Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato di “Cittadini per l’aria” relativo ai risultati dell’edizione 2020 della campagna “NO2 No Grazie”: ecco com’è andata a Roma.
A Roma, tra febbraio e marzo 2020, il 99% dei circa 360 campionatori passivi di NO2 posizionati dai partecipanti alla campagna di scienza partecipata promossa da Cittadini per l’aria e svoltasi in collaborazione con l’associazione Salvaiciclisti Roma ha misurato concentrazioni di biossido di azoto superiori alla soglia annuale di 20 μg/m³ che i ricercatori dell’OMS indicano quale valore da cui si verifica un impatto sulla salute umana. Sempre su base mensile, il 42% dei campionatori ha superato i 40 μg/m³, il 15% supera i 50 μg/m³ e il 5%, infine, supera addirittura i 60 μg/m³.
Questi i principali risultati raccolti grazie al contributo di quasi 400 cittadini romani (su quasi 2.000 partecipanti a livello nazionale, il triplo rispetto all’edizione 2018) che hanno preso parte alla terza campagna “NO2 No Grazie” svoltasi quest’anno a Roma, Napoli e Milano, misurando il biossido di azoto dall’8 febbraio al 7 marzo nella Capitale con piccoli campionatori passivi collocati a circa 3 metri di altezza in strada.
I risultati del monitoraggio romano, che si possono esplorare sulla nuova mappa interattiva di Roma, mostrano anche in questa edizione del progetto valori elevati, nonostante un periodo di campionamento interessato in parte dalle misure di lockdown.
Sulla base dei valori medi mensili misurati e tenendo in considerazione il trend degli ultimi 5 anni registrato dalle centraline ARPA Lazio i ricercatori del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio hanno stimato i possibili valori medi annuali che hanno consentito di realizzare una seconda mappa. Anche in questo caso, Roma evidenzia concentrazioni che superano il limite di legge di 40 μg/m³ in quasi un terzo (27%) dei punti di campionamento e la soglia di 20 μg/m³ nel 98% delle postazioni di misura scelte dai cittadini.
Nella mappa colpiscono i dati del centro, i picchi pari a oltre 110 μg/m³, ma anche le concentrazioni nelle strade a traffico limitato di via del Corso e via del Tritone. E quelle delle zona di via Labicana, Termini e l’Esquilino che sarebbero perfette per l’attivazione di “zone 30km/h”. I dati evidenziano poi l’allarme di strade come la Via Cristoforo Colombo, e la sua prosecuzione in centro via Druso (che registra il dato cittadino più elevato), via Cilicia, e tutte le consolari: Prenestina, Casilina, Tiburtina, Tuscolana, Nomentana.
Il biossido di azoto è un inquinante molto dannoso per la salute umana che viene emesso principalmente dai veicoli diesel, e associato all’insorgenza di nuove asme nei bambini, tumori, malattie cardiorespiratorie e a cui si riconosce un effetto anche ad esposizioni brevi. L’NO2 è inoltre considerato un indicatore degli inquinanti del traffico e le cui concentrazioni sono associate, normalmente, a quelle di particolato ultrafine e black carbon.
Sul sito di Cittadini per l’aria sono state predisposte, sotto forma di lettere che i cittadini possono inviare alla Sindaca Raggi, ai Presidenti dei Municipi e al Governatore Zingaretti, alcune richieste affinché si ottenga di ridurre al più presto traffico e concentrazioni inquinanti a Roma. Si chiedono ZTL, spazio per le bici e trasporto pubblico.
“Durante la fase di lock down, abbiamo sperimentato città con l’aria pulita, silenziose, non invase dal traffico” dichiara Carla Ancona, ricercatrice del dipartimento di epidemiologia del SSR del Lazio, che continua: “Per diminuire le concentrazioni degli ossidi di azoto e migliorare lo stato di salute dei residenti è importante limitare l’uso delle automobili, soprattutto di quelle alimentate a diesel.
“I dati della campagna parlano chiaro: le politiche vanno incrementate al più presto dando spazio a ciclabilità, trasporto pubblico e pedoni, o andrà ancora peggio in fase post-Covid se non si otterrà di far sì che le persone si spostino meno e meglio. La crisi che viviamo e le risorse che verranno iniettate nel sistema economico del paese – secondo Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria – devono dare luogo alla realizzazione di un progetto di cambiamento dei modelli di sviluppo ambientale e di rapida rinascita sostenibile delle nostre città.”
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