Banca Ifis il 3 giugno scorso ha presentato la terza edizione del Market Watch “Ecosistema della Bicicletta” 2023, il rapporto annuale che analizza l’andamento e le prospettive del settore delle biciclette in Italia. Nel 2022, i ricavi dei produttori italiani di biciclette e componentistica sono aumentati del 10%, raggiungendo la cifra record di 2 miliardi di euro. L’Italia si conferma dunque leader tra i produttori europei, con previsioni di crescita del 6% per l’anno in corso. I principali fattori che trainano il settore sono la crescente domanda di mobilità sostenibile, l’aumento del cicloturismo e la produzione di ebike.
Un settore in salute
Il settore produttivo delle biciclette in Italia si trova in uno stato di salute eccellente, come evidenziato dalla terza edizione del rapporto “Ecosistema della Bicicletta” di Banca Ifis. Nel 2022, il comparto ha registrato un fatturato di circa 2 miliardi di euro, segnando una crescita del 10% rispetto all’anno precedente. La produzione di ebike ha rappresentato il principale impulso per tutto il settore.
L’aumento del fatturato è stato accompagnato da un miglioramento della redditività, con la filiera di produzione che è stata in grado di compensare l’impatto dell’inflazione sui costi. I dati rilevano che la bilancia commerciale del settore è rimasta fortemente positiva, registrando un aumento del 28% grazie a una maggiore produzione di modelli ad alto valore aggiunto come le ebike (+21,3% di crescita media annua tra il 2019 e il 2022), che ha compensato il lieve calo nella produzione di biciclette tradizionali (-3,1%). Le esportazioni rappresentano il 21% del fatturato nel 2022, con un’ulteriore previsione di crescita del 2% nel 2023.
Produzione e distribuzione
La produzione è concentrata principalmente nel Nord Italia, che rappresenta circa l’80% della produzione e il 92% del fatturato. La distribuzione è più equilibrata, con il 56% delle imprese localizzate al Nord e il restante 44% diffuso nel resto del Paese.
Nel 2022, il 97% dei produttori ha registrato un impatto dell’inflazione, e il 60% di loro ha ritenuto che tale impatto fosse significativo. Tuttavia, le imprese sono riuscite a compensare l’aumento dei costi grazie all’aumento dei prezzi dei prodotti finiti e agli accordi strategici con la filiera.
Mercato italiano del ciclo: tra i più promettenti
Per quanto riguarda il 2023, il rapporto di Banca Ifis prevede una crescita sostenuta del settore, alimentata dalla domanda interna e dall’espansione delle esportazioni. L’Italia continua ad essere un punto di riferimento nella produzione di biciclette e si conferma come uno dei mercati più promettenti a livello europeo.
2023: l’anno del cicloturismo
Il rapporto “Ecosistema della Bicicletta” prodotto da Banca Ifis evidenzia inoltre come nel 2022 il cicloturismo si sia imposto come uno dei fattori incentivanti lo sviluppo dell’ecosistema italiano della bicicletta. In particolare, lo studio ha evidenziato come nel corso del 2022 la bicicletta sia stata la compagna di viaggio per 6,3 milioni di turisti in Italia, 1,9 milioni dei quali si sono dichiarati veri e propri cicloturisti.
L’impatto economico di questa particolare tipologia di turismo si è concretizzata in 7,4 miliardi di euro di spesa della quale, per quanto riguarda il cicloturismo vero e proprio, hanno beneficiato in particolare strutture ricettive (1,4 miliardi di euro), ristorazione (0,8 miliardi), abbigliamento (0,5 miliardi) e attività ricreative (0,3 miliardi).
La durata media della vacanza dei cicloturisti nel corso del 2022 si è attestata in 11 giorni. A livello di distribuzione dei flussi, invece, lo scorso anno il cicloturismo ha prediletto il Nord Italia con il Trentino-Alto Adige che si è imposto come mèta preferita grazie alla sua leadership nell’accoglienza e presenza di piste ciclabili. Analizzando le sole preferenze dei cicloturisti italiani, invece, grande interesse ha ottenuto il Sud Italia che ha attirato il 18% dei flussi.
L’outlook del cicloturismo rimane positivo anche nel 2023: il rapporto “Ecosistema della Bicicletta” evidenzia come i ricavi dei tour operator attivi nel cicloturismo siano attesi in crescita del +15%.
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