Barcellona: 700 morti all’anno in meno grazie alla nuova viabilità

Barcellona sta sperimentando ormai dal 2015 nuove soluzioni di viabilità volte a favorire la mobilità attiva e il trasporto pubblico locale. Una di questi interventi è la creazione dei “Superblocchi (superillas), raggruppamenti di 9 isolati al cui interno non è possibile muoversi in auto, un modo per escludere il traffico di attraversamento e creare spazi più vivibili.

Barcellona_Superblocchi

All’interno dei superblocchi si sono attuati diversi progetti di urbanismo tattico volto a far rallentare le auto dei residenti (velocità massima consentita 10km/h) e a riqualificare lo spazio della strada per renderlo più a misura di persona, con interventi di colorazione dell’asfalto, inserimento di alberi e arredi. Queste soluzioni per ora hanno riguardato solo sei distretti: Poblenou, Sant Antoni, Horta, Gràcia, Les Corts e Sants ma buona parte della città potrebbe seguirne l’esempio.

Secondo una ricerca portata avanti dall’ISGlobal, se la città di Barcellona portasse a compimento il progetto dei superblocchi si eviterebbero quasi 700 morti premature. Lo sviluppo di ulteriori superblocchi infatti avrebbe diverse implicazioni che vanno oltre alla riqualificazione dello spazio pubblico, basti pensare alla riduzione degli inquinanti dell’aria, la promozione di uno stile di vita più sano attraverso forme di mobilità attiva, la riduzione dell’inquinamento acustico e delle isole di calore urbano.

Barcellona_Superblocchi

Le stime dei ricercatori indicano chiaramente che il progetto dei superblocchi potrebbe prevenire 667 morti premature all’anno, aumentare l’ aspettativa di vita di quasi 200 giorni in media a persona e consentire un risparmio economico annuo di 1,7 miliardi di euro. I principali benefici per la salute arriverebbero dalla riduzione dei livelli di inquinamento atmosferico (qualcosa come 291 morti premature prevenibili all’anno), seguito dal rumore del traffico e dalla mitigazione degli effetti delle isole di calore (163 e 117 morti premature, rispettivamente). Proprio l’ampliamento degli spazi verdi è particolarmente importante per Barcellona, una città ​con un’alta densità di popolazione e poco spazio verde.

Se Barcellona portasse avanti il progetto nella sua interezza i livelli medi di inquinamento di NO2 calerebbero del 24%, mentre i livelli di rumore del traffico scenderebbero del 5,4%. Questo intervento modificherebbe drasticamente la mobilità cittadina, riducendo il trasporto privato motorizzato e favorendo il trasporto pubblico, in bicicletta e a piedi.

 

Commenti

  1. Avatar Luca ha detto:

    Ma per favore!!! Vivo qui da due anni, con i monopattini elettrici si rischia di essere investiti sui marciapiedi normali,nn c’e’ controllo e’una giungla, per nn parlare poi della sicurezza in generale,provate a prendere la metro o andare in spiaggia alla barceloneta!! Cara sindaca o chi per lei si occupa di sicurezza qui sta diventando una vera porcheria…datevi una mossa con i MOSSOS…!!!

  2. Avatar Sandro ha detto:

    Sì peccato che non serve neanche andare all’estero per vedere che non sanno neanche copiare a chi fa bene le cose in casa.
    Esempio: la città di Trento (zona urbana) potrebbe copiare la vicinissima Bolzano 1:1 invece fanno di testa loro. Risultato? Ciclabili che finiscono nel nulla, strette, mal segnalate, semplicemente fatte male! E guarda caso le statistiche mostrano che Trento è la provincia del NE dove si usa meno la bici e la chiamano “la regina delle bici”. Sì, forse per il turismo sull’Adige e dintorni di certo non per lo spostamento sostenibile urbano alternativo.

  3. Avatar velobicide ha detto:

    tanti, tantissimi esempi ci arrivano dall’estero (un estero comunque vicinissimo).
    Cari Amministratori (sono/siete dipendenti nostri grazie alle elezioni), non dovete faro altro che recarvi in loco e copiare. E’ più che sufficiente copiare, non pensate, non elucubrate, non fate voli di fantasia; COPIATE e BASTA, vi chiediamo solo questo cari nostri dipendenti.
    Ciao.

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