Mobilità

La tragedia di Garbagnate e la strage quotidiana sulle nostre strade

La tragedia di Garbagnate e la strage quotidiana sulle nostre strade

Questa mattina tutti i siti di informazione hanno pubblicato la notizia della tragedia che si è consumata la scorsa notte sulle strade di Garbagnate Milanese. Una persona, ubriaca e senza patente, alla guida di un furgone ha investito due quindicenni che stavano attraversando in bici sulle strisce. Il ragazzino, Serafino Valentino Colia, è morto: l’amica che era con lui, ferita gravemente, è stata ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Niguarda di Milano. Questa la fredda cronaca.

Il furgone guidato da Pasca Bodgan che ha investito e ucciso Serafino Valentino Colia e ferito la sua amica a Garbagnate Milanese
Il furgone guidato da Pasca Bodgan che ha investito e ucciso Serafino Valentino Colia e ferito la sua amica a Garbagnate Milanese (foto Carabinieri)

La ricostruzione della tragedia di Garbagnate

Poco dopo le 22:30 di lunedì 17 luglio a Garbagnate Milanese Serafino e la sua amica stavano attraversando via Kennedy, sulle strisce pedonali, in sella alla bicicletta. Improvvisamente una persona alla guida di un furgone li ha falciati, uccidendo Serafino e ferendo gravemente la sua l’amica. L’autista responsabile dell’incidente è stato identificato come Bodgan Pasca, un cittadino romeno di 32 anni.

Ubriaco e senza patente, con precedenti

I carabinieri intervenuti sul posto hanno rilevato che Bodgan Pasca aveva un tasso alcolemico di 1,1 grammi/litro (più del doppio del limite consentito, ndr). Inoltre, è emerso che l’uomo non possedeva la patente di guida. Peraltro questo non era il primo episodio legato alla guida irresponsabile: Bodgan, infatti, aveva precedenti specifici ed era stato denunciato più volte in passato per guida senza patente, guida in stato di ebbrezza e rifiuto di sottoporsi all’alcol test.

Le reazioni alla tragedia

La tragica morte di Serafino ha scosso profondamente la comunità di Garbagnate Milanese. Il giovane avrebbe compiuto sedici anni il prossimo 10 ottobre, ma la sua vita è stata tragicamente interrotta. La sua morte violenta sulla strada ha suscitato grande indignazione e rabbia nella comunità locale e rappresenta anche un triste richiamo alla necessità di adottare misure più severe per prevenire tragedie del genere. È fondamentale che le autorità rafforzino i controlli sulle strade.

I controlli e la prevenzione

Il caso in questione solleva interrogativi sulla capacità del sistema di applicare efficacemente le leggi esistenti e di prevenire recidive. Nonostante le denunce precedenti, sembra che l’uomo abbia continuato, indisturbato, a mettere in pericolo la vita degli altri sulla strada. È necessario un esame approfondito delle procedure e dei controlli per fare soprattutto prevenzione e rendere le strade più sicure per tutti gli utenti, a partire dai più fragili.

Il ruolo dei mass media

Senza dimenticare che gli episodi come la tragedia di Garbagnate rappresentano soltanto la punta dell’iceberg di una strage quotidiana che, troppo spesso, non fa notizia e non viene percepita come emergenza nazionale. E finisce sulle prime pagine dei giornali e in homepage sui siti d’informazione soltanto quando il fatto in sé è troppo eclatante per essere relegato, come al solito, in un trafiletto in fondo allo sfoglio del cartaceo o sepolto dagli scroll di pagina, confuso tra decine di altri articoli scritti solo per massimizzare i click.

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Commenti

  1. Stex ha detto:

    Hai dimenticato il fondamentale ponte i politici sono il problema.

  2. Simone ha detto:

    Sig. Salvini non si preoccupi, il problema sono le targhe sui monopattini.

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