Si è da poco conclusa l’ultima edizione di Eurobike, la fiera del ciclo più importante a livello mondiale. Durante un evento di questo calibro per un verso si scoprono le importanti novità del settore, per un altro verso si riesce a capire come è stata la tendenza legata a qualcosa presentato nelle edizioni precedenti. Tutto questo ovviamente non esclude la meccanica di questo incredibile mezzo.
Una novità che è stata ufficialmente presentata l’anno scorso nel settore del ciclismo è il concetto di ABS applicato ai freni a disco idraulici, che di per sé fanno da padroni nel panorama mondiale dei freni per bici a 360 gradi da non molto tempo, basti pensare alla bici da corsa che da poco ne vedono l’avvento.
L’ABS (sistema anti bloccaggio) è un sistema elettronico che ha l’obbiettivo di evitare il bloccaggio completo di una ruota nel momento in cui si genera una frenata. Sulle automobili cominciò ad essere pensato alla fine degli anni ‘30 ma fece la prima apparizione “solo” alla fine degli anni ‘70, sulle biciclette si inizia a vedere da poco più di un anno.
Ovviamente, essendo l’ABS un sistema abbastanza complesso che funziona alimentato da elettricità, questo è un segmento che si apre alle biciclette a pedalata assistita, avendo già a disposizione energia a sufficienza nelle loro batterie.
Come per il settore dell’automotive nel 1978 anche nel settore del ciclismo, ma nel 2018, è Bosch che inizia a percorrere questa via, proponendo un sistema di ABS compatibile con ogni suo modello di motore e display, sviluppato in collaborazione con Magura, azienda partner della multinazionale tedesca.
Ora, a solo un anno di distanza, anche altri produttori si stanno aprendo a questa possibilità, come ad esempio Bulls, che ha optato però per un sistema non prodotto da Bosch, il nuovo “Blubrake ABS braking system”.
Bulls ha deciso di montare l’ABS di Blubrake su alcuni modelli di e-MTB biammortizzate proposti nella sua gamma.
Il sistema ABS in questione è concettualmente simile a quello di Bosch ma è addirittura integrato all’interno del telaio, nella parte anteriore del triangolo, lasciando più libera la zona manubrio.
La scelta di Bulls è nata da un’esigenza commerciale semplice e precisa, per le loro biammortizzate volevano poter montare un ABS, a prescindere se la motorizzazione in questione fosse stata Bosch o altro.
Grazie a un altro produttore che decide di lanciarsi in questa sfida si ha la possibilità di avere tecnologie avanzate di questo tipo potenzialmente su qualsiasi e-bike si trovi in commercio.
Quello che riguarda i possibili vantaggi e gli svantaggi di avere un ABS sulla propria bicicletta potrebbe essere poi un altro spunto di riflessione.
Le opinioni tra i ciclisti sono ancora discordanti, dato che c’è e ci sarà sempre qualcuno a cui piace la sensazione del blocco della ruota, come ci sarà sempre chi reputa tale azione addirittura utile in alcune situazioni che si potrebbero presentare usando una e-MTB.
Dall’altra parte abbiamo però l’esigenza concreta di rendere sicuro l’uso della bici anche e soprattutto tra chi è meno esperto, che magari si ritrova a guidare una e-bike, quindi abbastanza pesante, dopo molto tempo di inattività, e come se non bastasse si trova con dei potenti freni a disco che deve imparare a gestire. Avere un ABS per una maggiore sicurezza potrebbe quindi interessare molti ciclisti, di conseguenza anche molti produttori di bici.
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