La costruenda pista ciclabile di Frosinone svela centinaia di evasori della tassa sul passo carrabile. Molti proprietari di abitazioni che si affacciano sul percorso della ciclabile in corso di realizzazione avevano protestato perché l’infrastruttura per le bici sarebbe passata di fronte alla loro proprietà. E avevano dichiarato al Comune di Frosinone di essere titolari del passo carrabile: peccato, però, che in centinaia non avessero mai pagato la relativa tassa. Il cantiere della ciclabile ha rivelato questa frode.
Gli evasori del passo carrabile
Il Comune – come riporta un dettagliato articolo di cronaca del quotidiano Il Messaggero – ha stimato che ci siano quasi cento situazioni irregolari. La tassa sul passo carrabile, chiamata Cosap, è un’imposta che deve essere pagata quando si occupa anche una piccola parte dello spazio pubblico a vantaggio di un individuo o si occupano aree private soggette a servitù di passaggio pubblico. Secondo il regolamento comunale, tutti coloro che occupano in modo permanente o temporaneo strade, corsi, piazze e beni pubblici sono tenuti a pagare il tributo per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, anche senza autorizzazione.
Il costo annuo di questa tassa è di 35 euro per metro lineare. Tuttavia, sembra che a Frosinone non tutti l’abbiano pagata. I lavori per le piste ciclabili stanno portando alla luce gli evasori, alcuni dei quali di lunga data. Le verifiche hanno infatti rivelato che, in molti casi, non è stata presentata nessuna richiesta per il passo carrabile e che la tassa dovuta non è stata pagata.
La posizione di Fiab Frosinone
La Fiab Frosinone ha espresso il suo sostegno al progetto del Comune per la realizzazione della ciclabile e ha sottolineato l’importanza di una visione più ampia. Secondo l’Associazione, le polemiche attorno alle ciclabili devono essere superate, poiché queste fanno parte di un cambiamento più ampio che include anche il potenziamento dei trasporti pubblici locali e dei parcheggi di interscambio.
Che cosa succede adesso?
I “furbetti del passo carrabile” rischiano ora non solo di dover pagare l’imposta per l’anno in corso, ma potrebbero anche essere obbligati a pagare retroattivamente per tutto il periodo precedente. Inoltre, le nuove piste ciclabili stanno modificando lo status delle strade: le attività commerciali che prima non erano soggette all’imposta perché erano a livello strada, ora dovranno pagare per consentire l’accesso dei loro clienti ai negozi.
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