La bicicletta come soluzione per la sicurezza stradale
Nella sua relazione al MobilitARS 2022, evento realizzato da Bikenomist in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, il presidente di FIAB Alessandro Tursi ha affrontato il tema della bicicletta come strumento per risolvere i problemi legati alla sicurezza stradale, illustrando e sfatando alcuni pregiudizi che riguardano chi pedala in città.
I pregiudizi sulla bicicletta
“Uno dei problemi da rimuovere è il pregiudizio”, esordisce Tursi parlando di ciclisti e di biciclette. E dal momento che “ogni innovazione è nemica del pregiudizio”, la bicicletta non fa eccezione. Per questo secondo Tursi bisogna lavorare per sconfiggere i pregiudizi che prendono di mira chi pedala e il cosiddetto “dibattito social” che è “uno stupidario di luoghi comuni” va combattuto con spiegazioni e dati.
“Non siamo ad Amsterdam”
La frase ricorrente forse pronunciata più volte dai detrattori della bicicletta in Italia, ogni volta che si commenta una nuova realizzazione ciclabile o misure che favoriscono la ciclabilità, è “Non siamo ad Amsterdam”: un falso mito da sfatare, legato anche a come “ciclista” viene visto nel nostro Paese.
Chi è ciclista?
Tursi prende a titolo di esempio la definizione che il dizionario Treccani dà di “ciclista”: il primo significato è quello di “persona che va in bici da corsa”, dunque ciclista professionista o cicloamatore; il secondo riporta invece quello di “persona che usa la bici”, che invece è quello più comune nel resto d’Europa e in tutto il mondo. Per questo in Italia nell’immaginario collettivo “ciclista” è “chi va in bici da corsa” e l’italiano medio identifica quindi ciclista con questa accezione.
La bicicletta come soluzione per la sicurezza stradale
La “safety in numbers” ci dice che all’aumentare del numero di persone in bicicletta le strade diventano intrinsecamente più sicure per tutti gli utenti della strada, non solo per chi pedala, e diminuiscono collisioni, feriti e morti sulle strade. Lo dimostrano anche dati più recenti, che confermano il Regno dei Paesi Bassi e la Danimarca i fari della ciclabilità – e della sicurezza stradale – in ambito europeo.
In sintesi, sottolinea il presidente Fiab: “Dove si usa di più la bici ci sono meno morti sulle strade, dove si usa di meno la bici ci sono più morti sulle strade”. Quindi la bicicletta non solo “non è il problema della sicurezza stradale”, ma anzi ne è “la soluzione”. Lo dimostrano i dati e le statistiche.
Lavorare per la ciclabilità
Un altro pregiudizio riguarda la nazionalità e il fatto che l’uso della bicicletta sia una caratteristica connaturata a determinate popolazioni. Ma Amsterdam e Copenaghen non sono sempre state un paradiso per chi pedala – anzi – e soltanto quando hanno investito massicciamente sulle bicicletta hanno migliorato la sicurezza stradale e incrementato la presenza di persone che pedalano ogni giorno sulle strade. A dimostrazione che la bicicletta è uno strumento che contribuisce a risolvere i pericoli e i problemi legati alla sicurezza stradale.
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Da ragazzi tutti utilizziamo quel bel mezzo che è la bicicletta, purtroppo qualche ciclista pensa di essere padrone della strada (non riscono proprio a pedalare uno dietro all’altro, meglio fare due chiacchiere affiancati!!!) e rovina la reputazione della categoria.
Ottimo intervento che sfata molti luoghi comuni, in modo intelligente ed interessante!