Mobilità

Pedalate in Faccia | Torna l’incubo ciclisti

L’incipit di un bell’articolo apparso su La Voce del Trentino.it recita: “Come arriva la bella stagione, torna anche quello che potremmo definire l’incubo ciclisti (il grassetto è nell’originale); parla cioè dei ciclisti che scorrazzano sulle strade ordinarie senza accontentarsi delle ciclabili o dei mezzi marciapiedi loro riservati, disturbando il pacifico andare di automobilisti e camionisti.

Ciclisti Trentino
Ciclisti sulla Salita del Menador in Trentino (foto pubblicata su visittrentino.it)

Confesso, sono tremendamente invidioso di chi ha la fortuna di avere incubi come questi: noi comuni mortali ci dobbiamo accontentare di guerra all’Ucraina, cambiamenti climatici, fascismi di ritorno; o, per restare in tema di strade, degli incidenti mortali che nel 2019 hanno ucciso 3.200 persone solo in Italia (di cui 40 bambini, 534 pedoni inermi e 253 fastidiosi ciclisti). E praticamente nessuno di quei 3.200 è morto per colpa dei ciclisti.

Se proprio proprio vogliamo restare in tema di incubi estivi, meglio parlare di zanzare, o di articolisti che qualcosa da scrivere devono pur trovarla.

P.S. Dimenticavo: il 60% dei pedoni uccisi sono anziani. Fastidiosissimi anziani.

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Commenti

  1. Avatar Giuseppe ha detto:

    Io sono un ciclista ( triathleta) ed uso la bici anche per andare al lavoro lavoro e spesso civfaccio pure la spesa in bicicletta, ma odio l’ipocrisia e il tuo incipit è veramente urticante… Dubito che tu abbia perso un’ora di sonno per la guerra in Ucraina o per i cambiamenti climatici. La tolleranza è anche capire che si, noi siamo fastidiosi per chi guida, per chi porta un mezzo pesante o chi è anziano con i riflessi lenti… Invece di creare astio sarebbe più utile dedicare impegno alla RECIPROCA comprensione ed a migliorare lo stato delle nostre strade

  2. Avatar Vittorio ha detto:

    Mi chiamo Vittorio ho 66 anni vado in bici da sempre e mi sono accorto come nel tempo sia aumentato il traffico auto la maleducazione il menefreghismo e la carognaggine delle persone nel 2019 mio fratello è stato investito, rottura del femore perché l ‘automobilista era al cell trapianto del femore in titanio, 3 mesi di riabilitazione vita rovinata ,e in bici pedalava fuori della carreggiata oltre la linea bianca, vabbè tanto era uno stronzo che andava in bici

  3. Avatar Marci ha detto:

    Il ciclista maleducato è lo stesso dell’autista che pensa di essere il padrone della strada, ovunque si trovi…
    Saluti

  4. Avatar Adalberto ha detto:

    Ben detto Fabio…leggendo questi commenti pare che i padroni delle strade debbono essere solo automobilisti…e i ciclisti debbano scomparire!!!
    Pagano le stesse tasse entrambi e quindi il diritto é reciproco e anche l educazione lo deve essere!
    Giusto che chi fa una passeggiata percorra le piste ciclabili…ammesso che ci siano…ma chi lo fa a livello agonistico no può sicuramente farlo quindi ci vuole educazione e buon senso da ambe le parti…ciclisti e automobilisti…e ricordiamo che ci sono cafoni ciclisti ma anche automobilisti…quindi la lancetta sta al centro.
    I ciclisti devono sí essere più disciplinati e gli automobilisti più tolleranti…anche se perdono 5 o 10 secondi sulla tabella di marcia non muore nessuno…i problemi son sicuramente altri nella vita!!

  5. Avatar Giuseppe66 ha detto:

    Purtroppo dii idioti che pensano di risolvere il problema con targa e tassa di circolazione, c’è ne sono parecchi. E la maggior parte di questi pensa di avere la precedenza sulle bici a prescindere

  6. Avatar Marco ha detto:

    Io uso la bici per correre e non ci penso proprio ad usare le ciclopedonabili…..pedalare a 30/40 Km/h tra bambini, cagnolini e assembramenti di persone è da folli…..invece quando raramente uso la bici per passeggiare, uso le ciclopedonabili, ma sempre con attenzione
    !
    Sono anche un automobilista e il codice della strada mi dice di superare i ciclisti a un metro e mezzo di distanza….lo stesso codice mi dice di pedalare in fila indiana con la possibilità di sorpassare altri ciclisti….grazie a quel metro e mezzo di distanza che gli automobilisti dovrebbero mantenere.

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