Una sigla con un mondo intorno. Fatto di numeri, progetti concreti, iniziative. All’insegna del raggiungimento di obiettivi comuni, per migliorare – sotto diversi aspetti – la vita di chi sceglie la bicicletta, che sia per svago, spostamenti urbani, per l’attività sportiva.
Ecco Ambe – Asociación de Marcas y Bicicletas de España: alla lettera, “Associazione di marche e biciclette di Spagna” e, di fatto, istituzione che riunisce tutte le anime del mondo bici iberico. Con un intento netto, forte, dichiarato da subito a chi si avvicina a questa realtà: “Crediamo nel potere della bicicletta per contribuire a creare una società migliore in Spagna” come si legge nella presentazione.
L’idea nata nel settembre del 2010 oggi vanta numeri importanti: 45 società associate, che rappresentano il 65 per cento del valore di mercato delle vendite di biciclette al dettaglio, nonché il 50 per cento del fatturato totale delle aziende fornitrici di negozi di biciclette. Sotto la sigla trovano spazio vari settori, come produzione, distribuzione, importazione o commercializzazione di biciclette, fino ad accessori, componenti, tessuti, nutrizione e altre.
Una visione allargata, che non limita l’azione al settore bici, ma che porta ad un impegno per città più sostenibili, meno inquinate e con traffico meno impattante, per uno spazio dunque sicuro non solo per i ciclisti ma anche per le cosiddette categorie deboli, fino a pedoni e persone con mobilità ridotta. Senza dimenticare il cicloturismo, visto come occasione di promozione del territorio, con particolare riferimento alle aree interne, per limitare lo spopolamento delle zone rurali. Un investimento “che può generare grande ricchezza e occasioni di lavoro destagionalizzato” come dice la dichiarazione di intenti dell’associazione, che peraltro opera tenendo conto di tutte le fasce d’età che compongono l’universo bici.
Un modello positivo da imitare. Il tutto, come detto, al di là di interessi personali, con un dialogo attivo con diversi soggetti. “Agiamo come collegamento per stabilire forme di collaborazione con amministrazioni, settore privato, organizzazioni fieristiche, enti del commercio e federazioni – si legge nelle note di Ambe -. Aiutando a migliorare il nostro ruolo nel settore. La presenza in organizzazioni nazionali e internazionali ci mette in una posizione di forza e con una rappresentanza importante nel settore sportivo”.
E a spulciare la lista degli associati si rimane sbalorditi per la rappresentanza, che va da aziende storiche che vantano addirittura la fondazione nel 1886 alle più grandi marche del mondo bici contemporaneo. Ma Ambe lavora anche per la promozione di una “Alleanza del settore bici” con un invito ad unirsi – sempre all’insegna di una filosofia comune – ad aziende e società che lavorano nel variegato settore. Che siano mezzi di comunicazione tematici e relative agenzie, organizzatori di eventi, imprese del settore cicloturismo e di servizi specializzati.
Del resto la scelta di far parte dell’associazione garantisce benefici concreti. Tradotti in consulenze mirate, che vanno da quelle relative ai requisiti specifici per la commercializzazione della bici, alle certificazioni e dichiarazioni di conformità per le speed-ebike, fino alla regolamentazione normativa per tutte le bici elettriche. Situazioni, come sottolineano da Ambe “di fronte alle quali ci si sente soli, senza appoggio e aiuto”.
Ma non finisce qui, perché le azioni proseguono con il garantire contatti con mezzi di comunicazione in Spagna e non solo, con distributori e importatori in tutti in Paesi Ue, con gli organizzatori di eventi fieristici, anche qui dalla Penisola iberica agli appuntamenti internazionali, fino ai contatti interni al settore. Senza dimenticare la rete di supporto all’internazionalizzazione. Un lavoro, quello di Ambe, dal quale emerge un senso di appartenenza, che mette insieme il lavoro di tutti gli associati per, viene da dire, un bene comune.
In quest’ottica si presenta un ulteriore servizio dedicato alle consociate che forniscono anno per anno i propri dati di vendita dettagliati per categoria di prodotto, con prezzi medi, volumi, unità, ad una società specializzata in studi di mercato, a formare poi un report personalizzato, nel quale ad ogni azienda viene indicata la posizione che occupa nella classifica delle vendite per categoria di prodotto. Un servizio fornito sia per il sell-in che per il sell-out, senza dimenticare i vantaggi economici e gli sconti per gli associati, ad esempio per il trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche: nulla è lasciato al caso, insomma.
E l’associazione vanta vittorie concrete a difesa del settore, come quella che ha bloccato l’introduzione dell’obbligo di immatricolazione, assicurazione e patente di guida per le bici a pedalata assistita, per non dire della battaglia portata avanti nel 2013 che ha evitato l’obbligatorietà del casco in ogni situazione. Ancora: Ambe, nel 2014, ha ottenuto che il ministero dell’Industria equiparasse la legislazione spagnola a quella europea, eliminando l’omologazione obbligatoria di tutti i tipi di biciclette e si è battuta – con il supporto della Imba-International mountain bicycling association, sezione Spagna – affinché la MTB non venisse vietata in determinate aree naturali.
Per non dire dell’impegno, portato avanti con la Mesa Española de la Bicicleta – realtà che riunisce la Ambe oltre a più di 60 mila associati ed entità che su più fronti si battono per i diritti dei ciclisti – volto alla modifica del codice penale. Un lavoro inserito nella campagna #PorUnaLeyJusta – Per una legge giusta, con l’inasprimento della pena per i conducenti che causano incidenti con morti o feriti. Un’attività durata tre anni e che ha visto l’appoggio di ben 326mila persone, con in primo piano nomi celebri del ciclismo come Pedro Delgado, Alberto Contador, Alejandro Valverde o Purito Rodríguez. Tutte attività che rientrano in un “lavoro di influenza positiva” dicono da Ambe, davvero un esempio di ispirazione e concretezza. Il tutto, senza scopo di lucro.
[Le foto a corredo dell’articolo sono pubblicate sul profilo Facebook pubblico dell’AMBE]
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