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Chiodi sulle strade del Tour de France: i sistemi antiforatura più efficaci

Chiodi sulle strade del Tour de France: i sistemi antiforatura più efficaci

Chiodi sulle strade del Tour de France. Durante la seconda tappa del Tour de France, da Vitoria-Gasteiz a San Sebastian, molti corridori hanno vissuto l’amara esperienza di forare le gomme delle loro biciclette dopo essere finiti su chiodi e puntine da disegno disseminati lungo il percorso. Questo gesto inqualificabile di sabotaggio ha creato non solo forature a raffica e frustrazione, ma ha anche messo in serio pericolo l’incolumità e la sicurezza dei ciclisti in gara. L’identità dei responsabili di questo atto vandalico è ancora sconosciuta, ma le indagini sono in corso.

Chiodi sulle strade del Tour de France 2023
Il corridore Lilian Calmejane della Intermarché-Circus mostra su Twitter i chiodi conficcati nella sua ruota

Chiodi sulle strade del Tour de France

Mentre molti corridori sono rimasti colpiti dalla situazione, alcuni di loro non hanno subito danni significativi grazie all’utilizzo di nuovi sistemi antiforatura. Ad esempio, Tom Pidcock della Ineos è riuscito a concludere la tappa al quarto posto grazie alla sua scelta di utilizzare una speciale schiuma a base di poliuretano all’interno degli pneumatici. Questa schiuma, collocata strategicamente, ha la capacità di tappare temporaneamente il foro causato dalla puntina o dal chiodo, consentendo uno sgonfiamento controllato e graduale dell’aria. Grazie a questa soluzione innovativa, Pidcock è riuscito a continuare la sua corsa senza subire ritardi o danni significativi.

Tour de France | Etape 2 - Vitoria-Gasteiz / Saint-Sébastien | CRÉDIT PHOTO Photographe Charly Lopez |
Tour de France 2023 | Seconda tappa Vitoria-Gasteiz / Saint-Sébastien (208,9 km) | credits photo A.S.O ./ Charly Lopez

I sistemi antiforatura più efficaci

La soluzione adottata dalla squadra Ineos, la stessa che utilizzano molti altri team nel panorama del ciclismo professionistico, rappresenta solo uno dei molti metodi antiforatura disponibili per le biciclette. Questo brutto episodio accaduto al Tour de France ci ricorda che i ciclisti hanno a disposizione una varietà di opzioni per proteggere le loro gomme da forature indesiderate. Vediamo insieme quali sono le soluzioni più comuni ed efficaci.

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Pneumatici tubeless

Questo sistema (che Bikeitalia descrive ampiamente qui), sempre più diffuso, elimina l’uso delle classiche camere d’aria. Invece, la gomma e il cerchio sono progettati per sigillarsi a vicenda, creando una tenuta ermetica. La mancanza della camera d’aria interna riduce notevolmente il rischio di forature, poiché l’aria è intrappolata direttamente nella gomma e non può fuoriuscire facilmente.

Sigillanti per pneumatici

Questi prodotti sono generalmente utilizzati in combinazione con pneumatici tubeless o con l’aggiunta di un nastro sigillante all’interno di pneumatici tradizionali. I sigillanti contengono particelle di lattice o lattice sintetico che, quando a contatto con l’aria, si espandono e sigillano immediatamente il foro causato da una foratura. Questa soluzione è efficace per sigillare piccole forature, permettendo al ciclista di continuare a pedalare senza problemi.

Inserti antiforatura

Questi inserti, generalmente realizzati in materiali resistenti come il kevlar o altri polimeri, vengono inseriti tra il cerchio e il pneumatico. La loro funzione principale è proteggere la camera d’aria dalla penetrazione di oggetti appuntiti, come chiodi o frammenti di vetro. Gli inserti antiforatura possono offrire un’ulteriore protezione per le gomme, riducendo la probabilità di forature.

Coperture e camere d’aria rinforzate

Alcuni produttori di pneumatici offrono modelli specifici con una carcassa rinforzata o un rivestimento protettivo. Questi pneumatici sono progettati per resistere meglio alle forature e ai tagli, offrendo una maggiore durata nel tempo (anche se può capitare di bucare anche con questi). Così come alcuni produttori propongono camere d’aria antiforatura.

Scelta del percorso

Sebbene non sia sempre possibile, una buona strategia per evitare forature è scegliere percorsi con meno detriti o potenziali oggetti pericolosi sulla strada. Chiaramente è un’opzione non disponibile per i corridori professionisti che devono seguire il percorso della competizione. In linea di massima, per tutti gli altri, il consiglio di evitare strade con lavori in corso o zone con accumulo di detriti è sempre valido e può contribuire concretamente a ridurre il rischio di forature accidentali.

Ogni ciclista può decidere quale soluzione antiforatura sia più adatta alle proprie esigenze, considerando fattori come il tipo di terreno su cui si pedala, la velocità, la resistenza al rotolamento e la facilità di manutenzione. È importante prestare attenzione all’integrità delle gomme prima di ogni uscita, cercando eventuali segni di danni o oggetti conficcati nella gomma stessa.

Conclusioni

Le forature rappresentano una delle principali incognite per i ciclisti, specialmente durante le competizioni di alto livello come il Tour de France. Tuttavia, grazie ai continui progressi nella tecnologia antiforatura, i corridori hanno a disposizione una serie di soluzioni efficaci per minimizzare l’impatto di queste problematiche. L’incidente avvenuto durante la seconda tappa del Tour de France solleva ancora una volta l’importanza di sviluppare e utilizzare metodi antiforatura sempre più innovativi, allo scopo di garantire la sicurezza e la performance dei ciclisti in ogni competizione.

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