Un campione rappresentativo di cittadini europei che hanno risposto al sondaggio realizzato da YouGov per conto della NGO Transport & Environment and the European Public Health Alliance ritiene che non si debba tornare ai livelli di inquinamento pre-emergenza sanitaria, sintomo che buona parte della popolazione è consapevole di quanto l’inquinamento dell’aria sia una delle sfide fondamentali per il prossimo futuro.

L’indagine ha riguardato 21 città in 6 diversi paesi europei e dalle analisi dei dati è possibile leggere un forte supporto da parte della popolazione in politiche volte a ridurre l’inquinamento e a favorire spostamenti alternativi alle quattro ruote.

Il sondaggio – realizzato nel periodo compreso tra il 14 e il 21 Maggio 2020 – ha coinvolto le principali città di Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito e ha rilevato che per il 68% degli intervistati è necessario vedere una forte riduzione degli inquinanti dell’aria.
Parte di questa consapevolezza sembra essere nata proprio durante il lockdown, quando i livelli di inquinamento hanno raggiunto minimi storici.
Per questo gli intervistati si sono detti favorevoli a politiche come l’esclusione delle auto dai centri città, l’ampliamento delle piste ciclabili e l’inserimento di nuovi limiti di velocità che riducano la pericolosità delle strade.
Quello che sorprende dai dati è che l’Italia si attesta come primo paese a favore di una riduzione degli inquinanti, segno che gli italiani hanno apprezzato l’aumento della qualità dell’aria nel periodo di lockdown e che sono consapevoli di quanto incidano le tematiche ambientali nel miglioramento dei livelli di qualità della vita.
Raccogliamo pertanto l’invito di Andrea Colombo, già assessore alla mobilità del Comune di Bologna e oggi consigliere eletto a Palazzo d’Accursio, per rilanciare una forte presa di posizione politica affinché i decision maker italiani colgano l’occasione di rinascita del paese per una vera svolta ecosostenibile che metta al centro dell’economia l’ambiente e quindi anche forme di mobilità non inquinanti.
[Fonte: Politico.eu]
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