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Piemonte Gravel, pedalando nel Monferrato e nelle Terre di Coppi

Piemonte Gravel, pedalando nel Monferrato e nelle Terre di Coppi

Partire da un fiore per scoprire il territorio: è questa l’idea di fondo di Piemonte Gravel, che punta al cicloturismo per esplorare e conoscere il territorio del Monferrato. Terra Patrimonio Mondiale dell’Unesco per i suoi paesaggi vitivinicoli. Terra dunque di cantine ed eccellenze enogastronomiche per tutti i gusti.

Una panoramica dei Colli del Monferrato
Una panoramica dei colli del Monferrato

Perché un fiore? Perché tenendo Alessandria come punto di partenza e disegnando quattro grandi petali, vengono descritti quattro percorsi diversi, uno per ogni punto cardinale. C’è il petalo dell’Alto Monferrato e quello del Basso. Il petalo dei colli Tortonesi e quello di Gavi e Ovada DOC. Ogni petalo un territorio diverso da conoscere e in cui immergersi. In totale circa 550 km e 5.000 metri di dislivello su strade sterrate, argini, vigneti e campi coltivati.

Nel weekend in cui siamo stati ospitati per il “testival ride”, organizzato da Alexala con il fondamentale supporto di Helios, abbiamo pedalato per provare in anteprima le quattro tracce del progetto.

Alessandria unione dei 4 petali perché geograficamente collocata al centro di tutto il Monferrato e facilmente raggiungibile con ogni mezzo. Noi abbiamo preferito farlo in treno da Milano, comodamente con le nostre bici al seguito.

E i collegamenti ferroviari sono proprio uno degli elementi cardine di tutto il progetto: è infatti possibile rientrare verso Alessandria a metà circa di ogni tappa e tornare dunque il giorno successivo per completare il tour, rendendo così le tracce fruibili anche ai ciclisti meno allenati o che si vogliano concedere meritate soste nelle numerose cantine o trattorie.

Piemonte Gravel treno + bici per esplorare il Monferrato intermodalità
Treno + bici per esplorare il Monferrato

Il primo percorso che abbiamo provato è stato quello dell’Alto Monferrato, che si snoda a sud di Alessandria in direzione di Acqui Terme. La prima parte è pianeggiante nelle campagne, incrociando fiumi e piccoli paesi sonnacchiosi con piazza e bar centrale di ordinanza. Una pedalata da fare nei mesi meno caldi per godere appieno della tranquillità e della tonalità verde/blu del frumento che la fa da padrone nelle coltivazioni della campagna in cui si è immersi.

Dopo circa 45 km di pianura si giunge ad Acqui Terme, bella cittadina di 20.000 abitanti che si è sviluppata attorno alle sorgenti termali, conosciute fin dall’antichità. Esempio lampante è la principale fonte “La Bollente”, dalla quale sgorga a 75°C un’acqua sulfureo-salso-bromo-iodica. Leggenda narra che i bambini neonati venissero qui battezzati, un vero e proprio battesimo del fuoco per guadagnarsi l’appellativo di “sgaientò”, termine dialettale per scottato. Ci permettiamo di dubitare di questa leggenda dopo avere provato a immergervi la mano per pochissimi secondi; per guadagnarci il soprannome, torneremo la prossima volta.

La fonte “la Bollente”, nella piazza principale di Acqui Terme, merita una sosta
La fonte “la Bollente”, nella piazza principale di Acqui Terme, merita una sosta

Da Acqui è possibile decidere di rientrare ad Alessandria con il treno oppure proseguire, puntando questa volta a nord. Ovviamente decidiamo di completare l’anello ed il percorso si presenta molto mosso, con saliscendi che iniziano a farsi sentire man mano che i chilometri scorrono sotto i nostri copertoni. Da segnalare la salita ad Alice Bel Colle, piccolo paese sovrastato da un belvedere da cui ammirare il panorama del Monferrato, spaziando fino al Monte Rosa nelle giornate terse. Molto bello e rinfrescante anche il tratto nel bosco dopo Mombaruzzo, un vero paradiso anche per le MTB.

Il giorno successivo la scelta è andata al percorso dei colli Tortonesi, ma con una variante. Infatti, non avendo molte ore a disposizione abbiamo sfruttato il treno per spostarci da Alessandria a Tortona. Da qui siamo partiti sulle nostre biciclette, affascinati dal fatto di percorrere le stesse strade che Fausto Coppi, il Campionissimo, usava come palestra di allenamento. Bastano pochi chilometri per trovare le prime ripide salite, tra vigneti e campi coltivati in un susseguirsi di strade bianche e asfaltate senza traffico, avvolti dal silenzio della campagna.

Piemonte Gravel saliscendi tra le vigne
Saliscendi tra le vigne su percorsi sempre pedalabili

Doverosa la sosta a Castellania Coppi, paese natale di Fausto e Serse Coppi, dove si può visitare la loro casa natale, oggi museo, e aggirarsi per il paese cercando manifesti, scritte e curiosità sulla loro vita. Sempre a Castellania è presente il mausoleo realizzato per i due fratelli ciclisti, che qui sono sepolti, e a cui ciclisti di tutto il mondo vengono a rendere omaggio ogni anno.

Il murale che accoglie i ciclisti a Castellania Coppi
Il murale che accoglie i ciclisti a Castellania Coppi

Dopo una sosta nel paese, punto più alto di tutta la traccia, abbiamo ripreso le biciclette per godere della bella discesa e tornare a Tortona.

Consigli di viaggio

Come abbiamo detto i 4 percorsi sono tutti fattibili, vista anche la presenza del treno per arrivare o tornare a metà della traccia. Crediamo però che siano importanti alcuni consigli:

  • Evitate di pedalare in piena estate su queste tracce. Il rischio di temperature molto elevate, la mancanza di punti d’ombra e di punti per il rifornimento di acqua, potrebbero essere un problema per chi non abituato o non equipaggiato con almeno una doppia borraccia.
  • Evitate di pedalare se ha piovuto parecchio nei giorni precedenti. Molti tratti si svolgono su strade sterrate, spesso a fianco di vigne e campi coltivati. La composizione della terra, molto argillosa, potrebbe essere un problema per la vostra bicicletta e trasformare una piacevole pedalata in una sofferenza inutile.
  • Le tracce presentano, seppur in pochi punti, dei passaggi tecnici che possono essere superati anche scendendo dalla bici e spingendola a mano per quelle poche decine di metri.

A questo link potete trovare i 4 petali del Piemonte Gravel. Le tracce saranno definitive solo dalla fine di Luglio 2023; attualmente sono ancora in fase di revisione e perfettibili di alcune piccole modifiche.

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