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Garmin down e sotto attacco informatico: chiesto riscatto di 10 milioni di dollari

Garmin down e sotto attacco informatico: chiesto riscatto di 10 milioni di dollari
TAGS: app Garmin

Un attacco informatico senza precedenti ha bloccato le funzionalità di Garmin, la società di Kansas City leader mondiale nel settore della navigazione satellitare e del tracciamento delle prestazioni sportive: giovedì 23 luglio è cominciato il blocco dei servizi Garmin Connect, dovuto a un violento attacco ransomware, che ha reso inaccessibile la piattaforma cloud per sincronizzare i dati degli utenti e bloccato i call center per l’assistenza clienti e le chat online. L’azienda ha subito ammesso su Twitter il problema, senza aggiungere ulteriori particolari:

I particolari sono venuti fuori nelle ore successive: si è trattato di un attacco informatico con richiesta di riscatto di 10 milioni di dollari che ha bloccato per almeno tre giorni tutto l’universo Garmin.

“Il problema, sulla base di quanto trapelato da fonti vicine all’azienda, è legato al ransomware Wastedlocker che avrebbe costretto l’azienda non soltanto ad interrompere i servizi, ma anche la produzione di device. I primi problemi sarebbero iniziati nella giornata di giovedì, venerdì i primi timidi avvisi che lasciavano supporre la gravità della situazione, mentre nel weekend il blocco è stato totale”.

(Fonte: PuntoInformatico)
Garmin attacco informatico ransomware

Questo tipo di cyber attacco rappresenta una modalità che attraverso l’installazione di un malware riesce a bloccare il funzionamento dei sistemi informatici, cifrare i file e renderne impossibile l’utilizzo:

L’insieme dei fatti e la portata dei disservizi sembrano coerenti con l’ipotesi di un attacco ransomware, quel tipo di software malevolo che una volta introdotto nei sistemi informatici del bersaglio è in grado di bloccarne il funzionamento o di cifrarne i file (detti cryptolocker) rendendo impossibile l’uso dei dati in essi contenuti fino al pagamento di un riscatto (il ransom, appunto) in criptomonete

(Arturo Di Corinto – Repubblica.it)

Il colosso Garmin a causa di questo attacco informatico ha registrato un brusco calo della sua quotazione in borsa, soprattutto quando è stata svelata l’entità del riscatto di 10 milioni di dollari da parte dei cybercriminali e si è avuta la conferma che lo stop dei servizi era dovuto a una violazione della sicurezza informatica.

Questo episodio invita a riflettere: troppo spesso diamo per scontato che i nostri dati, quelli che per esempio generiamo registrando una pedalata, “appartengano a noi”. In realtà finiscono in un cloud e nei server della società che ci fornisce (a pagamento) il servizio di tracciamento e sono “nostri” fintanto che qualcuno non riesce a penetrare nel sistema e bloccarlo, come appunto avvenuto con Garmin.

D’altra parte, come si evince dai social, una delle preoccupazioni principali da parte di chi twittava o postava messaggi con hashtag #garmindown era riferito al fatto che l’allenamento fatto non poteva essere condiviso e “mostrato” in tempo reale ai propri contatti. In ogni caso l’azienda rassicura che i dati non sono andati perduti e si sta andando verso un lento ritorno alla normalità:

«Stiamo riscontrando un’interruzione che riguarda alcuni dei nostri servizi, tra cui le app Garmin Connect e Garmin Pilot. A seguito dell’interruzione, alcune funzionalità su queste piattaforme non sono al momento disponibili. L’interruzione interessa anche i call center dell’assistenza clienti e, di conseguenza, al momento non siamo in grado di ricevere chiamate, e-mail o avviare chat online. Stiamo lavorando per ripristinare i nostri sistemi il più velocemente possibile e ci scusiamo per l’inconveniente. Forniremo ulteriori aggiornamenti non appena questi saranno disponibili».

(Nota pubblicata sul sito di Garmin in seguito al cyberattacco)

In conclusione, Garmin nelle faq pubblicate in calce alla nota rassicura gli utenti: “Non vi è alcuna indicazione che l’outage (interruzione, ndr) abbia interessato i dati dell’utente, incluse le attività, i pagamenti o altre informazioni personali”.

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