Non sono un ciclista serio né lo sono mai stato.
Ma ogni giorno pedalo 20 km per fare avanti e indietro dal lavoro.
Il mio smartwatch segna un consumo calorico di 230 kcal al giorno per 45 minuti di tempo in totale. Che, conti alla mano, significa 1.150 kcal a settimana consumate solo per andare al lavoro. Si fa in fretta a restare magri e in forma, se lo si vuole davvero.
A ogni tragitto supero una quantità incredibile di auto, tutte bloccate nel traffico, con un solo guidatore all’interno, intento a spippolare sul telefono o a bestemmiare con quello davanti che non è scattato al verde, tutti immersi nei fumi dei tubi di scappamento (se avete paura della centrale nucleare di Zaporizhzhya allora non avete mai respirato l’aria della Lombardia alle 7:00 del mattino).
Quando sono fermo al semaforo, lancio un’occhiata dentro l’abitacolo e sorrido ma nessun automobilista mi sorride mai di rimando.
Già prima stavo loro sulle balle perché “occupo la strada” ma oggi, con la benzina a 2,2 € al litro, mi odiano con tutto il cuore.
Perché l’unica cosa che io consumo sono calorie mentre loro consumano tempo e salute.
Si vede che ne deve valere davvero la pena.
Io percorro quotidianamente 48km tra andata e ritorno per lavoro. Non mi spaventa assolutamente la distanza perché con una buona ebike è un gioco da ragazzi, ma i 15km di extraurbano senza pista ciclabile in orario notturno sono veramente pericolosi. Ho provato, ma non è stato per niente piacevole vedersi sfiorare dai Tir o da piloti di F1 che sfrecciano come in pista a pochi cm dal mio gomito. E da cicloturista della domenica mi dispiace veramente molto