VanMoof vuole cambiare le regole: in arrivo un’ebike superveloce

20 Ottobre 2021

VanMoof, l’azienda olandese produttrice di biciclette ha lanciato sul mercato un nuovo modello di e-bike, la VanMoof V, con una particolarità inaspettata: la velocità massima della nuova bici è di 45 km/h.

Secondo il CEO della società si tratta di una “High Speed e-bike”, un termine nuovo, appena introdotto dal costruttore che è considerato un leader del settore riconosciuto in tutta Europa e che con questa mossa intende fare pressione affinché le norme che regolano l’uso delle ebike vengano aggiornate, portando il limite di velocità a 45 km/h.

VanMoof e-bike superveloce
VanMoof V: un’ebike da 45 km/h

Una bella novità e, sotto certi aspetti, una sfida per moltissime città (soprattutto quelle europee) dove le norme attuali non consentono alle e-bike di superare i 25 km/h. Proprio su questo aspetto si concentra Ties Carlier, CEO di VanMoof, il quale sottolinea come sia giunto il momento di dare spazio a questi nuovi mezzi “del futuro” e abbandonare la mentalità autocentrica che ha accompagnato le città negli ultimi 100 anni.

Il motivo per cui VanMoof vuole “cambiare le regole del gioco” e consentire alle e-bike di raggiungere i 45 km/h evitando tutte le complicazioni che prevede oggi la norma in materia di speed-pedelec, non è tanto per muoversi più veloci in città, ma per rendere le ebike un mezzo ancor più competitivo, capace davvero di far abbandonare l’uso dell’auto.

Infatti, riferisce Carlier, secondo una sperimentazione eseguita in Belgio dove hanno allentato le norme d’uso delle bici pedelec (che raggiungono i 45 km/h, ndr) questi mezzi hanno subìto un’impennata di vendite.

Per VanMoof a queste biciclette veloci dovrebbe essere consentito l’uso delle ciclabili tradizionali ma solo regolando le velocità, proprio come avviene quando si guida un’auto. Il limite a 25 km/h resterebbe dunque lungo i percorsi più urbani, del centro storico, mentre lungo delle arterie di scorrimento della città, oppure ancora meglio, lungo le superciclabili extraurbarne, sarebbe possibile andare a velocità superiori.

Un ragionamento davvero singolare, che in buona parte può essere anche condiviso, ma dall’altra non è possibile non porsi dei dubbi sulla reale fattibilità della cosa: le ciclabili strette a cui siamo abituati, i percorsi condivisi con i pedoni, o ancora le troppe auto in circolazione e una velocità, quella dei 45 km/h, che non sarebbe affatto indifferente in caso di incidente fanno pensare che VanMoof abbia voluto alzare l’asticella della discussione, ma che a conti fatti non abbia ancora la soluzione in tasca.

Ties Carlier, in un’intervista a Bloomberg, sostiene infatti che in temi da affrontare sono ancora molti, e che se esiste il problema della sicurezza e dell’incidentalità stradale è necessario anzitutto ricercare le colpe nell’eccessiva diffusione delle automobili. Secondo Carlier, città con meno o senza auto sarebbero luoghi molto più sicuri per tutti gli utenti della strada, dove anche mezzi innovativi come la VanMoof V potrebbero circolare in piena sicurezza.

Intanto le vendite della nuova e-bike sono già iniziate tramite preordini sul sito dell’azienda. La bici avrà un costo che si aggira attorno ai 4.000 euro e sarà disponibile nei Paesi Bassi, in Germania, Francia, Inghilterra, USA e Giappone.

È ancora presto per ipotizzare quali saranno i prossimi passi di VanMoof. Riuscirà la società olandese a influenzare governi e Unione Europea su una revisione della legislazione in materia?

E voi cosa ne pensate?

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Commenti

3 Commenti su "VanMoof vuole cambiare le regole: in arrivo un’ebike superveloce"

  1. Stegal ha detto:

    Idea Allettante! Ma nella analisi di tutti i commentatori colgo una cosa ,tutti si basano su considerazioni logiche e condivisibili, nessuno però ha pensato che forse oggi è il caso di rallentare i ritmi degli umani, per questo cerchiamo software più veloci, telefoni più rapidi e ci fanno sognare il 5G, ormai tutto ciò che è veloce ha un forte appeal sulla gente, io in primis, ma credo sia arrivato il momento di rallentare tutti e pensare veramente a una vita più a misura d’uomo, pensare a quel che ci accade e passa veloce come un’onda, e poi… subito dopo un’altra e un’altra ancora, e la vita ci scivola addosso ben più veloce dei 45km/h della ebike

  2. markogts ha detto:

    Sì ma di *quanta* energia elettrica ha bisogno una e-bike? Siamo realisti, per la miseria, un veicolo che fa 100 km con un kWh è da considerarsi assolutamente una “soluzione ecologica”! Soprattutto se l’assistenza elettrica permette di usarla al posto dell’auto o del motorino. E non pensare che un ciclista muscolare non abbia un impatto sull’ambiente. A seconda di cosa mangia, può emettere più CO2 per km di un’utilitaria elettrica. https://ourworldindata.org/grapher/ghg-kcal-poore

  3. Tiziano ha detto:

    Chi utilizza le piste ciclabili ,come il sottoscritto,è consapevole che non si può andarci ai 25 km ,troppo pericoloso per gli altri ,figuriamoci ai 45 km.
    La velocità è una delle maggiori cause degli incidenti ,vale per le auto i motorini le bici e finanche i monopattini.
    La Ebike ,che continuerà a crescere nelle vendite ,non sarà mai la soluzione ecologica allo spostamento urbano , perche è un oggetto consumistico che necessita di batterie e corrente per essere utilizzato…
    Certo che prospettare piu velocità è diabolico e perverso.
    La vecchia bici , che la compri oggi e ti dura una vita ,con pochissima manutenzione oltretutto ,è la soluzione.

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