Il meccanico di bici è un po’ come il parrucchiere: se ce l’hai e ti trovi bene, non c’è nessun motivo per cambiarlo. Soprattutto perché dopo un po’ questo diventa come un membro della famiglia, come un amico intimo, un confessore che ti capisce e ti conforta, soprattutto quando gli racconti senza tabù quanto hai speso realmente per l’acquisto della tua ultima bicicletta.
Esistono, tuttavia, dei casi in cui può accadere di aver bisogno di cambiare il proprio meccanico di bici, magari perché siamo fuori zona o magari perché la nostra bicicletta ha bisogno di un intervento con cui il nostro meccanico di fiducia rischierebbe di trovarsi in difficoltà. E in quel caso che si fa?
Se si tratta di una gomma forata o di un cambio sregolato, il problema non si pone perché in questo caso un’officina vale l’altra, ma se il problema è più complesso come, per esempio, la pinza di un freno a disco che non vuole stare in posizione o la sostituzione di un raggio a testa piatta (difficilissimo da trovare), allora occorre fare una ricerca accurata.


Nell’era pre-internet, il problema era di difficile risoluzione, ma oggi la cosa è per fortuna più semplice. C’è la possibilità di chiedere a Google Maps e seguire il punteggio delle recensioni, ma questo non sarebbe garanzia di qualità perché, come già detto, il meccanico di bici è come uno di famiglia e a uno di famiglia non si darebbe mai un punteggio basso, soprattutto se sorride sempre e poi c’è il fattore tempo: se uno è da molto tempo sul mercato avrà tante recensioni, se ha appena aperto, ne avrà poche.
Occorre, invece un criterio di valutazione oggettivo e uno di questi può essere il principio di assegnazione alle officine del titolo di “Shimano Service Center“. Per capirci, è un po’ quello che succede da anni nel mondo dell’automotive in cui se hai una Toyota, preferisci rivolgerti a un’officina autorizzata Toyota. Per diventare Shimano Service Center, infatti, le officine devono rispondere a strettissimi criteri oggettivi e dimostrare di essere un punto di riferimento della comunità ciclistica locale.
Per quanto mi riguarda, sono uno che se la cava abbastanza bene con la meccanica della bici: so fare quasi tutto, nella sede di Bikeitalia abbiamo tutti gli attrezzi che possono servire, ma ho il vizio del viaggio in bicicletta e quando sono in viaggio non posso portarmi dietro tutto il magazzino né tutta l’officina.
Quest’estate in particolare mi sono ritrovato a volare nel bel mezzo dell’ondata di scioperi del personale negli aeroporti in tutta Europa e, quando sono atterrato a Oslo, ho scoperto con sommo orrore che la mia bicicletta era rimasta a Malpensa.




La bici è arrivata in Norvegia dopo 3 giorni che ho trascorso con estrema preoccupazione e mi è quasi scoppiato il cuore quando in aeroporto ho visto il cartone con cui avevo spedito la mia bici aperto da un lato. Estratta la bici ho scoperto con estremo sollievo che c’era tutto o quasi.


L’unica cosa che mancava era il collarino reggisella ma, dopo 3 giorni di attesa ho deciso che non avrei permesso a un particolare tanto minuscolo di rovinarmi le vacanze. Uscito dall’aeroporto, ho pedalato in fuorisella per 9 km fino al primo negozio di bici per acquistare un nuovo collarino ma le cose non erano semplici. Ho una bicicletta su misura, con tubi di sezione 29,8 mm: uno standard molto complicato da trovare e in questa situazione l’unica cosa che sono riuscito a fare è stato prendere un collarino di poco più grande e limarlo, adattarlo, cambiando la vite, il bullone aggiungendo spessori e utilizzando sistemi artigianali.


Dopo qualche centinaio di km il mio sistema di serraggio sella ha iniziato a mettere in mostra i propri limiti: la sella giorno dopo giorno scendeva di pochi millimetri e ho iniziato ad avvertire dolori alle ginocchia. Ho iniziato a chiedere in tutti i negozi di bici che trovavo lungo la strada, ma nessuno aveva uno standard così particolare.
Shimano Service Center






Per risolvere il problema sono andato sul sito di Shimano e ho cercato lo Shimano Service Center più vicino a me. L’ho trovato a una decina di km da me, ho impostato il navigatore, sono arrivato da loro ricolmo di speranza e ho esposto il problema. Il meccanico ha aperto un cassetto pieno di collarini di qualunque dimensione possibile e immaginabile e si è messo al mio fianco per cercare quello più adatto. C’è voluto un po’, ma l’abbiamo trovato.


Come spesso si dice, sbagliando si impara e io da questa disavventura ho imparato una lezione: la prossima volta che mi ritroverò di fronte a un problema meccanico che non saprò come risolvere, eviterò di perdere tempo e punterò direttamente allo Shimano Service Center più vicino.

