Il “Metro e Mezzo Day”: tutti insieme per la sicurezza stradale dei ciclisti
Nel 2020 sono state vendute più di 2 milioni di biciclette. Un record incredibile che sottolinea ancora di più quanto la bicicletta rappresenti il mezzo del futuro nonostante sia il mezzo di trasporto con più di 200 anni alle spalle. Sembra un paradosso ma è proprio così. Si andrà sempre più verso un trasporto sostenibile e le città si trasformeranno sempre di più in città a misura di persona. Quello è fortunatamente il futuro a cui si tende anche se ad oggi soprattutto in Italia sembra ancora un futuro molto distante.
E di questa visione di futuro sostenibile ne siamo tutti molto felici ma purtroppo non basta vendere più bici e aspettare un futuro migliore. In Italia dove muore un ciclista ogni 35 ore abbiamo un enorme problema legato alla sicurezza. Per questo da anni mi batto per la difesa del ciclista sulla strada. E per questo insieme a Maurizio Fondriest, campione mondiale di ciclismo, e Marco Cavorso, padre di Tommy ammazzato su strada a 14 anni mentre si allenava vicino a casa, abbiamo fondato l’associazione IO RISPETTO IL CICLISTA, con la finalità di diffondere una cultura di sensibilizzazione del rispetto del ciclista sulla strada.
Un progetto a cui teniamo moltissimo ognuno per i propri motivi: Maurizio perché ha sempre pedalato e continua a farlo oggi, Marco perché si è visto portare via il primo figlio nell’età più bella e io perché durante il giro del mondo ho rischiato la vita quando la persona alla guida di una macchina mi ha investito in fase di sorpasso rompendomi la quinta vertebra cervicale e tutti insieme perché vogliamo cambiare l’Italia per renderla un Paese sicuro per i ciclisti.
Dal 2014 ci battiamo per diffondere una cultura di rispetto che abbiamo tradotto dallo scorso anno con l’invito a tutti i comuni italiani a posizionare il cartello che indica la possibile presenza di un ciclista sulla strada e che invita l’automobilista a tenere una distanza di sicurezza in fase di sorpasso di un metro e mezzo. In questi anni abbiamo cercato di portare il problema il più possibile all’attenzione attraverso diverse attività. Nel 2016 siamo stati accolti da Papa Francesco dopo un pellegrinaggio in bici da Trento a Roma per portare il libro sulla storia di Tommaso Cavorso (Tommy Sapeva Correre), nel 2018 e 2019 io ho anticipato tutte le tappe del Giro d’Italia maschile per diffondere il messaggio legato alla sicurezza, nel 2019 siamo stati al Ministero dei Trasporti per portare la proposta di legge che inserisca il metro e mezzo nel codice stradale e Maurizio e Marco sono andati a Santiago di Compostela a portare le maglie dei ragazzi uccisi in strada e lo scorso anno ho percorso circa 2.500 chilometri attraverso Piemonte e Toscana per installare oltre 500 cartelli in centinaia di comuni che hanno accettato la proposta.
Ad oggi abbiamo contattato tutti i Comuni d’Italia per invitarli a fare parte del progetto e in molti stanno rispondendo con entusiasmo alla campagna. È chiaramente un progetto lungo, impegnativo, dispendioso e spesso frustrante ma è un progetto che vuole cambiare l’Italia, non con un cartello ma con una cultura diversa che ci permetta una corretta convivenza sulle strade. Siamo certi che un cartello non sia sufficiente ma è un inizio e un modo per sensibilizzare gli utenti della strada.
Per questo sabato 10 Aprile abbiamo lanciato il “Metro e Mezzo Day”, una giornata dove faremo una diretta di un paio di ore dalle 17.30 in avanti su Facebook dove interverranno tantissimi campioni di ciclismo, olimpionici, giornalisti e personaggi dello spettacolo a cui abbiamo aperto la nostra associazione come soci onorari tra cui Paolo Bettini, Alessandro Ballan, Yuri Chechi, Justine Mattera, Alessandra De Stefano, Daniele Bennati, Matteo Trentin, Riccardo Magrini, Giovanni Visconti, Silvio Fauner, Alessandra Cappellotto, Martina Dogana, Alberto Bettiol, Paolo Alberati e tanti altri amici che hanno aderito alla campagna del metro e mezzo.
La diretta sarà incentrata sul tema della sicurezza stradale, sulla tematica del metro e mezzo e su come ognuno di noi può nel proprio piccolo aiutare in questa campagna che ha l’obiettivo di rendere sicure le nostre strade. Se anche tu vuoi aiutarci segui la diretta e scrivi a [email protected] per far installare il cartello nel tuo Comune. Piccole gocce formano l’oceano e tutti insieme possiamo fare la differenza.
Perfettamente d’accordo su quanto scrivi…… Ogni volta che si esce in bici in Liguria, è quasi un miracolo ritornare illesi a casa!!!
L’idea è molto buona e sensibilizzare dedicandogli un DAY è molto simpatica.
Prendendo spunto dal DANTEDI’, mi permetto di suggerire di sostituire il DAY in DI’, potrebbe diventare poi uno o più slogan tipo:
– MEZZO METRO DI’ … rispetto
– MEZZO METRO DI’ … sicurezza
– MEZZO METRO DI’ … strada
– MEZZO METRO DI’ … etc. etc.
Che dite potrebbe essere un’idea?