I miei primi 4.000 km di bike to work del 2022

23 Novembre 2022

Ho appena tagliato il traguardo dei 4.000 km di bike to work nel 2022.

Bike to work

Non è un gran volume di allenamento, lo so, dato che il mio percorso è di soli 10 km all’andata e altrettanti al ritorno.

Le mie capacità prestazionali restano vergognose. Ho un VO2max risibile (55 ml/kg/Min), una FTP ignobile (186w) e una frequenza cardiaca alla soglia ridicola (156 battiti).

Ma io non vado in bici per battere gli altri. Ci vado per battere me stesso, ogni giorno. Perché non ho mai corso in bici ma so comunque cosa significhi combattere.

Finora, nel 2022, ho speso 146 ore ad allenarmi in bici e questo senza spendere un solo minuto del mio tempo libero, trasformando un’attività “obbligata” da passiva ad attiva.

E queste ore mi permettono di mantenere un adeguato peso corporeo, bruciando più di 52.000 calorie in un anno, raggiungendo una percentuale di massa grassa invidiabile (8%) e una frequenza cardiaca a riposo molto bassa (40 battiti), indice di un cuore sano.

Ho risparmiato circa 350 € di benzina, ma più del risparmio economico è inestimabile il guadagno in termini di qualità dell’umore e di produttività.

Perché vi vedo, tutte le mattine, incristati e incarogniti, bloccati in colonna. Mi guardate e so che dentro di voi mi maledicete per il solo fatto di superarvi e che, anche se non lo ammettete, desiderate che qualcuno mi prenda sotto. Così potrete dire che “i ciclisti se la vanno a cercare”.

Ma io continuo, ogni giorno. Anche se devo pedalare nel traffico e respirare un’aria che sa di catrame e brucia la gola. Anche se ogni giorno rischio che qualcuno che guida spippolando al telefono mi centri perché “non mi ha visto”.

Perché a me non fa paura morire. Fa più paura sprecare la mia vita.

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Commenti

23 Commenti su "I miei primi 4.000 km di bike to work del 2022"

  1. Donato ha detto:

    Per circa 4 anni, media di 3 volte a settimana, circa 60km alla volta totali a/r, atraversavo Roma, bike to work, meraviglioso periodo.

  2. Emanuele ha detto:

    Diciamoci la verità, ci piace perché siamo strafatti di endorfine!😜

  3. Bernard ha detto:

    Per una trentina d’anni ho fatto 50 km al giorno a pendolare, non durante i mesi invernali per via del buio lungo le strade di campagna.
    Si, dopo una settimana diventa facile e si sta bene. Forse si diventa dipendenti dell’attività fisica. Ma il peso rimane sotto controllo e gli acciacchi della vecchiaia arrivano lentamente.
    Delusioni principali 1 Superbia degli automobilisti che vedono una persona in bici come un animale, un cane o gatto con simili riflessi morali si si viene uccisi. 2 L’impossibilità di convincere colleghi del lavoro che fare pochi chilometri in bici sia facile. Questo lavorando in un laboratorio dove si cerca di convincere la società di finanziare progetti sull’energia rinnovabile.
    ll Bike to work non è per un paese del Terzo Mondo.

  4. Giancarlo Ossino ha detto:

    Condivido al 100%. Lavoro a 15 km da casa (circa 40 minuti) e da qualche anno ci vado anche in pieno inverno. L’aspetto che apprezzo di più è l’umore ma il risparmio e la produttività non sono da sottovalutare.
    Ciao a tutti e continuate a pedalare …

  5. Cian McLoughlin ha detto:

    Bravi ragazzi. E pensa che c’è gente che va in palestra! E ci pagano pure.. Anche io faccio circa 1.000km con circa 10km di dislivello al mese. Forse perché sono tirchio, ma anche perché non ce la farei a pagare il carburante! È uno sfogo dopo il lavoro, più che uno sforzo, e godo a vedere dei posti belli (d’estate almeno). Qualche anno fa, mi hanno investito ed ero rimasto in coma per qualche giorno. Ma non mi ha intimidito, anzi

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