Domenica 26 maggio si terranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo.
La FIAB, insieme alla European Cyclists’ Federation, ha posto una domanda ben precisa a tutti i candidati: “Sarete sostenitori della mobilità in bici in caso di elezione a eurodeputati?”.
La domanda è stata poi declinata in un documento di una pagina che i candidati sono stati invitati a firmare.
Nel documento i candidati si impegnano pubblicamente a promuovere e sostenere proposte che portino a incrementare la quota di spostamenti fatti in bici del 50% entro il 2030:
rendere obbligatorio l’Intelligence Speed Assistance (dispositivo che regola automaticamente la velocità massima dei mezzi a motore in base ai limiti di velocità);
portare dall’1,5 al 3% la quota del budget del settore dei trasporti dedicato alle infrastrutture ciclabili;
introdurre standard minimi di qualità per le infrastrutture ciclabili;
garantire l’equiparazione delle bici a pedalata assistita (da 250W e velocità massima assistita di 25 km/h) alle normali biciclette (è già così per molti aspetti, ma è necessario scrivere meglio le normative per evitare dubbi).
Come potete vedere, il ruolo del Parlamento Europeo non è di poco conto; fra finanziamenti e questioni tecniche è veramente possibile fare la differenza.
Primo firmatario dell’appello FIAB è stato Paolo Pinzuti (Verdi – collegio nord ovest), fondatore del sito che state leggendo. Lo hanno seguito tutti i candidati di Europa Verde, oltre ai seguenti candidati: Patrizia Toia (PD – collegio nord ovest); Andrea Bellavite (Sinistra Europea); Nicola Fratoianni (La Sinistra – collegio centro); Pierfrancesco Majorino (PD – collegio nord ovest); Achille Variati (PD – collegio nord est); Silvja Manzi (+Europa).