Quella di venerdì 10 novembre in Viale Monza è stata la Ciclabile Umana di Milano più grande di sempre: qui circa 700 persone hanno realizzato una catena di corpi-e-bici a protezione della corsia ciclabile per una lunghezza di circa un chilometro.
La Ciclabile Umana in Viale Monza
L’iniziativa, promossa su Facebook attraverso la pagina “ProteggiMI” e dalla rete ‘Città delle persone’, si è svolta esattamente un anno dopo la manifestazione del 2022, indetta due giorni dopo la tragica morte del 14enne Luca Marengoni, investito da un tram in via Tito Livio. La catena umana si è estesa fino quasi a piazzale Loreto, formando una sorta di protezione simbolica per chi percorre la ciclabile, spesso minacciata da chi parcheggio sosta selvaggia.
Per la sicurezza stradale, contro la sosta selvaggia
La ciclabile di viale Monza è nota per essere uno dei luoghi più emblematici in termini di sicurezza, poiché è frequentemente oggetto di occupazione abusiva da parte delle auto. L’assessora alla Mobilità di Milano, Arianna Censi, ha partecipato alla manifestazione, dichiarando che la protesta è giustificata e annunciando un cambio di strategia: “Pensavamo bastasse l’educazione e invece non è stato sufficiente. Ora passeremo alle sanzioni”.
Le pattuglie di vigili in bici lungo le ciclabili
Palazzo Marino sta infatti lavorando a misure per migliorare la sicurezza dei milanesi che utilizzano la bici in città. Una squadra di vigili – composta da una decina di uomini e donne della polizia locale appositamente formati – pedalerà avanti e indietro lungo le piste ciclabili per multare i mezzi in sosta selvaggia. Questa decisione, prevista entro la fine dell’anno (con circa sei mesi di ritardo rispetto ai tempi previsti, ndr) fa parte di un pacchetto di interventi sulla mobilità, che include anche un piano di sicurezza coordinato dall’ex capo della polizia Franco Gabrielli.
Come sottolinea Repubblica Milano, i sindacati avevano proposto di reintrodurre le pattuglie in monopattino, sperimentate durante il periodo del Covid, ma la scelta è caduta sull’utilizzo delle biciclette. L’obiettivo è contrastare il parcheggio selvaggio e garantire maggiore sicurezza ai ciclisti. I due protocolli sulla mobilità e sulla sicurezza dovrebbero essere pronti entro dicembre 2023.
“Bene i vigili a controllo delle piste ciclabili, e bene che siano in bicicletta, così si rendono conto meglio della situazione”, dichiara Tommaso Goisis, che fa parte della rete “Città delle persone”, sostiene le manifestazioni per la sicurezza stradale di chi pedala a Milano e si augura che l’Amministrazione con questa mossa recuperi il tempo perduto di un tema così importante.
Ciclabili a Milano: situazione critica
La situazione critica delle ciclabili, in particolare lungo viale Monza e corso Buenos Aires, è stata sottolineata proprio dalla recente Ciclabile Umana che ha visto il record di partecipazione assoluto: segno che questo problema è molto sentito da chi utilizza quotidianamente la bicicletta a Milano. L’assessora Censi ha rassicurato sulla stretta sulle multe, non solo per il parcheggio sulle ciclabili, ma anche su aree come i parterre alberati e i marciapiedi, cercando di affrontare il problema più ampio della sosta selvaggia, responsabile di circa 80-100 mila auto in sosta illegale tollerata ogni giorno a Milano.
Ma fare una visita ad Utrecht e capire come sono diventati la capitale della mobilità no? Multe, sensori, semafori, divieti di sosta, TUTTO INUTILE andate in Olanda e studiate come si costruisce una viabilità degna della dimensione umana.
il problema sussiste lungo tutte le piste ciclabili a Milano,non solo in viale Monza