Mobilità

Ciclista pedala fuori dalla ciclabile: la polizia locale approva

Un tweet della polizia locale di Granada con la foto di un ciclista che pedala fuori dalla ciclabile è diventato virale su Twitter. L’immagine veicolata sui social mostra una persona in sella alla sua bicicletta che sta percorrendo la strada anziché la corsia ciclabile alla sua destra.

Il messaggio della polizia locale di Granada non è di biasimo per il ciclista ma, anzi, ne approva la condotta:

Il tweet della polizia locale di Granada

Come si legge nel tweet, che ha raccolto quasi 1.000 commenti, per lo più di sostegno (oltreché circa 6.000 mi piace):

“Perché questo ciclista va in strada, quando c’è una pista ciclabile? Perché vuole e perché può. Nelle strade urbane della nostra città, l’ordinanza consente ai ciclisti di circolare indistintamente sull’una o sull’altra”, scrive la polizia locale di Granada nel testo a corredo dell’immagine.

Ciclista che pedala fuori dalla ciclabile

Il dibattito sui social quando si condivide qualcosa di inerente alle ciclabili e agli obblighi del Codice della Strada è sempre molto acceso. Da un lato i sostenitori della mobilità-a-pedali rivendicano la possibilità di occupare la carreggiata, in assenza di ciclabili o in presenza di percorsi per bici poco pratici e mal realizzati; dall’altro una fetta di motorizzati incalliti ritiene (a torto) che la strada sia ad uso e consumo delle quattro ruote e commenta di conseguenza.

In Italia quando è presente una ciclabile in sede propria i ciclisti hanno l’obbligo di utilizzarla. Ma molto spesso chi pedala si trova a doversi destreggiare tra tratti di ciclopedonali sul marciapiede, ciclabili non connesse in rete tra loro (e oggettivamente fatte male) e altri brevi tratti di ciclabili realizzate invece con tutti i crismi.

Fatto sta che il tweet della polizia locale di Granada mostra attenzione per chi pedala. La medesima attenzione contenuta non a caso proprio nel Codice della Strada spagnolo dove vige la regola di lasciare almeno un metro e mezzo di distanza dal ciclista quando lo si sorpassa in auto senza metterlo in pericolo né intralciarlo in alcun modo.

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Commenti

  1. Avatar Antonio ha detto:

    quando si corre con una bici da corsa e giusto correre su strada e no una ciclabile ,perché pedalando a una velocità sostenuta potrebbe essere pericoloso per i pedoni e altri ciclisti che la percorrono.

  2. Avatar Alessandro ha detto:

    qualcuno dimentica che il codice della strada prevede sulle ciclabili una velocità max di 30 km/h in alcuni tratti 20 km/h.
    Un atleta allenato , professionista o amatore, mantiene agevolmente velocità di oltre 40 km/h .
    Inoltre le piste ciclabili sono costantemente occupate in maniera impropria da pedoni , cani e auto in sosta .
    Ovvio quindi concludere che molti commenti contro i ciclisti sono frutto di scarsa conoscenza della realtà , o si fa finta di non conoscerla .

  3. Avatar Claudio ha detto:

    le piste ciclabili nella nostra zona (Pavia e provincia) sono impraticabili per mancanza di manutenzione del verde. infatti sono infestate da tribulus, ciò vuol dire forature assicurate. non parliamo della Voghera- Varzi, bellissima, l’ultima volta che l’ho percorsa: 4 forature. 2 camere d’aria+ 2 riparazioni.

  4. Avatar stefano ha detto:

    Io pedalo su bici da corsa.Talvolta sono OBBLIGATO a pedalare fuori pista ciclabile -che cmq utilizzo per brevi sgambature- per colpa di una massa di imbecilli che sfrecciano a manetta coi monopattini e bici elettriche mettendo a repentaglio l’incolumità dei bambini.Che deficienti..ma non c’è un vigile.FATE QUALCOSA.

  5. Avatar Sergio ha detto:

    In Italia la scelta di percorrere la ciclabile o di pedalare su strada è a scelta del ciclista, quando c’è la ciclopedonale per evidenti logici motivi.Quando si è in presenza di una ciclabile pura l’obbligo è quello di percorrere la ciclabile.

  6. Avatar Stex ha detto:

    Così come la auto a batteria possono circolare in centro, lo stesso e a maggior ragione dovrebbe valere per le bici. Tra l’altro (mi riferisco a Roma) mancano comunque i parcheggi, un servizio “accessorio” ma necessario e che sarebbe anche remunerativo, ma si sa che l’acquisto e l’uso e lo smaltimento dell’automobile muove tantissimo denaro… siamo seri, di cosa stiamo parlando?

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