Leggiamo con stupore sul Corriere della Sera del 28 dicembre la notizia che i due pm che seguono l’incidente di Cristina Scozia, la ciclista travolta e uccisa dalla persona alla guida di una betoniera a Milano, starebbero ‘studiando’ l’adeguatezza delle corsie ciclabili, nell’ipotesi che percorsi non protetti da cordoli “…spesso disorientino ciclisti e automobilisti”, o almeno così riporta il cronista.
Vorremmo liberare i pm da tale gravoso impegno, e pertanto suggeriamo loro di recarsi in qualunque altra città estera (ma basta street view che si risparmia) per rendersi immediatamente conto che le corsie ciclabili sono da decenni pacificamente utilizzate ovunque nel mondo e, soprattutto, di inforcare una bicicletta per provare altrettanto immediatamente la differenza esistente tra avere o non avere quella benedetta striscia che tanto allarme sociale sta sollevando.
Potranno così utilizzare il tempo in tal modo liberato occupandosi di altre marginali questioncelle, quali il crimine organizzato, l’evasione fiscale dilagante, le morti sul lavoro e la strage dei femminicidi.
anche ipotizzare che sia la bici a superare da destra è una congettura, potrebbe essere la betoniera a superare la bicicletta o chissà quanti altri scenari che da un immagine non si possono comprendere.
Credo che il punto non sia la foto ma il contenuto dell’articolo.
è importante leggere, non solo guardare le figure altrimenti ando vai?
Sarà anche una immagine statica ma il ciclista che ho menzionato non sembra avere il piede destro a terra.
E poi ipotizzare che sia la betoniera a stringere è, come dice il verbo, una congettura.
nella foto a corredo dell’articolo? si vede chiaramente cosa NON DEVE FARE un ciclista: stare a destra di una betoniera e perdipiù in curva.
Prima regola: aiutatati che il ciel t’aiuta.
ciao
[Si tratta di un’immagine statica: e se la persona in bicicletta fosse stata sorpassata a distanza ravvicinata sulla sinistra da quella alla guida della betoniera? Bikeitalia.it]