Il ciclismo estremo è fatto di grandi sfide ma può essere costellato di piccoli imprevisti che diventano ostacoli molto difficili da superare: che fare se la camera d’aria cede a -50°C dopo meno di un chilometro di pedalata quando davanti a te ci sono ancora 2.700 km di percorso innevato nel freddo polare della Siberia?
Lorenzo Barone, cicloviaggiatore che in Yakutia sta sfidando il freddo siberiano per compiere la sua impresa, è rimasto fermo un paio di giorni per ovviare a questo problema. Il messaggio di richiesta di aiuto pubblicato da Lorenzo su Facebook ha ricevuto in meno di 3 giorni quasi 300 commenti e più di 700 like:
Dopo la falsa partenza dovuta al cedimento della camera d’aria, Lorenzo dovrebbe aver finalmente trovato la soluzione (essendosi confrontato anche con Dino Lanzaretti, suo collega di imprese sottozero e grande esperto di viaggi in bici estremi).
Lorenzo Barone ha un equipaggiamento tecnico, naturalmente, ma lo ha adattato alle sue esigenze modificandolo per farlo resistere alle temperature estreme che incontrerà: sarà interessante capire, nel corso del suo viaggio, quali altri aneddoti e consigli utili sulla “meccanica di emergenza” racconterà sui suoi canali social. Continuiamo a seguirlo.
Buona strada Lorenzo!
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