Qual è lo stato dell’arte del cicloturismo in Italia? Nel corso della seconda edizione dell’indagine nazionale “Che cicloturista sei?”, condotta da FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Insubria, Active Italy e CIAB (Club Imprese Amiche della Bicicletta), sono emersi risultati significativi sulle tendenze del cicloturismo in Italia.
“Che cicloturista sei?”
I risultati sono stati presentati in anteprima a TTG Travel Experience alla Fiera di Rimini, nell’ambito del convegno “La metamorfosi del cicloturismo: da semplice vacanza in bicicletta a occasione per riallacciare il rapporto con lo spazio naturale” [a questo link è scaricabile l’indagine completa].
“Dopo la prima indagine condotta nel 2020, anche in questa seconda survey sul cicloturismo sono emersi chiari segnali di un fenomeno con un forte potenziale in crescita: una forma di turismo che riesce ad abbracciare la mobilità sostenibile e la fruizione dolce del territorio, con un’ulteriore estensione della varietà di luoghi visitati, delle scelte in tema di alloggio, dei trasporti combinati alla bicicletta, ma anche delle differenti percezioni rispetto alla sicurezza”, afferma Elena Maggi, professoressa ordinaria di Economia Applicata presso il Dipartimento di Economia e delegata del Rettore per lo Sviluppo Sostenibile dell’Università dell’Insubria.
L’indagine, svolta tra giugno e settembre 2023 su un campione di 2.500 cicloturisti, fa il punto su una serie di temi strategici per le vacanze attive in bicicletta degli italiani che vale la pena di sottolineare.
Quali sono le destinazioni preferite
Le mete preferite dei cicloturisti di casa nostra si trovano in Italia, con un focus sulle regioni settentrionali come Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, e al Centro la Toscana. Tuttavia, il 23% dei cicloturisti intervistati ha dichiarato di viaggiare all’estero.
Cicloturisti abituali (e fuori stagione)
Gli appassionati di cicloturismo praticano questa attività anche durante l’autunno (51%) e l’inverno (19%). Circa l’80% di loro preferisce luoghi extra-urbani, ma un significativo 68% ricerca l’esperienza della vacanza in bicicletta anche in città e aree urbane.
La scelta di percorsi sostenibili e attrezzati
L’indagine ha sottolineato l’importanza cruciale della salvaguardia del patrimonio naturale e della promozione di percorsi cicloturistici. Inoltre, la qualità dei percorsi ciclabili (95%) e la presenza di servizi tecnici lungo i percorsi (78%) sono determinanti nella scelta dell’itinerario.
Tra gli alloggi vince la formula B&B
I cicloturisti occasionali – quelli che praticano la vacanza in bicicletta con meno assiduità – sono più esigenti in termini di alloggio e servizi connessi alle strutture ricettive rispetto a quelli abituali. Circa il 70% opta per B&B, mentre il 90% considera essenziale la presenza di ricoveri notturni sicuri per le biciclette. Tra le preferenze degli occasionali spiccano pasti energetici, lavaggio dell’abbigliamento, mappe, noleggio biciclette e escursioni guidate.
Come ci si organizza per la vacanza in bici
L’indagine prende in considerazione le informazioni di quel 70% del campione che, durante i propri viaggi in bicicletta, passa almeno una notte fuori casa spesso (28% dei rispondenti-cicloturismo abituale) o raramente (42% del totale-cicloturismo occasionale). Il 92% dei cicloturisti abituali si muove in autonomia, mentre il 28% di quelli occasionali cerca supporto da associazioni ciclo-ambientaliste e/o tour operator.
Intermodalità + Ebike
I cicloturisti abituali utilizzano principalmente il treno (71%) per raggiungere le destinazioni e spostarsi tra diverse località della vacanza, dimostrando l’importanza dell’intermodalità nel cicloturismo. Inoltre circa il 31% dei cicloturisti si sposta con ebike, che consentono di intraprendere itinerari più impegnativi, scegliere percorsi più lunghi, aumentare il numero di viaggi all’anno e coinvolgere un pubblico più diversificato.
Preoccupa la sicurezza stradale
La sicurezza stradale è una preoccupazione sia nelle aree urbane che fuori dai centri abitati. I cicloturisti occasionali sono particolarmente influenzati da questa preoccupazione e sono più propensi a rinunciare alle vacanze in bicicletta se non ritengono di poterlo fare in sicurezza.
“Con questa indagine – dichiara Angelo Fedi, responsabile dell’Area Cicloturismo di FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – abbiamo voluto proporre anche una sezione dedicata alla percezione che hanno i cicloturisti rispetto al tema della sicurezza stradale, aspetto che preoccupa da sempre chi usa la bici come mezzo di trasporto all’interno delle aree urbane ma, ci siamo chiesti, quanto in grado di determinare la scelta delle destinazioni per le vacanze in bicicletta?”.
Il cicloturismo come strumento di promozione del territorio
Questi risultati indicano chiaramente l’importanza di investire in infrastrutture ciclabili e nella promozione del cicloturismo, soprattutto per attrarre e fidelizzare i cicloturisti occasionali (per trasformarli in abituali, ndr). L’intermodalità e l’uso delle ebike stanno giocando un ruolo sempre più significativo nel mondo del cicloturismo italiano, e la sicurezza stradale è una priorità da affrontare per rendere questa forma di turismo sempre più accessibile e attraente.
“L’indagine conferma che il cicloturismo in Italia è un fenomeno economico che si sta arricchendo anno dopo anno di ricadute positive sulle economie locali e di maggiori opportunità per i turisti in bicicletta, sia nella varietà di scelta dei luoghi, sia nell’offerta di servizi adatti alle vacanze attive”, conclude Daniele Crotti, ricercatore in Economia Applicata presso il Dipartimento di Scienze Umane e dell’Innovazione per il Territorio dell’ateneo insubrico.
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