Mobilità

MobilitARS 2022: l’intervento del ministro Enrico Giovannini [video]

Giovedì 26 maggio 2022 il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini ha aperto in videocollegamento i lavori di MobilitARS 2022, il simposio sulla mobilità del terzo millennio organizzato da Bikenomist in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi.

Nel suo intervento di circa 15 minuti il ministro Giovannini, intervistato da Paolo Pinzuti, CEO di Bikenomist e direttore di MobilitARS, ha affrontato alcuni argomenti inerenti al focus dell’evento che quest’anno era “Realizzare la città senz’auto”.

Un nuovo approccio alla mobilità

Lo ha fatto partendo dalla denominazione del dicastero che guida: “Vorrei sottolineare come il cambio di nome del Ministero da Infrastrutture e Trasporti a Infrastrutture e Mobilità Sostenibili ha segnato un cambiamento radicale nel modo anche di approcciare a queste tematiche da parte del Ministero. Non senza discussioni interne”, ha sottolineato Giovannini.

“L’andare a piedi – ha continuato il ministro – non è certamente una competenza del vecchio Ministero, poiché appunto andare a piedi non è un mezzo di trasporto: ma fa parte invece della mobilità, così come la micromobilità, il trasporto pubblico locale (tpl) e così via. E proprio nelle settimane scorse abbiamo pubblicato un rapporto sul concetto di mobilità locale sostenibile, che è un passo avanti rispetto al tpl. Questo per dire che la visione che stiamo assumendo è una visione molto più moderna, basata sulla tecnologia e l’integrazione delle banche dati e su un’intermodalità che in alcune città sta diventando realtà, grazie allo sviluppo – ancora limitato – del cosiddetto approccio Maas (Mobility as a service, ndr)”.

Cantieri e riforme

Per quanto riguarda i cantieri di prossima apertura, Giovannini ha illustrato le cifre allocate, gli orizzonti temporali e la natura degli interventi: “Abbiamo pubblicato l’allegato infrastrutture al DEF che segna la visione che abbiamo per i prossimi 10/15 anni attraverso una forte integrazione della pianificazione dei diversi settori – ferroviario, stradale, mobilità ciclistica, eccetera – e un investimento significativo di circa 300 miliardi di cui 230 già disponibili e allocati: lo vorrei sottolineare questo, altrimenti questi documenti vengono visti come un libro dei sogni”.

Cantieri ma anche riforme: “Infine le riforme: normative ma anche organizzative, ad esempio valorizzando il ruolo del Mobility Manager come fluidificatore della mobilità grazie anche alla disponibilità di dati e opinioni in tempo reale e dunque capace di cogliere il cambiamento in corso, magari anticipandolo”.

Disincentivare l’uso dell’automobile?

Pinzuti ha sottolineato la situazione senza precedenti che tutto il mondo sta vivendo: da un lato con la crisi ambientale/climatica, dall’altro con quella energetica dovuta agli shock derivanti dalla guerra tra Russia e Ucraina. E ha chiesto al ministro se anche in Italia è ipotizzabile fare come la Germania – che per affrontare questi problemi ha messo sul piatto 2,5 miliardi di euro per consentire ai propri cittadini di viaggiare sui treni a una tariffa calmierata di 9 euro. Cercando di far sbottonare il ministro collegato da Roma con una domanda diretta: “Non sarà il caso di iniziare a disincentivare l’utilizzo del mezzo privato a motore, per ridurre il numero delle auto in circolazione che creano inquinamento, traffico e smog?”

Giovannini sul punto ha risposto in modo piuttosto tiepido: “Questa è una decisione che va assunta dalle autorità locali, non è una decisione che può essere presa dal governo nazionale: sappiamo che diverse città stanno andando in questa direzione, cosa che discuteremo prossimamente anche con i 9 sindaci delle città italiane che sono entrate nel club delle 100 città europee che si sono impegnate a una neutralità carbonica nei prossimi anni. Le situazioni sono molto variegate sul territorio”.

In conclusione Pinzuti ha chiesto al ministro se possiamo aspettarci una campagna di pubblicità progresso del tipo “Risparmia energia lascia casa la macchina?”. Giovannini, dal canto suo, non si è sbilanciato: “È una delle cose su cui stiamo riflettendo ma, come dicevo, le situazioni sono molto variegate sulle singole città: quindi spetta molto alle autorità locali, regionali e cittadine, decidere come svolgere attività aggiuntive di comunicazione”.

L’intervento integrale del ministro Enrico Giovannini a MobilitARS 2022 di Reggio Emilia è disponibile qui:

Per maggiori informazioni sull’evento: www.mobilitars.eu

Commenti

  1. Avatar PG ha detto:

    Intervento che mi ha lasciato totalmente indifferente. Ho provato lo stesso piacere ad ascoltare il ministro, di quando mangio da solo a casa, la sera, una mozzarella del discount, comprata nel reparto -50% perchè vicina alla scadenza. Con il massimo rispetto per la mozzarella e per il ministro, ovviamente.

  2. Avatar stex ha detto:

    Non si è sbilanciato… se non fosse terribilmente attuale sarebbe divertente; cosa importa se il pianeta è allo stremo ed abbiamo condannato le future generazioni a vivere in ambienti tossici, l’importante è mandare avanti questa economia malata…

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