Diari

In bicicletta nei luoghi del terremoto alla scoperta del centro Italia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il racconto del progetto di viaggio MALU (Marche, Abruzzo, Lazio, Umbria) di Federica Falconi e Milena Stucchi in bicicletta alla scoperta del centro Italia, pedalando nei luoghi colpiti dal terremoto: la prima edizione si è tenuta ad aprile 2022, per partecipare alla seconda maggiori informazioni si trovano in calce al racconto di cicloviaggio

Esplorando MALU in bici nel centro Italia nei luoghi del terremoto

Siamo Federica e Milena, due cicliste amatoriali, amanti dell’aria aperta, della libertà e del nostro Paese. Questo nostro viaggio in bicicletta è nato dell’unione tra la nostra passione per il ciclismo, per i viaggi, e il desiderio di contribuire positivamente sulla comunità.

L’idea è nata mentre parlando, abbiamo iniziato a fantasticare pensando a un viaggio, in bicicletta, lontano dal caos. Dall’idea siamo passate ai fatti. Abbiamo pensato di organizzare un tour di una settimana e di scegliere una destinazione poco conosciuta rispetto ai soliti percorsi già battuti, che ci consentisse di poter contribuire alla crescita del turismo.

La nostra scelta è stata di orientarci verso le zone del centro Italia, colpite dai forti terremoti degli ultimi anni: una di noi (Federica) non ci era mai stata, mentre Milena aveva già viaggiato in quelle zone e già allora si era resa conto di quanto fosse ancora indietro la ripresa dopo l’ultima tragedia del 2016.

Il percorso è stato disegnato in modo da attraversare le 4 regioni coinvolte dalle calamità, da cui viene il nome del progetto: MALU: Marche, Abruzzo, Lazio ed Umbria. L’obiettivo della nostra avventura era visitare queste zone, favorirne la conoscenza tramite la condivisione e la realizzazione di contenuti, cercando di promuovere il turismo ed esaltare cultura e peculiarità del luogo.

Il nostro progetto è piaciuto a due amici non appassionati di bici ma desiderosi di contribuire all’iniziativa: Matteo Zappella, creator digitale con oltre 90.000 follower sul suo profilo social Instagram, e Niloofar Yamini, video-reporter e fotografa che ci hanno aiutate e istruite su come reperire la documentazione fotografica e metterla a disposizione. Era la prima volta che organizzavamo un’iniziativa di questo tipo ed eravamo entusiaste di questa avventura!

Siamo partite il 17 aprile 2022 da Giulianova Marche, la domenica di Pasqua, insieme a tre amici che hanno pedalato con noi e una macchina che ci ha fornito l’assistenza e portato i bagagli per tutto il percorso.

Il percorso è stato diviso in sette tappe per cui abbiamo pedalato per 7 giorni: 525 km con 7.600 metri di dislivello. Possiamo sicuramente confermare che abbiamo visto panorami pazzeschi, abbiamo percorso strade deserte o comunque poco battute , con assenza o quasi di macchine: siamo riuscite a goderci a pieno la natura dei luoghi.

La preparazione del percorso è stata abbastanza semplice. Abbiamo usato Komoot, strumento molto semplice e intuitivo che ti permette di creare i percorsi in modo preciso. La nostra scelta è stata quella di partire e arrivare al mare e visitare alcune delle città maggiormente colpite dai terremoti. Non potevamo non tenere conto anche dei chilometri e dislivello giornalieri e delle strade secondarie , per cui abbiamo disegnato i percorsi facendo anche deviazioni o allungando la strada per consentire una corretta località di arrivo che potesse anche offrire possibilità di ristoro e alloggio caratteristici del posto.

Il risultato è stato quello di avere tappe da circa 70 km e 1.500 metri di dislivello di media giornalieri; tappe alla portata di tutti per consentire anche svago e divertimento oltre alla fatica.

In bici alla scoperta del centro Italia progetto MALU

Le città di arrivo, in ordine cronologico, sono state: Fano Adriano, comoda come tappa intermedia per poter raggiungere la prima grande città e per assaporare la bellezza della catena del Gran Sasso che abbiamo sempre avuto al nostro fianco; L’Aquila, capoluogo e centro d’Italia, città delle 99 fontane, di Papi e re; Amatrice, famosa per il celebre piatto e immersa nei Monti della Laga; Norcia, patria del tartufo nero e ai piedi dei Monti Sibillini; Assisi, città religiosa che non potevamo non visitare allungando il percorso; Camerino e il suo paesaggio collinare e, per concludere, Civitanova Marche.

Lungo il percorso abbiamo sempre potuto ammirare affascinanti contenuti naturalistici: partendo dalla Strada del Gran Sasso, che costeggia un paio di splendidi laghi (Piaganini e Campotosto), abbiamo raggiunto i 1.480 metri di altitudine su un altopiano ricco di flora e fauna (dai cavalli alle pecore). Allungando verso L’Aquila, abbiamo percorso il Passo delle Capannelle che porta ad Assergi prima di arrivare alla città. La Strada Statale del Picente ci ha portato da L’Aquila ad Amatrice. Questa tappa ci ha consentito di riposare le gambe per affrontare meglio la tappa successiva che è stata la più impegnativa; nel percorso avevamo infatti inserito la salita, di circa 14 km, di Forca di Presta, valico situato a 1.550 m s.l.m., sui monti Sibillini, ai piedi del monte Vettore.

La salita ci ha consentito di ammirare un panorama stupendo: i Piani di Castelluccio di Norcia che si sono aperti davanti a noi appena scollinati dopo la salita fatta sotto la nebbia. Anche se il periodo non era coincidente con la fioritura, abbiamo immaginato la vista con tutti i colori dei fiori: uno spettacolo.

Nei giorni successivi abbiamo percorso la strada della Ex Ferrovia e la Valle degli Ulivi, tra Norcia ed Assisi, e la Costa di Trex, sul Monte Subasio tra Assisi e Camerino. Questa salita, per gli appassionati, arriva ad una pendenza del 20%. Nell’ultima tappa abbiamo pedalato sui colli marchigiani con vista sul Gran Sasso in lontananza ed il mare in fronte a noi.

La sveglia era intorno alle 8 per consentirci di fare una bella colazione sostanziosa ed essere pronti intorno alle 9. Il nostro programma prevedeva di arrivare a destinazione il primo pomeriggio per riposare un pochino, fare le lavatrici quando necessario e visitare i luoghi in cui ci trovavamo. Siamo sempre riusciti anche a gustarci ottime cene con piatti tipici (gricia, amatriciana, norcina, arrosticini) e del buon vino.

Purtroppo abbiamo però constatato che la situazione dei luoghi del terremoto non è ancora stata sanata. Dopo tutti questi anni i lavori sono ancora indietro e molte località non sono ancora state sistemate; in alcuni punti ci sono ancora macerie da raccogliere.

Ad esempio L’Aquila: l’abbiamo visitata con una guida che ci ha raccontato e spiegato la situazione della ristrutturazione della città. Solo le strutture private sono state in parte sistemate, mentre le strutture pubbliche ancora necessitano di revisione e messa in sicurezza.

Il centro città di Amatrice è tutta macerie, come Accumuli che addirittura non si può raggiungere, in quanto le strade che portano al centro sono ancora distrutte. A Camerino invece, la situazione è diversa: non ci sono macerie ma tutti i palazzi del centro sono messi in sicurezza e sono stati abbandonati, la città è spettrale, il silenzio è agghiacciante. Abbiamo passeggiato un po’ ma sentivamo una sensazione di abbandono e di vuoto.

L’accoglienza è stata sempre ottima. Visto che ogni giorno era una nuova tappa, avevamo prenotato una sistemazione diversa per ogni notte. Tutti i nostri contatti sono stati ospitali e gioviali, contenti che facessimo vedere i loro territori. Abbiamo dimostrato che si possono visitare i luoghi anche senza le quattro ruote, e visitarli in questo modo oltre ad essere più sostenibile e salutare, consente di essere immersi nel luogo stesso, con un altro occhio, più lentamente e avvolti nella natura.

È stata una bella soddisfazione completare il percorso che è stato alla portata di tutti e che abbiamo portato a termine tutti insieme. Alcune giornate sono state impegnative in quanto a km e dislivello, ma ci siamo trovate bene nonostante le diverse condizioni meteorologiche che ci hanno accompagnato durante le pedalate.

L’esperienza è stata bellissima, come tutte le imprese sportive che lasciano il segno e i nostri compagni di avventura sono stati tutti molto contenti ed entusiasti di averlo fatto con noi.

Verso la seconda edizione

Ci piacerebbe programmare la seconda edizione e riproporla per far vivere le stesse emozioni che abbiamo vissuto noi ad altre persone.

Vorremmo organizzarla l’anno prossimo (2023) tra maggio e giugno con la fioritura di Castelluccio di Norcia. Come per la prima edizione, penseremo noi alla prenotazione degli hotel e dei ristoranti. Ci siamo trovati benissimo anche non conoscendo i posti e ora che abbiamo preso diversi contatti locali siamo anche più sicure ed esperte. Organizzeremo sicuramente anche l’ammiraglia al seguito per i bagagli ed assistenza. Il nostro progetto è piaciuto a due società (MOVE SRL e LILLABRY COMMUNICATION SRL) che si occupano di organizzazione di viaggi ed esperienze e anche eventi. Hanno riconosciuto questo progetto come simbolo dei loro principali valori: sostenibilità e solidarietà con valorizzazione dei territori che hanno subìto forti danni ambientali e la promozione del turismo locale. Sono stati i nostri sponsor e ci hanno aiutate nella promozione del progetto.

Per la realizzazione della seconda edizione, siamo alla ricerca di soggetti interessati a collaborare per promuovere ulteriormente il nostro progetto e per fare in modo di dare più visibilità possibile alle Regioni.

Per maggiori informazioni potete scriverci a [email protected], oppure ci trovate su Instagram o su YouTube.

[Federica Falconi e Milena Stucchi]

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Commenti

  1. Avatar Micaela ha detto:

    Mi pare una bellissima esperienza e una iniziativa da rifare. Complimenti

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