Mobilità

A Milano sarà paralisi totale del traffico: ecco quando

A Milano sarà paralisi totale del traffico: ecco quando

La situazione a Milano è completamente fuori controllo: mentre ormai non si contano più i morti e i feriti sulle strade che riempiono le pagine dei giornali ormai quotidianamente, l’assessore alla sicurezza si pavoneggia per aver sventato il furto di un cellulare in centro e la responsabile della mobilità non si sa neppure che lavoro faccia davvero.

L’esasperazione dei Milanesi è alta e prima o poi doveva accadere che qualcuno si appellasse all’antico adagio “a mali estremi, estremi rimedi”. Il primo episodio della protesta, pacifica e non violenta, contro l’inazione del Comune di Milano sulla sicurezza stradale avrà luogo giovedì 21 settembre, ovvero in piena settimana della moda, quando il capoluogo milanese è già un groviglio di automobili.

La forma scelta di protesta promette di garantire la paralisi totale della circolazione a Milano: un flusso ininterrotto di persone percorrerà a piedi e senza sosta gli attraversamenti pedonali sulla cerchia dei bastioni in prossimità dei nodi chiave della viabilità cittadina.

I 4 nodi della protesta

Giovedì 21 Settembre 2023 a partire dalle 18:45 e fino alle 20:30, centinaia di cittadini pretenderanno di attraversare la strada nei seguenti punti cardinali:

Considerando la struttura della città di Milano (a cerchi concentrici) Il blocco di questi quattro nodi per un’ora e mezza avrebbe ripercussioni sulla circolazione stradale per tutta la notte e potrebbe compromettere seriamente lo svolgimento delle sfilate in programma nella serata.

Le richieste al sindaco Beppe Sala sono chiare:

  • città a 30 km/h subito;
  • strade scolastiche in ogni scuola;
  • una città ciclabile dappertutto e per tutte le capacità;
  • stop alla tolleranza del parcheggio selvaggio;
  • ripristino immediato delle domeniche a piedi.

I cittadini milanesi siano quindi allertati e organizzino i propri spostamenti in modo conseguente.

Sarà un autunno caldo a Milano e non solo a causa del cambiamento climatico.

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Commenti

  1. Monica ha detto:

    Qualcuno sa com’è andata questa iniziativa?

    [Qui un nostro resoconto: https://www.bikeitalia.it/2023/09/22/abbiamo-bloccato-il-centro-di-milano-e-adesso/ – Bikeitalia.it]

  2. Ciccio Rosso ha detto:

    Ragazzi al momento mi sa che non è andata benone

    1. Paolo Pinzuti Paolo Pinzuti ha detto:

      In che senso?

  3. Giovanni ha detto:

    anche io sono pendolare, ma vado in treno a milano. Poi mi sposto con bikemi (o metro se proprio diluvia)
    Ricorra anche lei al treno; ultimo treno Milano-Monza alle 23.39, in 19 minuti è a Monza.

  4. Raffaele ha detto:

    Girate voi in bicicletta, io viaggio in Ferrari.

  5. davide ha detto:

    @Paolo ho i miei dubbi che i milanesi senz ai brianzoli possano tirare avanti, hai idea di quanti pendolari, brianzoli perchè non hanno i soldi per vivere in città, ci sono ogni giorno? devi avere maggior rispetto per chi magari a Milano centro ci è nato, ha le sue origini, ma vivie in brianza e ogni giorno fa 2 ore per arrivar ee 2 ore per tornare, perchè il lavoro è solo qui, in città. detto questo passiamo agli aspetti più in linea con l’iniziativa, ottima idea, meno auto in città è l’obiettivo primario, va necessariamente accompagnato da un servizio pubblico “umano”, non si possono impiegare 2 ore per fare 35 km o non avere mezzi pubblici dopo le 9 di sera. Per lavoro spesso facico tardi, perchè il mio settore è così, e devo restare a dormire in ufficio sul divano oppure venire in città in auto, e non ho più 20 anni, non tanto per la fatica ma per gli impegni famigliari che la vita a 40 anni ti riserva. va beh, però paolo la cazzata sui milanesi/brianzoli non riscriverla mai più, te lo dico io che sono milanese e brianzolo, più intelligenza e rispetto, non hai fatto una bella figura, sei sembrato superficiale e ignorante.

  6. Marco ha detto:

    immagino che a questo punto i ciclisti cominceranno finalmente a rispettare il codice della strada, non li vedremo più sul marciapiede, contromano, passare semafori rossi, etcetc.

  7. Maurizio Dechecchi ha detto:

    Da pedone, motociclista, automobilista da decenni. Posso dire che la situazione a Milano in quanto educazione stradale è fuori controllo proprio perché il ns amato Sindaco ha voluto così. Sono stanco di rischiare ogni giorno la vita per colpa persone ignoranti senza cervello. Perché nessuno interviene multando i personaggi che non rispettano il codice della strada ? Possibile che tutta la gente in divisa si volti sempre dall’altra parte ?? È una vergogna !!!

  8. Greg ha detto:

    @Leo dei veicoli a motore in città possiamo anche fare a meno, delle bici, no.
    è molto triste vedere la comunità divisa in categorie: pedoni, ciclisti, scooteristi, automobilisti, rider…. che ne dite di “persone” o “cittadini”?

  9. Paolo Tonani ha detto:

    visto che siete brianzoli arricchiti statevene a Monza e non venite a rompere i Maroni a Milano…stiamo bene anche senza di voi…forse meglio.

  10. Antonio ha detto:

    Le regole del Codice della Strada debbono valere per TUTTI automobilisti moto motorini ciclisti e pedoni Ciclisti le Luci sono obbligatorie sia per il Codice che per Le Vostra Sicurezza Pedoni si Attraversa col semaforo Verde e Sulle Strisce Pedonali

  11. Patrizia ha detto:

    Sono d accordo con la necessità di tutelare in ogni modo L utenza debole. I pedoni e ciclisti muoiono gli automobilisti no.
    Bisogna però che i ciclisti rispettino tassativamente il cds e le regole. Sono anch essi un veicolo in strada. Non si passa con il rosso. Nn dobbiamo dare alibi ad atteggiamenti scorretti

  12. Leo ha detto:

    Veramente non ho parole di fronte a persone che portano avanti iniziative così biasimevoli… mi auguro che nessuno vorrà discutere o accogliere proposte da chi si comporta in questa maniera.

    Un breve commento sul resto: è ovvio che bici e veicoli a motore (auto, camion, motocicli, ecc…) non sono progettati per circolare assieme… tra l’altro se proprio vogliamo parlare di mobilità sostenibile è possibile usare dei comodi scooter elettrici e stare tranquillamente in strada senza tanti problemi, ovviamente con patente, targa ed assicurazione… non vedo motivi per togliere spazi o limitare i veicoli a motore: delle bici possiamo anche fare a meno, degli altri veicoli, no.

  13. Mauro ha detto:

    Uso tutti i giorni la bicicletta per andare al lavoro, sono figlio di un ciclista, sarò anche un italiano (italiota non capisco cosa significa) medio, ma ogni giorno considero con dispiacere di essere rimasto l’unico a Milano a rispettare il codice della strada: circolare contromano e sui marciapiedi, non rispettare semafori e stop, attraversare sulle strisce pedonali, il tutto armato di caschetti – novelli kamikaze – è diventata la norma. Per non parlare dei raider, lavoratori per cui il rispetto delle norme di normale prudenza non vale, nell’indifferenza di tutti. Inasprire le sanzioni o mutare le norme non serve a nulla, se non si fanno rispettare e non si rispettano quelle in vigore. Lo stesso vale ovviamente per tutti gli altri utenti della strada. Il resto sono chiacchiere.

  14. Massimo ha detto:

    Concordo con chi dice che sia i ciclisti che i pedoni non hanno un minimo di rispetto delle regole, gli scooteristi xxx e le auto private non dovrebbero entrare oltre i bastioni.

    [Questo commento è stato moderato prima della pubblicazione – Bikeitalia.it]

  15. Giovanni ha detto:

    In risposta all’italiota medio che sostiene”…eh ma i ciclisti per primi non rispettano le regole…” eccovi un pensiero dell’autorevole Omar di Felice;

    VELOCITÀ 20/30: mentre in italia dibattiamo dei “limiti per fare cassa” (la baggianata dell’italiano medio insofferente alle regole) nelle città del mondo intero le auto vengono obbligate a procedere a passo d’uomo. E non c’è discussione in merito: a 20-30 km/h un investimento di pedone o ciclista può ancora risultare non letale. Oltre questo limite si uccide o si offende gravemente. È un dato, non una chiacchiera becera da bar……. non mi interessa istituire una discussione in merito: qui non c’è nulla di cui discutere, non ci sono opinioni diverse da rispettare.

    È ora che vi mettiate in testa che non siamo tutti uguali in strada e che il rispetto non è simmetricamente reciproco ma deve partire dalle categorie pesanti verso quelle più leggere. Io in bicicletta o a piedi devo avere spazi e libertà di azione maggiore, così come le mie tutele e i diritti devono essere maggiori.

    Io, utente leggero, se mi colpisci, muoio in strada.

    Qui l’unico rispetto che bisognerebbe iniziare ad avere è quello per la vita altrui.
    Poter esprimere l’idea che si debba usare la strada come una pista di formula uno e che le città siano preda del traffico veicolare non è democrazia ma stupidità atavica.

    Omar di Felice – Extreme Pro cyclist, Arctic explorer, Planet lover

  16. Carlo ha detto:

    @Massimiliano Alfano cosa intendi con “davanti a certe cose non ragiono più”? Se per caso vuoi suggerire che potresti usare violenza, allora significa che la patente non dovresti proprio averla e svolgere un percorso di psicoterapia per capire perché “non ragioni più”

    Questo è anche un modo per “bloccare” le istituzioni e fargli notare un problema grande come una casa: le strade non sono sicure per l’utenza debole (pedoni e ciclisti) e l’utenza debole ha il diritto di potersi muovere in sicurezza, per cui devono prendere misure efficaci immediate. Piuttosto te, se sei un cittadino come noi, dovresti unirti alla protesta se hai a cuore che le strade siano più sicure.

  17. Giacomo ha detto:

    Pretendere di non rischiare la vita ogni volta che si è per strada ti sembra troppo?

  18. Greg ha detto:

    Quello che molti non capiscono è che usare la macchina è una scelta, nel 99% dei casì c’è un alternativa.
    La scusa è averne necessità, la realtà è che la macchina è uno status symbol.
    E basta continuare ad additare le infrazioni di bici e monopattini, siete ridicoli. Le corsie ciclabili sono di fatto un parcheggio. Gli autodipendenti dovrebbero solo ringraziare chi non usa la macchina riducendo il traffico ma probabilmente è un ragionamento troppo complesso…

  19. Massimiliano Alfano ha detto:

    Allora io lavoro con la macchina e domani sarò in centro, ad una certa ora dovrò andare a prendere i miei figli agli allenamenti in periferia estrema.
    Mi auguro di non rimanere bloccato, altrimenti davanti a certe cose non ragiono più.
    Bloccate le istituzioni, non i cittadini come voi.

  20. Tony ha detto:

    la città è veramente allo sbando. nessuno che faccia rispettare le regole della strada.
    in Svizzera vige la regola del contatto visivo con la bici, il pedone..
    ma qui da noi quante volte troviamo la visibilità ridotta a causa delle auto/furgoni parcheggiate a ridosso delle strisce?
    comunque con tutti i cantieri che sono partiti questi giorni la città è praticamente già bloccata.

  21. Paolo ha detto:

    Buongiorno, partendo dal fatto che buonsenso e rispetto delle regole dovrebbero appartenere a tutti e tutti si può sbagliare, si punta il dito contro i veicoli a motore di qualsiasi grandezza e uso. Ma perché non viene fatto un servizio su come i Milanesi tutti vanno sulle 2 ruote monopattini compresi, senza osservare il codice della strada che vale anche per loro. Parlate di 30 km orari per le auto, quando le biciclette elettriche vanno più veloci sui marciapiedi o che passano su un passaggio pedonale “sul quale dovrebbero accompagnare a piedi la bici,”passano col rosso, viaggiano in contromano la sera addirittura senza luci accese o il gilè catarifrangente indossato, svoltano senza indicare col braccio, sorpassano a sinistra il tram e molte altre infrazioni. Non basta chiedere al Sindaco più sicurezza, dobbiamo anche noi ad essere più accorti ad andare in giro e ridettare di più le regole facendo i padroni a casa propria e non in strada

  22. Panpaolo Giozzi ha detto:

    mi permetto, con grande rispetto, di chiedervi di darvi una svegliata se dopo mesi, anni di richieste senza risposta ritieniate sconveniente una protesta che crei volontariamente disagi alle persone in modo da essere ascoltata

  23. Marco ha detto:

    Alberto for president. Sono assolutamente il primo a dire che a Milano ci siano seri problemi, ma dico anche che i ciclisti a Milano sono i primi a non rispettare le regole. Pretendere senza rispettare non è cosa.

  24. saicler ha detto:

    Per non parlare delle automobili parcheggiate sulle ciclabili @alberto rusconi

  25. Marco ha detto:

    Buongiorno. Da tre anni vado regolarmente al lavoro in bici, dalla periferia dove abito al quartiere Isola; conosco bene, sperimentandoli sulla mia pelle, i rischi del muoversi in città su due ruote. Detto questo, ritengo che questa forma di protesta sia violenta e lesiva dei diritti di tutti, tra l’ altro mettendo a rischio la vita di chi magari, quella sera, sarà raggiunto con grave ritardo da un soccorso sanitario urgente. Si cerchino altre forme di protesta che suscitino consenso e non rabbia verso la giusta rivendicazione di una città sicura per chi si muove in bicicletta.

    1. Paolo Pinzuti Paolo Pinzuti ha detto:

      Quindi anche le limousine della settimana della moda sono violenza perché creano traffico e bloccano eventualmente le ambulanze?

  26. Raffaele Mandarano ha detto:

    Perché si guarda il dito e non la luna? Inutile suonare dietro un camion che fa i 70 km/h perché quel camion porta il cibo che tu mangerai a cena! Il problema è il traffico di auto non chi fa protesta pacifica per un cambiamento.

  27. Guido ha detto:

    io credo che la migliore forma di protesta sia lo sciopero.
    lo sciopero dei ciclisti, dei pedoni e degli utenti dei mezzi pubblici.
    Per un giorno, anziché recarsi in ufficio in tram, in bici, a piedi, si usa tutti la macchina…

  28. Gianpaolo Pozzi ha detto:

    Ma che bella idea bloccare la città creando problemi a tutti i cittadini in un momento già difficile di suo. Le motivazioni possono essere giuste ma la forma di protesta è completamente sbagliata e se attuata creerà situazioni di tensione difficilmente controllabili

  29. Alberto Rusconi ha detto:

    Buongiorno Paolo, ognuno è libero di muoversi per la città come meglio crede, ma ricordo che oltre ai diritti ci sono i doveri, ed il dovere di tutti è rispettare le regole. Purtroppo non ci sono controlli da parte della vigilanza e troppa gente ne approfitta per guidare come vuole, in particolare ciclisti e monopattinisti, sensi unici, semafori rossi, inversioni di marcia in contro mano, con l’arroganza che loro possono perché verdi. Faccio il taxista a Milano e assicuro che ogni giorno evito decine di incidenti con bici e monopattini che guidano come se la vita non fosse la loro. Giusto chiedere al comune di intervenire ma con più agenti sulle strade per educare alla circolazione stradale e multare che non rispetta il codice. Alberto

  30. Nicola ha detto:

    Non so come facciano a lavorare e dare il servizio pubblico i taxisti e gli operatori dei bus ATM perché la città è diventata una giungla sotto l’aspetto viabilità e sicurezza.

  31. Andrea ha detto:

    Con mio grande dispiacere giovedì non potrò essere dei vostri. Spero di leggere sui giornali del venerdì dell’apocalisse del traffico milanese. Non mollate!

  32. Gianantonio Cappetti ha detto:

    Spero vi mettano sotto

  33. Bertocchi Stefano ha detto:

    Da ciclista sono assolutamente CONTRARIO a queste forme di protesta.
    L’unico risultato sarà farsi odiare ulteriormente.

  34. Stefano ha detto:

    Premessa: sono un cittadino milanese che non utilizza mai la macchina e si muove sempre solo in bici o con i mezzi pubblici.

    Però mi chiedo: perché chi protesta per iniziative giuste non lo fa creando disagi alle autorità o alle cariche politiche DIRETTAMENTE, invece di causare disagi a migliaia di altri cittadini già frustrati per abitare in una città “a misura di investitore” e non “a misura di abitante”?

    Perché non si ricopre di carta igienica il municipio? perché causare danni e disagi alle persone e colpire INDIRETTAMENTE chi di dovere, invece di farlo in modo più efficace e meno esasperante per tutti? perché farsi odiare da 1.000.000 di persone che hanno a cuore gli stessi temi?

    Non so se pubblicherete il mio commento, dubito anzi, ma sono onestamente curioso di capire le vostre ragioni.

    grazie

  35. Domenico Tricarico ha detto:

    ha parlato nonno zago che definisce pseudo amnbientalisti gli altri dal divano borghese di casa sua

  36. Giuliano ha detto:

    Buona iniziativa! Spero sia efficace, soprattutto per fermare questa sequenza di morti e feriti.
    Tuttavia, conoscendo il modo di pensare di molti automobilisti, credo che bisognerebbe fare una Critical Mass, ma non con le bici, bensì con le auto, se possibile anche con SUV e Crossover, anche se alla maggior parte di noi viene l’orticaria a pensare di usare l’auto in città.
    In primo luogo, come sperimentiamo ogni giorno, l’auto è il mezzo più efficace per intralciare il traffico, quindi anche poche auto in più avrebbero un enorme impatto. Chi, per sua fortuna, riesce a non possedere un’auto, potrebbe usare il car sharing, meglio se elettrico, in modo da ridurre l’impatto sui livelli di inquinamento.
    In secondo luogo, gli automobilisti convinti, contro ogni evidenza, che l’auto è un mezzo veloce per spostarsi in città, ed alcuni cari giornalisti, di alcune testate che “hanno a cuore le cause dei ciclisti ” (sono volutamente ironico), non potranno prendersela con gli altri automobilisti con cui sono naturalmente solidali.
    Sarei curioso di vedere cosa direbbe il lungimirante ministro che sostiene che bisogna anche lavorare!

  37. stefano ha detto:

    complimenti per l’iniziativa

  38. Calibancove ha detto:

    Ciao Luca, se non te ne sei accorto come ministro della mobilità abbiamo Salvini, uno che dicendo “a Milano si vuole lavorare e farlo anche in fretta” ha di fatto sdoganato la pratica di violare i limiti di velocità.
    Difficile prevedere l’effetto di questa manifestazione su una città come Milano, ma farsi sentire potrebbe smuovere le acque, perché qui parliamo di richieste puntuali e non come i Cretini del Venerdi di sto ca**o di aria fritta.
    In questo articolo spiega bene e succintamente le ragioni dell’ottima qualità delle infrastrutture in Olanda, ma vallo a dire all’idiota del Ponte da 11 miliardi: https://www.linkiesta.it/2023/04/amsterdam-cambiamenti-mobilita-strade-ciclabili-traffico/

  39. Alex ha detto:

    E’ incredibile come le persone si lascino intimidire dal circo mediatico; ciòè, scusate, i cosiddetti ciclisti dovrebbero aver paura dell’ odio di chi guida l’ autiomobile? Ma dove vivete? Ma semmai dovrebbe essere il contrario! Ma certi lettori, la provano mai ad attraversare la strada, prevedendo che le automobili rallentino, opuure aspettano, come SEMPRE putrtoppo, accade, che venga loro “concessa” gentilmente la possibilità di attraversare SULLE STRISCE senza essere uccisi? E poi ringraziamo pure…

    Già, l’ Italia, unico paese al mondo dove si “ringrazia” perchè qualcuno ha rispettato la legge (in questo caso il codice della strada). E’ un’ ottima iniziativa invece, semplicemente farà vedere a tutti, se riesce naturamente, che il re è nudo, che questa giunta, ma non solo questa, sta in piedi solo grazie al fatto che ha “vinto” le elezioni con meno della metà degli aventi diritto che hanno votato (figuratevi il reale consenso verso certi personaggi…) e poi grazie all’ appoggio totale e spudorato delle televisioni locali, quotidiani vari, che fanno sembrare tutto bello e vero, quando la tragica realtà delle perosne che muoiono per incidenti ce l’ abbiamo tutti davanti.

  40. Luca Zago ha detto:

    Cretinata con effetto contrario!
    Da milanese ciclista incallito – sia con bici da corsa sia per spostamenti intracittadini – credo che questa idea sia un atto di stupida demagogia, paragonabile agli “pseudo ambientalisti” imbecilli che imbrattano palazzi e opere d’arte con la becera e sterile illusione di “far colpo” sul legislatore e l’opinione pubblica. Risultato del blocco del traffico? Aumenterà il grave crescente (e criminale) astio nei confronti di coloro che vanno su due ruote. Non è il caso invece di pressare fortemente chi davvero legifera per accelerare i tempi di un nuovo codice della strada e coinvolgere poi chi opera nel modo della comunicazione per trasmettere in modo martellante il messaggio che la strada è di tutti e andare in bici è più intelligente, veloce, sano?

    1. Paolo Pinzuti Paolo Pinzuti ha detto:

      Ciao Luca, nell’articolo non si parla di biciclette e neppure di ciclisti. Se ritieni che sia importante pressare chi legifera sul nuovo codice della strada, mi aspetto che tu voglia rimboccarti le maniche e farlo al più presto.

  41. Greg ha detto:

    Spero che presto si faccia anche a Torino!

  42. Mario ha detto:

    Sono d’accordo che qualcosa si debba fare ma non condivido questa modalità che darà ulteriori motivi a questo governo nazionale per mettere ulteriori difficoltà alla mobilità sostenibile

  43. Enzo ha detto:

    La demagogia è l’arte privilegiata dei tempi ma ci sono azioni , come quella indicata , che raggiungono l’apice.
    È il modo migliore per fare aumentare l’odio per i ciclisti e per aumentare l’aggressività presente a Milano 😡😢

  44. Guglielmino Baroni ha detto:

    voi, ovviamente, siete liberi di pensare e di agire come meglio credete ma io penso che questa azione non farà che esasperare gli animi dei cittadini automobilisti nei confronti dei cittadini ciclisti e pedoni!

  45. DANY ha detto:

    Aggiungerei chiusura definitiva AL TRAFFICO DA CORSO BUONES AIRES A DUOMO!

  46. Alberto Spadoni ha detto:

    Iniziativa incivile, arrogante e irrispettosa della libertà dei cittadini.
    Risultanto scontato: ci faremo odiare da tutta la città con il risultato opposto a quello che, immagino, gli organizzatori si siano prefissati.
    Ma pensare a un sit-in in Piazza della Scala piuttosto ?. Oppure a qualsiasi altra manifestazione che non interferisca con i lavoratori e con tutti coloro che devono, specialmente in quei giorni, usare necessariamente la macchina, o il furgone, o il camion per la loro attività.
    Mi auguro non finisca in rissa.
    No, non sono proprio d’accordo.

  47. ALESSANDRO FALCHINI ha detto:

    Bravi ! Era ora !

  48. AnarCycle ha detto:

    Ottima iniziativa, spero si possa fare anche a Torino dove la situazione traffico è simile e quella inquinamento ancora di più.

  49. Andrea ha detto:

    Aggiungerei anche divieto assoluto di circolazione ai mezzi superiori le 3,5 tonnellate dalle 7.00 alle 21.00, tutti i giorni.

  50. Raffaele ha detto:

    iniziativa più che lecita x non passare sempre da capre e caproni in questo Paese che dimostra ancora una volta di essere fuori Europa!!!

  51. Salvatore ha detto:

    Ciao,
    sono assolutamente solidale con voi,
    ho lavorato a milano per 2 settimane a settembre e sinceramente non mi aspettavo una situazione simile.
    Ora sono tornato a Roma ( incubo ) e mi chiedo quando anche qui partira’ un blocco vero .
    p.s. vado al lavoro in bici da anni e percorro migliaia di km in citta’

    Salute

    Salvatore

  52. Stefano ha detto:

    ancora troppo poco. io bloccherei piu punti includendo porta venezia e almeno altri 3 punti nevralgici della città.

    A Lambrate da giorni tutto il traffico è fermo. È bastato fare iniziare i lavori del ponte di via Bassini il 12 Settembre, il traffico è già bloccato da sti geni del male. Gente che si picchia per strada, clacson che suonano per minuti, gente che va in contromano, incidenti, ne stiamo vedendo di tutti i colori. non è sicuro andare in giro a Milano

  53. Drummermao ha detto:

    Era ora che si iniziasse con le azioni serie. La lotta inizia ora.

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