Mobilità

Monza fa marcia indietro: niente ciclabili né Zona 30

Il Comune di Monza fa dietrofront in merito alla realizzazione delle nuove corsie ciclabili e all’istituzione della Zona 30 nel centro storico: la deliberazione di giunta n. 269 del 7 dicembre 2021 ha revocato quella n. 88 del 23 giugno 2020 in cui appunto erano state approvate diverse misure a favore della ciclabilità urbana alla luce della pandemia di Covid-19 per promuovere l’uso della bici in città. Con questa decisione il Comune di Monza si è, di fatto, rimangiato il provvedimento pro-bici, vediamo con quali motivazioni.

Corsia ciclabile ciclisti

Il Comune di Monza, in base alle novità introdotte dal cosiddetto “decreto rilancio“, con la deliberazione n. 88 del 23 giugno 2020 aveva deciso di realizzare le corsie ciclabili e la Società Monza Mobilità aveva anche redatto “una relazione tecnica finalizzata alla disamina delle soluzioni tecniche più opportune” per facilitare gli spostamenti in bicicletta, individuando tre itinerari: Corso Milano, Via Arrigo Boito e Via Mentana (con l’istituzione di una “casa avanzata” presso l’intersezione Milano/Marsala). Su questi tre assi viari era stata prevista la realizzazione di corsie ciclabili monodirezionali su entrambi i sensi di marcia. Contestualmente con l’approvazione di questa deliberazione era stato dato mandato affinché fosse emanata apposita ordinanza di regolamentazione stradale per l’istituzione della Zona 30 all’interno del centro storico. Cosa che, con questa revoca, non avverrà più.

Perché questa marcia indietro?

La deliberazione di giunta n. 269 del 7 dicembre 2021 spiega nel dettaglio i motivi della marcia indietro su corsie ciclabili e Zona 30: “Monza Mobilità, alla luce del nuovo Decreto Rilancio, ha trasmesso al Comune di Monza la relazione concernente l’esito della verifica effettuata per la parte progettuale delle piste ciclabili nelle vie sopra riportate e l’istituzione della casa avanzata Milano/Marsala, specificando che l’aggiornamento normativo entrato in vigore, impedisce di fatto la realizzazione degli itinerari ciclabili così come originariamente previsti. In particolare, si evidenzia che le nuove specifiche tecniche, applicate ai tratti stradali oggetto della delibera originale di cui ai punti 1 e 2 implicherebbero l’attuazione di interventi di tipo infrastrutturale molto importanti, al fine di aumentare il grado di sicurezza ciclistica, con la conseguente lievitazione dei costi di realizzazione e pesanti opere di riorganizzazione della piattaforma stradale esistente”.

Nello specifico, a titolo di esempio: riorganizzazione della sosta dei veicoli, riorganizzazione della sosta dei veicoli; riorganizzazione del sistema delle fermate del TPL; riorganizzazione delle aree di incrocio e dei cicli semaforici
principalmente di Corso Milano
. Dunque, per queste ragioni, il Comune di Monza ha deliberato la revoca del provvedimento che istituiva queste novità; novità che di fatto che avrebbero reso sicuramente più facile e appetibile andare in bicicletta a Monza ma che sono state bocciate dall’amministrazione valutando “l’estrema onerosità e complessità della fattibilità tecnico/economica degli interventi” e dunque bocciandoli, come si legge nella deliberazione di giunta n. 269 del 7 dicembre 2021.

Commenti

  1. Avatar Paola ha detto:

    Estrema onerosità e complessità…Meglio far costruire grattacieli e supermercati in tutta Monza, preferibilmente su aree VERDI. Questa amministrazione della città è vergognosa.

  2. Avatar Claudio Leonardi ha detto:

    Assessori senza una visione, incapaci di vedere oltre l’oggi, schiavi del mercato, su una cosa sono d’accordo: gli investimenti sono troppo onerosi e i tempi lunghi, ma c’è una soluzione che non ha bisogno di investimenti ed è fattibile subito; togliere una corsia stradale alle auto e darla a biciclette e monopattini. !!!! Ma questo per questi amministratori è utopia.

  3. Avatar Antonella Di Lauro ha detto:

    Molto, molto delusa da questa marcia indietro ! L’onerosita` dei lavori per una realizzazione che avrebbe reso la città più vivibile e in linea con la tanto auspicata transizione ecologica ( ci hanno fatto pure un ministero ) non giustifica assolutamente la vostra decisione !

  4. Avatar lorenzo carpeggiani ha detto:

    Con un assessore alla mobilità che si preoccupa soprattutto di non ostacolare il traffico veicolare, cosa ci si può aspettare? Tra l’altro nemmeno cerca di rendere più scorrevole l’amato traffico veicolare! Si direbbe che non c’è nessuna coscienza dell’inquinamento che soffoca la città!

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