Mobilità

Pedalate in Faccia | Pedoni e ciclisti investiti: davvero la colpa è di tutti?

Il signor Mauro Sorbi è personaggio ai più sconosciuto, ma che ricopre un ruolo molto autorevole: è nientepopodimenoché presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Sicurezza Stradale dell’Emilia Romagna.

Commentando i dati dell’annus horribilis per ciclisti e pedoni stirati, cui danno buona mano i neomartiri del monopattino, il Sorbi ha concluso che la colpa è di tutti, compresi quelli che “…motivati da alte motivazioni o, peggio ancora, ideologiche” si sentirebbero al di sopra delle regole; avete capito bene, si riferiva proprio a quelli cui tocca vedere l’asfalto da troppo vicino.

pedoni e ciclisti investiti: basta morti sulle strade
Pedoni e ciclisti investiti: #bastamortinstrada!

Quali regole? Tra le altre, “..munirsi di campanello”, ovviamente se si è ciclisti, e “…attraversare con l’attenzione necessaria e in perpendicolare” se si è pedoni.

Quante questioni il nostro riesce a sollevare in poche righe! Non occorre essere sessantottini per restare intrigati da quel “…o peggio, ideologiche”, che trascina con sé nel fango anche le “alte motivazioni”. D’ora in avanti ricordatevi di non serve avere motivazioni nella vita, soprattutto se alte: produrre, comprare, mangiare, cagare e guidare un’auto sono più che sufficienti; e soprattutto niente ideologie, che sono da sempre il peggio per la vostra personale sicurezza!

Pedoni e ciclisti investiti

Quali poi siano gli ideali o, in mancanza, le ‘alte motivazioni’ che possano spingere un ciclista o un pedone a immolarsi sul cofano di un SUV al momento ci sfugge, ma non mancheremo di documentarci.
Ciò debitamente premesso torniamo al tema: ci dev’essere stata una moria di campanelli per spiegare l’ecatombe dei ciclisti, così come si starebbe perdendo il senso della perpendicolare per dare una ragione all’aumentato annientamento dei pedoni.

In tutto ciò nemmeno una parola su quella che a noi stupidi ignoranti sembrava essere l’evidente ‘causa efficiente’: l’automobilista.

Senza motivazioni, ideologie, campanelli o rettitudini, lui evidentemente non c’entra: che Aristotele si rassegni.

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Commenti

  1. Avatar Franco ha detto:

    gli automobilisti sono sicuramente in numero maggiore dei ciclisti e altrettanto sicuramente sono coloro che violano il codice della strada…ogni commento appare superfluo

  2. Avatar Giacomo ha detto:

    Un ciclista non uccide mai un automobilista,invece il contrario avviene giornalmente, siamo stufi di essere bersaglio di Imbecilli alla guida che ti puntano come birilli,o ti tagliano la strada fregandosene se cadi..o ti ammazzi.Fatevi un corso di Etica e Civiltà..se riuscite,il che ho dei dubbi..avete il cervello al macero!!

  3. Avatar Brecco ha detto:

    Permesso che mi fa rabbrividire quello che arriva a concludere questo signore, il vero problema peraltro molto diffuso sta nel mancato utilizzo da parte di molti ciclisti di adeguato impianto luci. Quante bici in giro al buio tra le strade già poco illuminate…. Spesso proprio ragazzini e famiglie intere. Il vero problema però sono velocità e distrazione (vedi cellulare) degli automobilisti

  4. Avatar Max ha detto:

    io il campanello in bici lo uso, e anche spesso ma a parecchi automobilisti (per fortuna non tutti) non gliene può fregar di meno. Senza la cultura del rispetto del prossimo non si va da nessuna parte.

  5. Avatar Antonio Lo Bianco ha detto:

    Infatti quando sei in macchina (anche con finestrini aperti) dimmi che paura quando sentono il campanello gli automobilisti forse come una tromba da stadio anche anche

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