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Monza: una nuova campagna di comunicazione sulla mobilità

Da domani mattina, Giovedì 13 Giugno, appariranno per le strade della città di Monza i 50 maxi manifesti che abbiamo realizzato per promuovere forme di mobilità alternative all’automobile. L’iniziativa, di cui abbiamo curato l’organizzazione, fa capo alla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB Onlus) che, grazie alla collaborazione con noi di Bikeitalia e di Bikenomist srl ha portato avanti un più ampio progetto di formazione con le scuole finanziato attraverso il collegato ambientale 2018 previsto dal Ministero dell’Ambiente.

Abbiamo realizzato la campagna di comunicazione all’interno del progetto Mo.Bi.Scuo.La, che per quasi un anno ha coinvolto noi e una classe di terza geometri dell’Istituto Mosè Bianchi di Monza. Il percorso di formazione ideato da Bikenomist e Fiab a cui hanno partecipato gli studenti ha permesso loro di sviluppare nuove conoscenze riguardo agli aspetti legati alla mobilità urbana, alla qualità dello spazio pubblico e alla sicurezza sulle strade.

La pubblicazione della campagna di comunicazione arriva a conclusione di una prima fase del progetto che riprenderà il prossimo settembre, una volta riaperte le scuole. L’obiettivo dei manifesti è di porre l’attenzione sull’uso smodato dell’auto privata che genera un eccesso di traffico cittadino, individuando la bicicletta come soluzione al problema.

La campagna di comunicazione raffigura sei soggetti diversi, da Darwin a Topolino, passando da Caronte a Einstein in cui si evidenziano i problemi del traffico e alcune cattive abitudini dei guidatori.

Grazie alla stretta collaborazione con il Comune di Monza abbiamo inoltre realizzato un manifesto interamente dedicato alle persone che scelgono di muoversi in bici, per ringraziarle di non inquinare e di non incrementare il traffico cittadino.

Di seguito vi presentiamo i sei soggetti e i rispettivi testi di accompagnamento della campagna di comunicazione:

1- Charles Darwin: Se sei sceso dagli alberi per parcheggiare sul marciapiede potevi anche restarci.


Lasciare l’auto anche per pochi minuti in sosta vietata è un comportamento non solamente sgradevole ma anche potenzialmente pericoloso: la tua auto potrebbe oscurare la visuale di chi guida e rallentare ulteriormente il traffico.
Parcheggiare sul marciapiedi, in particolare, rende la vita ancora più difficile a chi è già in difficoltà, come anziani, disabili e genitori che devono spingere un passeggino.

 

2- The Flash: In bici saresti già arrivato


Le automobili promettono di percorrere grandi distanze in poco tempo. Purtroppo sulle brevi distanze e nei centri urbani non sono così efficienti: la velocità media nelle città è infatti di 15 km/h e scende fino a 6 km/h nelle ore di punta, molto meno di quanto non si possa fare in bicicletta che è il mezzo più veloce per spostamenti inferiori agli 8 km. Per percorrere 5 km in bici bastano 15 minuti e zero problemi di parcheggio.

 

3- Topolino: I punti della patente non li regalano facendo la spesa al supermercato


L’eccesso di velocità alla guida è sanzionato con la decurtazione fino a 10 punti dalla patente e può provocarne anche la revoca.
La velocità è però anche una delle prime cause di incidentalità stradale. Quando sei alla guida non puoi sapere se sbucherà all’improvviso un bambino, un cane o un camionista distratto. Nel dubbio è meglio rallentare.

4- Caronte: Il cellulare alla guida nuoce gravemente alla tua salute e a quella della tua famiglia


La distrazione alla guida è una delle principali cause dell’incidentalità stradale e il cellulare è una delle maggiori distrazioni. Inviare un messaggio dallo smartphone mentre si guida può significare anche 300 metri senza guardare la strada e senza vedere chi sta attraversando o se qualcuno frena all’improvviso. Se la vita è una questione di priorità, il tuo smartphone può aspettare.

5- Albert Einstein: Non sei bloccato nel traffico. Tu sei il traffico.


Secondo il TomTom Traffic Index, ogni Italiano trascorre ogni settimana 10 ore e 40 minuti nel traffico guardando il paraurti dell’auto davanti a se. Sommati, fanno 23 giorni di vita persi ogni anno. Muoversi in bici o con i mezzi pubblici è un buon modo per ottimizzare i tempi degli spostamenti: facendo attività fisica o leggendo un libro.

6- Comune di Monza: Grazie perché usi la bici nella nostra città


Chi usa la bicicletta è un grande valore per la nostra città perché non inquina, non crea traffico, libera parcheggi e non emette CO2. Chi utilizza la bicicletta è mediamente più sano (e quindi riduce i costi pubblici della sanità), si assenta meno spesso dal lavoro ed è più produttivo. Secondo uno studio danese, ogni km percorso in bicicletta genera un beneficio economico di 0,10 euro. Per questo grazie per ogni volta che usi la bicicletta.

Il progetto grafico è a cura di BananaStudio.

Commenti

  1. Avatar Carlo pasquetti ha detto:

    Mi sono “liberato ” dall auto da circa 2 anni.
    È stata la conquista più bella della vita
    Purtroppo vivo in una città Prato in una regione Toscana Ove la gente e coloro che occupano le istituzioni sono legati a vecchi schemi di mobilità .
    La bicicletta viene associata ad attività dilettantistica sportiva oppure mezzo usato dai poveri e dagli immigrati ect.
    Mi congratulo per il vs impegno
    Grazie
    Carlo

  2. Avatar ett ha detto:

    Davvero bello che venga fatta una campagna così! Se ne dovrebbe fare davvero tante…

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