Sankt Pauli è un quartiere della città di Amburgo che da sempre rappresenta un baricentro della cultura nord europea. Questo quartiere multiculturale è dove i Beatles si fecero le ossa per tre anni prima di diventare i fab-four e qui è dove da decenni la locale squadra di calcio porta avanti una cultura del rispetto e dell’integrazione delle differenze sociali.
Sankt Pauli è anche il luogo in cui è nato il marchio Bergamont, produttore di biciclette, che da qualche anno è stato assorbito dal gruppo Scott e che si propone di tradurre lo spirito innovativo del proprio quartiere di origine.
Alla presentazione della nuova gamma la solita solfa sulle caratteristiche tecniche dei prodotti ha quindi lasciato il posto al racconto di una visione della città del futuro, sempre meno dominata dalle automobili e sempre più attenta alle esigenze dei propri abitanti, in cui le forme della mobilità saranno sempre più a trazione umana.
A dimostrazione di questa visione sono stati quindi presentati le E-Cargoville Bakery e Longjohn 70 che si propongono di intervenire nella gestione della logistica urbana, sia per quanto riguarda i piccoli carichi (la Bakery trasporta fino a 40 kg – 15 sul portapacchi anteriore e 25 su quello posteriore), sia per quanto riguarda i carichi più ingombranti (la LJ 70 arriva fino a 90 kg sull’ampio pianale anteriore).
La e-Cargoville LJ 70 rappresenta quindi l’ingresso di Bergamont nel segmento delle biciclette da carico pesanti, è equipaggiata con motore Bosch Cargo Gen 4 (non silenziosissimo ma estremamente potente) e offre la possibilità di aggiungere un’ulteriore batteria sul tubo sella in modo da aumentarne il raggio d’azione.
Contrariamente a quanto avviene con i Longjohn proposti da altri brand (in primis il Bullit che ne rappresenta l’antesignano), la struttura del telaio è costruita in modo modulare, con quattro bulloni che assicurano il pianale di carico alla “ciclistica” del telaio.
La soluzione è stata adottata non solamente per contenere i costi di trasporto di questa cargo, ma anche perché, lasciano intendere i progettisti, in futuro sarà possibile espandere o contrarre il pianale senza cambiare l’intera bicicletta.
Come si conviene a ogni bicicletta da carico, anche la Longjohn arriva con una serie di accessori per alloggiare carichi, bambini all’interno di seggiolini e, ovviamente, proteggere il tutto con una copertura.
Alla guida la Longjohn si è rivelata straordinariamente agile, nonostante gli imponenti 268 cm di lunghezza e i 45 kg di peso a vuoto. L’impianto frenante, rigorosamente a disco e idraulico, è preciso e affidabile anche in discesa e a pieno carico.
Ma le città, prima di essere il luogo dove si spostano i carichi, è il luogo in cui si spostano le persone, spesso che non hanno tempo da perdere e vogliono arrivare il prima possibile a destinazione. E chi ha occasione di viaggiare nelle capitali del nord Europa avrà sicuramente notato come negli spostamenti urbani in città come Londra, Dublino, Berlino, Amburgo, sempre più persone scelgono di utilizzare delle biciclette da corsa per i propri spostamenti in ambito urbano.
Partendo da questa osservazione, Bergamont ha deciso di mischiare le carte sul tavolo e ha riformulato la Grandurance (una gravel predisposta per il montaggio di portapacchi e parafanghi) che gli valse il premio del design a Eurobike 2018 proponendola questa volta equipaggiata da un motore elettrico con batteria integrata nel tubo obliquo.
L’aspetto innovativo non è soltanto la decisione di entrare nel mondo dell’e-gravel, ma soprattutto di presentarla come soluzione per la mobilità urbana adatta a tutti coloro che amano sfrecciare fregandosene di quanto possa essere sconnesso il fondo stradale della propria città.
E sarebbe da prendere in prestito dall’industria automobilistica il termine SUV (Sport Utility Vehicle) per definire la e-Grandurance, se non fosse per la E-Horizon FS che ne rende ancora più calzante la definizione.
La E-Horizon è infatti una superbici pensata per qualunque situazione, grazie al motore Bosch Cx Gen 4, ai copertoni da 2,25″ semiartigliati, la doppia sospensione anteriore e posteriore, luci, portapacchi e parafanghi, da associare a una posizione in sella eretta.
Con la nuova gamma 2020 Bergamont si propone di entrare con prepotenza nel segmento della mobilità urbana rivoluzionandone il concetto e contrapponendo allo status symbol dell’automobile, il motus symbol della bicicletta in città.
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