Madrid interverrà per circa 19 km di strade con pedonalizzazioni temporanee per garantire il diritto alla mobilità e alla salute delle persone.
L’iniziativa messa in campo dalla capitale spagnola prevede di aprire alle persone (e chiudere alle auto) interi tratti di città dalle ore 8.00 alle 22.00, principalmente durante il fine settimana, così da evitare assembramenti di persone, soprattutto in prossimità di parchi, aree verdi e arterie principali della città.
Il sindaco, nell’annunciare alcune delle aree che vedranno l’attivazione della chiusura temporanea, sottolinea la necessità di poter garantire la mobilità delle persone pur non abbassando la guardia rispetto al diffondersi del virus.
L’operazione di pedonalizzazione temporanea segue quanto già sperimentato in altre città europee, e annunciato in altre, come a Milano con il piano Strade Aperte.
Tuttavia, in confronto a queste notizie che arrivano dall’estero sembrano assurde le decisioni di alcune amministrazioni comunali italiane che a fronte di un aumento del numero di presenze nei parchi cittadini scelgono di tornare a chiuderli e non di ampliare lo spazio destinato alle persone. È evidente che la popolazione sente il bisogno di tornare a muoversi e stare all’aria aperta, ma chiudere gli spazi pubblici non può essere la soluzione ma anzi, andrebbe ampliata la disponibilità di tali luoghi.
Le strade sono la prima fonte di spazio pubblico di una città, aprirle alle persone e chiuderle alle auto è un’operazione che oltre ad aumentare la disponibilità di spazi sicuri in cui fare attività fisica darebbe anche un nuovo volto a centri urbani invasi dal traffico.
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