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Velo-city 2022: a Lubiana è in corso il summit mondiale della ciclabilità

Velo-city 2022: a Lubiana è in corso il summit mondiale della ciclabilità

Si sono aperti ieri, martedì 14 giugno 2022, i lavori di Velo-city a Lubiana: il summit mondiale della ciclabilità proseguirà fino a venerdì 17 con un programma ricco di interventi che Bikeitalia sta seguendo dal vivo. Nel corso della prima giornata alla plenaria di apertura “Cycling the Change” il sindaco di Lubiana Zaron Jankovic ha fatto gli onori di casa, illustrando i principali risultati raggiunti dalla sua città in questi ultimi anni all’insegna della ciclabilità e della riforestazione urbana: “Abbiamo lavorato molto duramente per cambiare le opinioni sul ciclismo. Ci auguriamo di poter continuare a incoraggiare più persone ad andare in bicicletta e collegare Lubiana ai comuni intorno alla capitale”.

Lubiana Velo-city 2022

Cycling The Change

L’architetto e urbanista danese Jan Gehl ha tenuto il keynote speech fornendo uno stimolante spunto di riflessione in merito all’introduzione della ciclabilità nelle città: “L’andare in bicicletta a volte riguarda il traffico da A a B. Ma si tratta sempre di persone”. Sua anche quella che l’ECF – European Cyclists’ Federation, promotrice dell’evento – nel report di fine giornata ha enucleato come la citazione del giorno:

“L’attivismo in bicicletta può salvare il mondo? Sì, l’ho visto fare e ho visto risultati meravigliosi per il mondo” [Jan Gehl – Fondatore, Architetto e Professore di Urban Design, Gehl Architects]

Velo-city 2022 Lubiana

Nella sessione “Esplorare il potenziale della bicicletta nelle piccole città e nelle aree rurali” si è discusso di come possiamo creare ecosistemi ciclistici positivi nelle aree rurali. Le caratteristiche principali includevano “strade 2-1”, parcheggi multimodali per biciclette, servizi di noleggio di biciclette, comunicazione e campagne di sensibilizzazione, tutti elementi evidenziati come metodi importanti per promuovere una vera cultura ciclistica nelle aree rurali.

Il passo successivo è stato il progetto CIVITAS Handshake, che ha fornito molte risorse utili per accelerare l’adozione delle migliori pratiche ciclistiche in più città europee. I partner del progetto di Amsterdam, Copenaghen e Monaco hanno presentato nuove cifre sulla “bikenomics”: ogni euro investito nel ciclismo genera 3,6 euro di vantaggi.

“Kids on bike: early practice for a active lifestyle” ha visto la partecipazione di esperti ed educatori provenienti da Austria, Belgio, Ecuador, Francia, Ungheria e Slovenia hanno presentato diverse iniziative formative, come il progetto Safe4Cycle, pensato per aiutare i bambini a pedalare in sicurezza e responsabilmente.

L’amministratore delegato di ECF Jill Warren ha moderato la sessione sull’urbanistica tattica, incentrata sulla perseveranza e su forti tattiche organizzative quando si incoraggiano più ciclismo nelle città attraverso il cambiamento culturale e le infrastrutture temporanee.

Riallocazione dello spazio pubblico nelle città europee

Per molte città, l’assegnazione dello spazio pubblico rappresenta una questione fondamentale. In molte città la quantità di spazio disponibile è una risorsa limitata. I membri del Cities & Regions for Cyclists Network di ECF si sono riuniti per una sessione parallela per discutere la domanda: come dovrebbero le città riallocare lo spazio?

La rete ha mostrato la sua forza nella diversità con relatori provenienti da una serie di città ciclistiche di successo tra cui Zurigo, Utrecht, Groningen, Copenaghen, Helsinki, la Slovenia e la Rete spagnola delle città ciclistiche (Red de Ciudades por la Bicicleta). Un tema centrale della discussione è stata la necessità di dire addio alla progettazione incentrata sull’auto, andando oltre la funzionalità verso la vivibilità.

Misure di riduzione del traffico

Alla fine della giornata, i delegati si sono riuniti ancora una volta per ascoltare una serie di relatori di alto livello su ciò che si può ottenere quando si attuano piani a livello internazionale, nazionale e locale. Trasferendosi in diretta da Bruxelles, Georges Gilkinet ha affermato che l’Unione Europea non può permettersi di snobbare la modalità di trasporto a emissioni zero che è la bicicletta. Con il Belgio che ha assunto la presidenza del Consiglio dell’Unione europea nel 2024, “è naturale che abbia chiesto al commissario UE Valean di fare del 2024 l’anno del ciclismo”. Concludendo con un forte impegno nei confronti dei presenti: “Come ministro per la mobilità, farò tutto il possibile per mettere il ciclismo al centro del dibattito”.

I relatori successivi hanno dichiarato l’ambizione di trasformare interi paesi in nazioni di pendolari in bicicletta e di contrastare le campagne pubblicitarie dell’industria automobilistica. Simona Larghetti di Bologna ha sostenuto con passione l’effetto democratizzante dei limiti di velocità di 30 km/h nelle città come “modo cruciale per adattare le strade alla vita” e combattere le “città tossiche a causa delle auto”.

La comunicazione è fondamentale. Sia Simona che Filip Watteuw, vicesindaco di Gand, hanno raccontato la feroce opposizione che hanno dovuto affrontare quando sono state proposte misure a livello locale. Tuttavia, entrambi hanno ribadito la necessità di mantenere la rotta, comunicare in modo chiaro e ricordare che: “Sai sempre chi è contrario, ma sottovaluti quante persone sono favorevoli”.

In un’agenda fitta al #VC22, tra gli altri ha tenuto banco il tema del parcheggio per biciclette come catalizzatore per alti tassi di utilizzo della bicicleta. Relatori dell’industria e delle città hanno sottolineato l’importanza di più parcheggi per contrastare il furto di biciclette e supportare coloro che desiderano andare in bicicletta più spesso. La rimozione del parcheggio e la sua sostituzione con rastrelliere per biciclette è stata sostenuta dalla città di Utrecht e ha sottolineato l’importanza dell’accessibilità.

I lavori di Velo-City 2022 a Lubiana proseguiranno fino a venerdì 17 giugno.

Per maggiori informazioni sui contenuti di Velo-city 2022: https://www.velo-city2022.com/en/

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