La nuova rete di imprese dedicata al Turismo Attivo e Sostenibile ActiveItaly, nata due mesi fa a Forlì, oggi 16 ottobre 2020 al TTG di Rimini ha presentato ufficialmente al pubblico il suo Manifesto per un turismo attivo e sostenibile.
L’evento, giunto alla sua cinquantasettesima edizione, quest’anno vista la situazione legata alla pandemia era dedicato principalmente al turismo domestico, destinando peraltro uno spazio ancora più ampio del solito al mondo dell’outdoor, nell’area “BE ACTIVE”. E proprio qui ActiveItaly ha partecipato con un proprio stand e un’agenda fitta di appuntamenti, per presentarsi agli operatori del settore nell’arena dedicata.
Durante la conferenza – trasmessa anche in streaming sui social – ActiveItaly ha lanciato il suo Manifesto per un turismo attivo e sostenibile, che riportiamo in versione integrale:
MANIFESTO PER UN TURISMO ATTIVO E SOSTENIBILE
- La preservazione degli ecosistemi e della Biodiversità, attraverso attività all’interno di Parchi, Riserve Naturali ed Aree Protette.
- La mobilità dolce: la bicicletta, i piedi e tutti i mezzi non motorizzati e a basso impatto ambientale (barca a vela, cavallo, sci, ciaspole et cetera) sono i più adeguati per l’esplorazione del territorio; il treno, e altri mezzi pubblici a emissioni limitate, sono i mezzi ideali per percorrere le lunghe distanze.
- L’attività fisica, sportiva o meno, che contribuisce al raggiungimento della salute psico-fisica di ogni individuo e – in conseguenza di ciò – comporta meno aggravi sul sistema di sanità pubblica.
- Le produzioni agricole e artigianali locali, attraverso la visita e la conoscenza dei prodotti e produttori locali. La promozione della filiera corta consente in maniera significativa l’abbattimento delle emissioni di CO2 e altri gas a effetto serra nell’atmosfera. Promuoviamo inoltre il cibo sano e di qualità, e in particolare della dieta mediterranea (con un consumo limitato di carne), patrimonio mondiale dell’UNESCO.
- La lentezza, come una modalità di esplorazione che consente la multisensorialità dell’esperienza, dando la possibilità ai viaggiatori di conoscere a fondo il territorio che attraversano.
- Lo scambio autentico ed equo tra le persone, mettendo in connessione i viaggiatori con i locali. Ogni viaggiatore deve essere considerato ‘cittadino temporaneo’ del luogo che sta visitando, con i suoi diritti e doveri. La distribuzione dei redditi provenienti dall’attività turistica dovrà contribuire in maniera significativa al miglioramento della condizione di vita di tutta la popolazione residente.
- La diminuzione della pressione antropica sulle destinazioni colpite da over tourism, attraverso la promozione di destinazioni rurali, dell’Italia minore, e alla destagionalizzazione dei flussi turistici.
- Il patrimonio immateriale: la musica, la letteratura, le arti e le tradizioni sono la nostra risorsa più importante e singolare del nostro Paese dal punto di vista turistico.
- Il diritto di viaggiare per tutti, indipendentemente dal reddito, consentendo l’accessibilità anche a persone con esigenze specifiche
- L’educazione verso stili di vita più sostenibili, con particolare attenzione alle generazioni più giovani. La sensibilizzazione rispetto al problema dei rifiuti (promuovendo il riuso, la riduzione e, in ultima istanza, il riciclo) dell’inquinamento e del cambiamento climatico.
Intanto ieri su Facebook abbiamo trasmesso un Bikeitalia Talk, in collegamento dal TTG di Rimini, in cui Paolo Pinzuti ha dialogato con Carlo Cascione di Salento Bici Tour e Monica Price di Bikeplus Srl per parlare della stagione turistica appena trascorsa, delle aspettative per la nuova stagione e di come il settore si sta riorganizzando:
Se è vero che nel settore turismo permangono difficoltà contingenti dovute alla pandemia, va sottolineato che il comparto del cicloturismo – caratterizzato dall’essere attivo e all’aria aperta – sta attirando sempre più l’attenzione del pubblico e potrebbe rappresentare un importante volàno per destagionalizzare l’offerta turistica e promuovere vacanze a basso impatto ambientale e sicure in molte zone d’Italia.
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