Nuove corsie ciclabili vengono realizzate a Roma e la Città Eterna comincia ad assumere tratti di metropoli moderna, che guarda al presente della Fase 2 ma soprattutto al futuro della mobilità in generale, nonostante le tante difficoltà.
Per favorire l’uso delle due ruote a pedali il carattere di necessità e di urgenza del post pandemia sembra aver avuto la meglio sulle annose difficoltà burocratiche che per anni (decenni?) avevano reso qualsiasi modifica in senso ciclistico della viabilità capitolina come una velleità degna di Don Chisciotte.
E invece l’annunciato Piano Straordinario di 150 chilometri di corsie ciclabili transitorie che creerà nuovi percorsi sicuri per le bici è partito e comincia ad attirare l’attenzione dei cittadini, non solo di quelli che vanno in bicicletta: pochi giorni fa la realizzazione della corsia ciclabile sulla carreggiata del Lungotevere è apparsa sui social come un’assoluta novità. A Roma non ci siamo abituati, che ci volete fare?
Come ha spiegato su Facebook Pietro Calabrese, l’assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale, si tratta di una ricucitura ciclabile già prevista da tempo e che è stata sbloccata solo in questi giorni (quindi un tratto in più rispetto al Piano Straordinario di 150 km annunciato, ndr), ma è comunque una coincidenza che segna un cambio di passo nell’approccio alla mobilità:
Tra i primi interventi realizzati – oltre a quelli nel quartiere Eur – spicca la corsia ciclabile sulla “mitica” salita del Quadraro: la prosecuzione della Ciclabile Tuscolana verso San Giovanni, dove il percorso per le bici arriverà nelle prossime settimane. Mancano ancora i cordoli (in arrivo, saranno installati dal Municipio VII, ndr) e va ridisegnata la striscia di mezzeria che suddivide le due corsie di marcia per i mezzi a motore, ma intanto la porzione di carreggiata per le bici è ben evidente e già comincia ad essere utilizzata.
Si tratta di un luogo simbolico per almeno due motivi: il primo risiede nell’immaginario collettivo soprattutto dei residenti “non ciclisti”, per i quali la salita del Quadraro rappresenta un ostacolo insormontabile per le bici. Il secondo è che proprio per questa ragione mesi fa i detrattori della Ciclabile Tuscolana avevano preso questo pretesto per sostenere l’inutilità della realizzazione di un percorso per le bici che non avrebbe mai potuto continuare dritto e svalicare quei fatidici 50 metri di dislivello. E invece…
Un’altra notizia che sarà ufficializzata nei prossimi giorni, ma che Bikeitalia è in grado di anticipare, è che Roma Capitale entrerà a far parte dei Comuni Ciclabili di FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta): si tratta di un “club” di città che portano avanti politiche per la mobilità sostenibile e s’impegnano a diventare più a misura di bicicletta.
La richiesta, arrivata negli scorsi mesi, è stata accettata solo recentemente dalla FIAB: la sensazione è che l’annuncio del Piano Straordinario di 150 chilometri per le corsie ciclabili transitorie abbia favorito l’accettazione della candidatura.
I punteggi dei Comuni Ciclabili variano da un minimo di 1 a un massimo 5 bike smile: ancora non si conosce il punteggio d’ingresso della Capitale, di certo per scalare la classifica il Campidoglio dovrà continuare a pedalare anche nei prossimi mesi.
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