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“In bicicletta sono libero”, la storia di Simone Masotti in viaggio con il Parkinson

“In bicicletta sono libero”, la storia di Simone Masotti in viaggio con il Parkinson

Un libro autobiografico che è anche un inno alla libertà di continuare a fare le cose che ci rendono felici, come viaggiare in bici in giro per il mondo, nonostante le avversità della vita. “In bicicletta sono libero” è la storia di Simone Masotti (scritta a quattro mani con Max Mauro) e dell’evoluzione del suo rapporto con le due ruote a pedali. Soprattutto quando, a trent’anni, sul sellino della bici deve fare spazio a un ingombrante compagno di viaggio: il morbo di Parkinson, ovvero “Mr. Pk” come viene chiamato nel libro.

“Con i miei racconti voglio incoraggiare le persone che soffrono di una malattia come la mia, ma anche quelli che non hanno nessun problema di salute, eppure si sentono infelici o inadatti. Credete nelle vostre passioni, in quello che vi fa stare bene. I sogni, in fondo, non sono altro che pensieri che ci fanno stare bene”, scrive Simone.

In viaggio con il Parkinson

Su Bikeitalia avevamo già raccontato sua storia in bici con il Parkinson grazie ai reportage di Sergio Borroni, medico e cicloviaggiatore, suo amico e compagno di viaggio.

“In bicicletta sono libero”

Simone ama andare in bicicletta fin da bambino e sono tanti gli aneddoti che racconta nel libro: dalla prima bici con le rotelle in poi, passando per la Graziella verde pisello della nonna trasformata in mezzo da cross in stile MTB, più adatto a un adolescente.

La bici continua ad accompagnare Simone anche negli anni dell’università: è il suo mezzo di trasporto quotidiano a Mestre, dove vive per frequentare Architettura allo Iuav di Venezia. Il pedalare gli dà leggerezza, gli regala nuove sfide: occasioni di vedere il paesaggio dal sellino.

Poi con l’arrivo del Parkinson, coprotagonista della sua vita e di questa storia, è necessario uno sforzo in più. “Mr. Pk vorrebbe imporgli dei limiti, è nella sua natura, ma per ora in questa lotta lui riesce a mantenere molti gradi di libertà: camminare, andare in bicicletta, nuotare, guidare l’automobile. Mr. Pk vorrebbe fargli perdere l’equilibrio, ma come dice Albert Einstein: ‘La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l’equilibrio devi muoverti’. E muoversi è forse la terapia più importante per il suo problema. Simone infatti non può permettersi il lusso di fermarsi, mai. Neppure quando la strada è in salita”, si legge sulla quarta di copertina.

in bici col Parkinson

“La bici è un po’ il mio bastone della vecchiaia, la vedo come il mio deambulatore. Tra l’altro, e non per caso, è il mezzo di trasporto che permette di spostarsi più velocemente con meno energie”, scrive Simone nel capitolo che riguarda la realizzazione del suo sogno di un viaggio in bicicletta nonostante la sua nuova condizione di parkinsoniano e con una nuova bici adatta allo scopo.

E, ancora, la partecipazione all’Eroica con le sue atmosfere di un ciclismo epico e delle strade bianche simbolo di sudore e fatica sui pedali.

Il sogno finalmente realizzato

La conclusione del libro è il racconto di un sogno rimandato tante volte: quello di partecipare alla “corsa in bici più pazza d’America” nonché il più antico cicloraduno degli Stati Uniti, il RAGBRAI (Register’s Annual Great Bicycle Ride Across Iowa). Sogno che Simone è finalmente riuscito a realizzare proprio a luglio di quest’anno, sempre in compagnia di Sergio Borroni che lo ha documentato in un videoracconto di viaggio online su YouTube:

“In bicicletta sono libero” (di Simone Masotti con Max Mauro, Ediciclo Editore, 144 pp., 16 euro)

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