Cicloraduno Fiab: in bici tra Puglia e Basilicata, lungo la Via Appia e EuroVelo 5
Quanti giri di pedale sono 246 km? “Facciamo fatica ad immaginarli, ci sembrano tantissimi perché sono stati intensi ed intrisi di sudore per la fatica. Ma abbiamo la sensazione che siano ancora troppo pochi per la tanta bellezza che ci ha accompagnato”. È questo il commento a caldo dei ciclisti che domenica 10 settembre 2023 hanno concluso alla scalinata delle colonne romane di Brindisi, punto terminale della Regina Viarum la famosa Via Appia, il ciclo raduno Interregionale Fiab Puglia e Basilicata.
Cicloraduno Fiab lungo la Via Appia
Organizzato da Fiab Brindisi, presidente Michele D’Anna. E promosso dal coordinatore regionale Fiab Italia, Francesco Venezia. Tappa di avvicinamento all’itinerario ciclo turistico Eurovelo 5 che partendo da Canterbury giunge a Roma per proseguire sino a Brindisi seguendo molti tratti della Via Appia. Il percorso si è snodato su strade secondarie e basso traffico, strade a fondo naturale e per alcuni tratti su piste ciclabili, dimostrando che anche al Sud ci sono ampi margini di sviluppo del turismo in bicicletta. Numerosi i ciclo turisti delle associazioni pugliesi e lucane, ai quali si sono aggiunti i soci Fiab della Campania, della Lombardia e del Veneto.


Il racconto del percorso e il corridoio EuroVelo 5
Partiti da Bari venerdì 8 settembre 2023 i soci Fiab hanno raggiunto Matera solcando tratti del percorso del cammino Materano. Tante inaspettate salite per chi pensa che la Puglia sia solo uno scorrere rettilineo. Pranzo nella foresta Mercadante. Dopo una splendida strada tra lecci, cipressi si è tornati agli ulivi centenari, per giungere al tramonto tra i sassi, nella suggestiva Matera.
Gambe indolenzite ma tanta voglia di sedersi a tavola per una cena, protagonisti di un presepe permanente nella magica città. Sveglia di buon mattino, destinazione Taranto. La tappa più lunga del ciclo raduno. Sotto un sole cocente percorrendo strade asfaltate e sterrate è stata attraversata tutta l’Alta Murgia con i campi estesi di grano tagliato. Un panorama simile a quello toscano ma diverso per le preziose fermate rifocillanti agli alberi di fico, a bordo delle strade. L’acquedotto più grande d’Europa e le tante pale eoliche riportavano ai tempi d’oggi i mai domi ciclisti.
Prima fermata della comitiva Pagianello, un panino, la visione di un Bike Store abbandonato. Purtroppo pur essendoci tanti percorsi e sempre più guide ciclo turistiche, in Puglia mancano strutture per i ristori e per l’accoglienza degli amanti delle due ruote.


Ripartenza, direzione Massafra. In questo tratto la Via Appia viene interrotta dalle strade asfaltate e trafficate da automobili. Ancora una volta salite e discesa e poi una lunga corsa verso Taranto. Dietro ad olivi secolari dalle belle foglie verdi appare in tutta la sua grandezza la discussa Ilva. Fatte un paio di curve in discesa ed ecco il blu del mare che finalmente ricorda di essere arrivati a Taranto, una delle più antiche colonie della Magna Grecia fondata dagli Spartani nell’VIII secolo a.C.
Con la poca energia rimasta nelle gambe e un forte vento di tramontana l’ultimo tratto percorso su parti dell’antica Appia si snoda tra cittadine antiche, Grottaglie, Oria e Mesagne. Centri storici che riportano la mente ai tempi gloriosi di tanti popoli che hanno attraversato e cambiato questa terra del Salento. Infine Brindisi con le sue colonne romane in un tripudio di gioia ricorda che i tre giorni in bicicletta sono finiti.
La fatica sparisce e lo sguardo rimane a lungo sull’acqua di quel porto naturale, approdo sicuro nei secoli. Di fronte le mura di pietra rossa del magnifico castello a Mare saluta i ciclisti estasiati e pronti a ripartire per una nuova avventura: il Nord della Puglia.
[di Monica Fontanive, Fiab Brindisi]