Mobilità

Milano, ennesima morte in bici: ciclista investita e uccisa in piazza Durante

Milano, ennesima morte in bici: ciclista investita e uccisa in piazza Durante

Ennesima morte in bici a Milano. Questa mattina, intorno alle 9:30, in piazza Durante una donna di 60 anni che si trovava in bicicletta è stata investita dalla persona alla guida di una betoniera. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili e i soccorritori del 118 con un’ambulanza e un’auto medica.

Milano ciclista investita e uccisa in piazza Durante
Milano: ciclista investita e uccisa in piazza Durante (foto via Facebook)

Milano: ciclista investita e uccisa in piazza Durante | Il presidio dei cicloattivisti a partire dalle 19

Purtroppo, nonostante gli sforzi compiuti dai soccorritori per rianimarla, le condizioni della donna sono apparse fin da subito gravissime. Trasportata in codice rosso al Policlinico, è deceduta poco dopo il suo arrivo. Le indagini sono in corso per ricostruire la dinamica dell’incidente. Intanto questa sera a partire dalle ore 19 i cicloattivisti milanesi hanno indetto un presidio spontaneo in piazza Durante, sul luogo della collisione mortale.

Critical Mass e deposizione di una ghost bike

E proprio lì farà tappa anche la Critical Mass che settimanalmente – ogni giovedì – si tiene per le strade di Milano, con partenza da piazza dei Mercanti alle ore 22. A quanto apprende Bikeitalia al momento è prevista la deposizione di una ghost bike in ricordo di questa ennesima vittima in bicicletta, la ciclista di 60 anni investita e uccisa in piazza Durante.

La quarta vittima con la stessa dinamica nel corso del 2023

Nel corso del 2023 a Milano questa di oggi è la quarta vittima di collisioni mortali in bicicletta con mezzi pesanti. In precedenza il sindaco Beppe Sala – che proprio ieri ha festeggiato i 10 anni di Upcycle Milano Bike Café, uno dei punti di riferimento della comunità ciclistica meneghina – aveva annunciato l’intenzione di limitare e regolamentare la presenza dei mezzi pesanti nel centro della città, al fine di evitare incidenti come questo. Il sindaco aveva proposto l’utilizzo di camion dotati di telecamere per eliminare gli angoli ciechi, garantendo una maggiore sicurezza per i ciclisti e i pedoni.

I precedenti a Milano

Purtroppo, questo incidente si aggiunge a una serie episodi simili che hanno coinvolto persone in bicicletta e guidatori di mezzi pesanti a Milano. Nel mese di aprile, Cristina Scozia di 39 anni è stata travolta da una betoniera in via Francesco Sforza mentre si trovava in bicicletta. In precedenza, a febbraio, la trentottenne Veronica Francesca D’Incà è stata investita dalla persona alla guida di un camion all’angolo tra piazzale Loreto e viale Brianza. Nel novembre del 2022, Silvia Salvarani, una maestra di yoga, è stata uccisa da una betoniera mentre attraversava i Bastioni di Porta Nuova in bicicletta.

Mezzi pesanti e angoli ciechi

Il Comune di Milano sta cercando di affrontare il problema introducendo regolamentazioni più rigide sull’ingresso dei mezzi pesanti nel centro della città. La mozione del consigliere Marco Mazzei – approvata all’unanimità dal consiglio comunale – propone limitazioni orarie per la circolazione dei camion in città, consentendo loro di operare solo tra le 22:00 e le 6:00 del mattino. In alternativa, si sta considerando l’opzione di richiedere l’installazione di sensori/telecamere per eliminare l’angolo cieco dei camion.

L’episodio di oggi dimostra però – ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno – quanto sia urgente la necessità di garantire una maggiore sicurezza stradale per i ciclisti e di prevenire collisioni mortali come quelle che si sono verificate in sequenza negli ultimi mesi a Milano.

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Commenti

  1. severino ha detto:

    credo che fare polemica simil-politica (la Politica con la maiuscola non è cosa per noi) sia gratuito, polemico e in sostanza ignorante del dolore dei parenti della vittima e anche del conducente che, per quanto ne sappiamo, non è un criminale.
    se poi il livello è basso…

  2. Simone ha detto:

    Tranquilli, è arrivato Salveneeee. Tra ieri e oggi ha confermato le targhe sui monopattini. Sappiamo bene che la colpa di tutti questi morti è dei monopattini. Ora che ha messo l’obbligo di targa non ci saranno più morti, garantisce il capitano.

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