Rivoluzione della mobilità a Parigi: la Ville Lumière chiuderà il suo centro storico alle auto – in particolare al traffico motorizzato di attraversamento – entro l’inizio del 2024, con l’obiettivo di creare una vasta “zona tranquilla” per dare maggiore spazio sulle strade a pedoni, ciclisti e utenti del trasporto pubblico. I primi quattro arrondissement faranno parte di un’unica grande zona a traffico limitato (ZTL) in cui la circolazione sarà riservata soltanto ad alcune categorie di veicoli. Questa novità, inizialmente prevista per il 2022, è in linea con le politiche favore della ciclabilità portate avanti dalla sindaca Anne Hidalgo fin dal suo primo mandato e che sta già facendo il giro del mondo per la sua portata, anche simbolica, visto che proprio nel 2024 Parigi ospiterà i Giochi Olimpici.
L’obiettivo di questa riorganizzazione del traffico è di riequilibrare lo spazio pubblico a vantaggio di pedoni, ciclisti e utenti del trasporto pubblico: attualmente a Parigi quasi il 50% dello spazio pubblico è destinato all’auto. Con questa trasformazione si mira a ridurre il volume e la velocità dei veicoli a motore presenti nell’area per facilitare e rendere sicuri gli spostamenti a piedi e in bicicletta, nonché facilitare la circolazione dei residenti locali, dei commercianti e dei servizi pubblici.
L’iter per il cambiamento
Dopo una prima fase di dialogo istruttorio, a fine 2021 il Comune di Parigi ha interpellato l’Autorità per l’Ambiente, che ha emesso un parere in cui richiedeva la necessità di sottoporre il progetto ZTL a valutazione ambientale. L’iter per arrivare a questo cambiamento prevede diverse tappe:
- Primo semestre 2022: avvio di uno studio di impatto.
- Ritorno a scuola 2022: lancio del sondaggio pubblico che consente ai parigini, ai residenti dell’Ile-de-France e a tutti gli utenti di Parigi di esprimere la propria opinione sul progetto finale. Saranno consultate anche le varie parti interessate.
- A seguito di tale procedura, la ZTL sarà oggetto di una dichiarazione di progetto e si procederà ai lavori necessari alla sua realizzazione, compreso quello relativo al tracciato stradale a doppio senso di Boulevard Saint-Germain.
- Fine 2023-inizio 2024: avvio della “zona tranquilla”.
Deroghe e permessi
Quali categorie di veicoli potranno circolare anche dopo il blocco del traffico di attraversamento nel centro storico? Taxi e Vtc (vetture di trasporto con conducente, ndr) autorizzati, così come gli autobus e le vetture munite di tessere di inclusione mobilità (permesso disabili, ndr) o tessera europea per il parcheggio. Sarà dunque garantito il cosiddetto traffico di destinazione. A essere vietato sarà invece il traffico di transito: salvo le categorie autorizzate non sarà più possibile raggiungere il centro storico di Parigi a bordo di un mezzo motorizzato privato per chi non ne ha diritto.
Eliminare il traffico di attraversamento
Il Comune di Parigi stima che solo il 30% dei “attraversatori” abbia assolutamente bisogno della propria auto (a fronte di un 70% che la utilizza solo per comodità): di tutto il traffico che passa per il centro di Parigi, una parte molto ampia è costituita da transito, ovvero persone che attraversano il centro storico di Parigi senza fermarsi lì. Questo traffico di attraversamento è composto principalmente da parigini, che nella maggior parte dei casi potrebbero utilizzare le alternative all’uso del mezzo privato motorizzato.
Spazio pubblico più verde e vivibile
Parallelamente a questo progetto, la città di Parigi ha avviato l’approccio “Abbellisci il tuo quartiere” in tutto il suo territorio, al fine di trasformare gli spazi della tua vita quotidiana. Più vegetazione, aree pedonali, piste ciclabili o persino mobili adattati a nuovi usi potrebbero essere implementati a seguito di processi di consultazione a livello di quartiere.
[Fonte: Comune di Parigi]
In Italia di queste cose non arriveranno MAI come un’autostrada per biciclette
Quale invidia e quale tristezza: Allegria, entusiasmo e felicità. Abbiamo candidato Roma ad ospitare la Expo 2030. Riuscimmo – grazie al PCM Monti (era il 14 febbraio 2012), sfiancato dalla ricerca della credibilità italiana nel mondo – a non candidare Roma alle Olimpiade 2020. La frittata della Expo 2030 è sul fuoco. Con Allegria, entusiasmo e felicità cerchiamo di ricordare che, oltre all’immenso patrimonio di monumenti antichi, offriamo ai turisti appiedati una inimagginabile mobilità pedonale romana giocherellona, ardita, variante della roulette russa.
Tornando a casa, tutti questi turisti sopravvissuti, propaganderanno la visita a Roma per provare la sua eccezionale mobilità pedonale romana, dimenticando di visitare il citato patrimonio culturale.
Pertanto, Allegria, entusiasmo e felicità nel farci del male.
Se parliamo di mobilità e rispetto per ciclisti e pedoni l’Italia è in ritardo anni luce rispetto il resto dei paesi del Europa. Se poi vogliamo considerare la provincia di belluno allora qui siamo ancora all’età della pietra.
Che ci fa quel pedone li sulla strada?
Salve Bernard,
come si evince dalla didascalia [Jean-Baptiste Gurliat / Ville de Paris] quella è una foto ufficiale del Comune di Parigi, scattata per documentare una strada chiusa al traffico delle auto e aperta alle bici e ai mezzi pubblici (come spiegano il pittogramma della bici e la scritta BUS). In ogni caso su quella strada le auto non possono circolare, la persona a piedi è sulle strisce e immagino che eventuali bus in avvicinamento siano stati fatti fermare per il tempo strettamente necessario a scattare la foto.
Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it
Che invidia, e che tristezza