“Prima ti ignorano. Poi ti deridono. Poi ti combattono. Poi vinci”. Questa massima di Gandhi ben rappresenta la situazione della ciclabile di Via Frassinago a Bologna: richiesta a gran voce dai genitori della vicina scuola – multati perché costretti a pedalare controsenso per un centinaio di metri anziché fare il giro di tutto l’isolato e allungare di quasi un chilometro – era stata osteggiata con le motivazioni più varie e additata come problema. Invece era semplicemente una soluzione di buonsenso ciclabile tanto che il Comune ha recepito le istanze dei cittadini istituendo un doppio senso ciclabile proprio in quella strada.
Una vittoria dei genitori che ogni giorno accompagnano i figli a scuola in bicicletta percorrendo quella via, certo, ma anche una battaglia di civiltà sostenuta tra gli altri dall’Associazione Salvaiciclisti Bologna e, a Palazzo d’Accursio, dai componenti di Coalizione Civica Bologna e dal consigliere comunale ed ex assessore alla Mobilità Andrea Colombo che ha comunicato la notizia su Facebook rilanciando con la richiesta dell’istituzione del “doppio senso bici” in tutto il centro di Bologna: “È un piccolo grande risultato. Piccolo perché c’è voluta davvero una mobilitazione incredibile di mamme e papà, associazioni, consiglieri comunali e di quartiere, non contro le multe ma per ottenere 150 metri di percorso protetto. Grande perché riconosce il diritto dei ciclisti ad avere cittadinanza e spazio in strada e perché assicura finalmente un collegamento diretto e sicuro in bici verso il centro”.
Negli ultimi tempi Bologna non si era distinta per politiche particolarmente illuminate sulla ciclabilità: le immagini con la Tangenziale delle biciclette ricoperta di neve, pulita solo grazie al lavoro dei volontari e non certo dagli spazzaneve del Comune, le ricordiamo bene e hanno lasciato una macchia che ancora non va via. Idem per quanto riguarda le multe da parte di solerti agenti in borghese a qualche ciclista beccato a pedalare sotto i portici o in controsenso, magari mentre sulla stessa strada auto poco distanti sostavano in doppia fila o automobilisti guidavano messaggiando al cellulare. Impuniti.
Quasi un anno fa, il 27 marzo 2018, sulla pagina della Consulta della Bicicletta di Bologna era stato pubblicato un video con la corsia in controsenso ciclabile disegnata dai cittadini coi gessetti in Via Frassinago per dimostrare che era possibile realizzarla lì e che avrebbe risolto molti problemi di viabilità nella zona. Il 18 febbraio 2019 sono partiti i lavori del Comune che hanno istituzionalizzato il senso unico eccetto bici su quella strada.
Purtroppo alcune pagine di cronaca locale non si smentiscono neanche in questo frangente e tendono a presentare la novità puntando solamente sui possibili conflitti tra utenti vulnerabili della strada (mettendo in contrapposizione pedoni e ciclisti, senza minimamente affrontare il tema della moderazione del traffico e la vera causa di tutti i mali che è la velocità dei mezzi a motore mai adeguatamente sanzionata). Questo è l’articolo del Resto del Carlino di Bologna:
Dal canto nostro, come Bikeitalia, non possiamo che essere contenti della realizzazione di queste misure per favorire la ciclabilità a Bologna: istituire il doppio senso ciclabile – ossia il doppio senso bici eccetto auto – porta soltanto vantaggi e migliora la vivibilità e la percorribilità delle strade per tutti, rendendole intrinsecamente più sicure. Bisogna insistere: è questa la direzione giusta per una mobilità nuova.
Prima di scrivere bisogna conoscere bene cosa succede esattamente in centro a bologna. I ciclisti percorrono contromano la vicina via nosadella, suore comprese, non si fermano al rosso semaforico e percorrono i viali sulle carreggiate e non sulla ciclabile. Gli automobilisti e gli scooteristi non rispettano i 30km/h e superano in doppia striscia continua. Io sia che mi trovo in bici, a piedi o in auto, appena vedo uno di questi imbecilli lo prendo a male parole, sempre. Forze dell’ordine assenti