il Montefalco Rosso che fa parte del club dei Borghi più belli d’Italia e Bettona che si erge al confine dei Colli Martani e inserito,a anche questo, tra borghi più belli d’Italia. Il paese ha origini etrusche. Bellissimo il centro storico.
6° giorno – Marcia della Pace Perugia – Assisi
Di buon mattino parte la Marcia che seguo con la mia Poderosa sino ad arrivare davanti alla Basilica di San Francesco.
Fine del viaggio e ritorno a Vicenza con il pullman degli amici di Legambiente.
Alla prossima.
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