[Aggiornamento 19/01/2024: il Consiglio di Stato accoglie il ricorso dei costruttori, circolare sospesa]
I portabici per auto consentono di trasportare agevolmente le biciclette: un metodo che negli ultimi tempi è diventato sempre più comune, soprattutto grazie ai pratici modelli posteriori da gancio traino. Questi sistemi rappresentano una soluzione omologata, sicura ed efficiente per trasportare le biciclette, ancorandosi in modo specifico al veicolo. Tuttavia, una recente circolare emanata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha introdotto nuovi obblighi e restrizioni, imponendo il collaudo presso la Motorizzazione Civile per i portabici che interferiscono con i dispositivi di illuminazione posteriore del veicolo. Inoltre tale norma è retroattiva e la cosa sta provocando non pochi problemi a chi già possedeva portabici per auto omologati.

Portabici per auto: che cosa dice la nuova normativa
La Circolare Numero 25.981, pubblicata il 6 settembre 2023, ha introdotto nuove restrizioni per i portabici auto posteriori da gancio traino. Secondo questa normativa, è obbligatorio sottoporre a collaudo presso la Motorizzazione Civile ogni portabici che ostacoli anche parzialmente i dispositivi di illuminazione posteriori del veicolo, anche se sono replicati in modo fedele. Questa disposizione comporta costi aggiuntivi e tempi di attesa per i proprietari di tali sistemi.
La normativa specifica che se l’installazione del supporto per biciclette non ostacola i dispositivi di illuminazione, la segnalazione visiva o la targa del veicolo, non è necessario applicare una targa ripetitrice né ripetere tali dispositivi. Ciò evita il collaudo per l’aggiornamento della Carta di Circolazione o del Documento Unico del veicolo. Resta comunque l’obbligo di installazione del cartello catarifrangente bianco e rosso relativo ai carichi sporgenti per le bici trasportate su portabici posteriori per auto.
Tuttavia, se il portabici ostruisce la targa o le luci di segnalazione, è obbligatorio eseguire il collaudo presso la Motorizzazione Civile. In caso di esito positivo, l’Ufficio rilascerà un duplicato della Carta di Circolazione o del Documento Unico del veicolo, annotando la presenza della struttura portabiciclette con marca e tipo specificati.
La questione “sagoma” e dimensioni massime consentite
Inoltre la circolare indica quali sono le dimensioni massime consentite del portabici con le bici installate che, in ogni caso, non può eccedere dalla “sagoma” del veicolo (a quanto pare specchietti retrovisori esclusi, ndr) e nello specifico, come riporta una specchietto riepilogativo elaborato dalla Fiab:
- La lunghezza non deve superare 1,20 m, incluse le bici trasportate.
- La larghezza non deve superare quella dell’autoveicolo, incluse le bici (la prescrizione si richiama all’art. 164 c. 3 del Codice della Strada: “pali, sbarre, lastre o carichi simili difficilmente percepibili, collocati orizzontalmente, non possono comunque sporgere lateralmente oltre la sagoma propria del veicolo”). La larghezza del veicolo non include gli specchi retrovisori.
- L’altezza non deve superare 2,50 m, sempre incluse le bici.
Critiche, polemiche e ricorsi
La normativa ha sollevato critiche e polemiche per diversi motivi. In primo luogo perché questa novità, essendo retroattiva, limita i diritti dei consumatori che avevano precedentemente acquistato prodotti regolarmente omologati. La situazione si complica ulteriormente a causa di errori e incongruenze nel testo della circolare ministeriale, che non sono stati chiariti neanche dalle Motorizzazioni Civili interpellate. Una situazione di caos per il settore, tanto che Peruzzo – uno dei principali produttori italiani di portabici per auto – ha fatto anche ricorso al Tar (ricorso che però il Tar ha bocciato, ndr).
Una norma ambigua e contro i ciclisti
Tra le implicazioni critiche, i produttori di portabici per auto sottolineano che coloro che avevano acquistato un portabici prima della pubblicazione della circolare devono affrontare spese aggiuntive per circolare liberamente, con costi previsti tra 200 e 350 euro, oltre a un’attesa non quantificabile per mettersi in regola. Inoltre crea un’evidente disparità rispetto alla libera circolazione del mercato perché questa norma vale solo per gli italiani e non riguarda i cittadini europei.
La normativa presenta anche altre ambiguità, come la mancanza di specifiche sul collaudo in caso il carico trasportato copra targa e dispositivi luminosi: temi che neanche la successiva circolare di chiarimento ha spiegato nel dettaglio. Inoltre, la richiesta di occultare automaticamente i dispositivi di illuminazione originali quando si collegano le luci ausiliarie del portabici sembra poco pratica e non corrisponde alle configurazioni dei veicoli in commercio.
La recente normativa ha introdotto nuovi obblighi e complessità per i proprietari di portabici auto. La necessità di un collaudo presso la Motorizzazione Civile è ora obbligatoria in caso di interferenza con i dispositivi di illuminazione del veicolo. Tuttavia, le ambiguità presenti nella circolare e le critiche sollevate mettono in evidenza la necessità di una revisione e chiarezza in merito, per garantire una regolamentazione efficace e equa per tutti i conducenti.
La petizione online contro la norma sui portabici per auto
Intanto il 10 gennaio 2024 sulla piattaforma Change.org è partita una petizione online per chiedere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di rivedere la nuova norma vessatoria relativa ai portabici per auto: “Chiediamo quindi una revisione delle nuove normative in modo da rendere più accessibile l’utilizzo dei portabiciclette su gancio traino senza comprometterne la sicurezza stradale. Facciamo appello alle autorità competenti affinché prendano in considerazione le nostre preoccupazioni e lavorino con noi per trovare una soluzione equilibrata. Le nuove norme sono poi totalmente diverse da quelle vigenti nel resto di Europa, con evidente disparità”, si legge nel testo di presentazione della petizione lanciata il 10 gennaio che al 18 gennaio ha superato le 14.000 firme.
Avendo un portabici da gancio modello Thule per 2 bici è necessario esporre anche il cartello regolamentare a strisce bianche/rosse nei due casi:
– con bici a bordo
– senza bici a bordo
Sono stato multato da polizia locale perchè transitavo con portabici senza bici a bordo
Grazie
salve, possiedo un portabici da portellone (1 mtb), una volta montato e posizionato la bici, ho verificato la sporgenza da paraurti, (la bici e’ inclinata su sagoma auto)e’ di 20 cm, devo montare cartello, o come letto in passato, fino ai 30cm di sporgenza non serve?
Manca solo, che il cds vale solo per i residenti
Manca solo, che il cds vale solo per i residenti
io però non ho capito una cosa:
qua si parla di una “circolare” non di una legge.
ho pochi ricordi degli esami di diritto (materia detestata , mai compresa ed esami superati più per culo che per altro), ma non dovrebbe essere la “legge” a fare testo?
come può un dipendente della motorizzazione rilasciare qualunque documento senza che la legge esponga la norma?
la legge del Codice della Strada norma i carichi e le dimensioni negli articoli 61 e 164 che non possono essere modificati da una “circolare” o mi sto sbagliando?
quindi tutte queste “voci” di gente che non riesce a ottenere il duplicato, le multe effettuate dalle forze dell’ordine etc. etc. sono false?
se fossero vere con quali basi giuridiche un dipendente pubblico si prende la responsabilità di modificare un documento rilasciato dallo Stato (la carta di circolazione)?
L’agenzia di pratiche auto di Treviso, cui un mio amico ha chiesto lumi,ha avvisato che un suo cliente,che si è sottoposto al collaudo, è stato respinto perchè l’auto non oscura le luci posteriori e lui non aveva una dichiarazione DEL COSTUTTORE, che provava l’impossibilitá di farlo. Qualcuno ha altre esperienze simili?
Io ho un porta bici e portaroba della Thule, il primo acquistato non meno di 18 anni fa, il secondo almeno 15 anni fa,
non hanno nessuna etichetta di omologazione, che dovrò fare?
Siccome le Motorizzazioni avranno tempi biblici, non so quando ci si potrà mettere in regola.
E’ ovvio che essendo una norma valida solo per i mezzi italiani è un altro balzello mascherato.
Facevano più bella figura a chiamarla, come per le auto, tassa di possesso!
Una domanda/considerazione: quanti modelli di autovetture non potranno montate più il suddetto portabiciclette?
Sarebbe interessante prendere le esatte misure di una MTB con ruote da 29 taglia media e provare a vedere se sporge lateralmente da una Panda, ma sono convinto che neanche una Tesla passerebbe l’esame! Provare per credere
Ciao a tutti!
Facciamoci sentire in tutte le sedi e modi legali perchè questa norma deve essere assolutamente “rivisitata” utilizzando un po’ di buon senso (da parte dei “cervelloni” del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti)!
La petizione di cui si parla nell’articolo, per esempio, ha raggiunto le 12.000 firme! Questo potrebbe essere un modo per manifestare il nostro dissenso!
Ecco il link al quale fare riferimento:
https://www.change.org/p/modificare-le-nuove-norme-sul-collaudo-obbligatorio-per-i-portabiciclette-su-gancio-traino?recruiter=1271926392&fbclid=IwAR0Xb9FJjN17gUhQ6Yee5Kghk6RVvpr1G1ER-DrBTOgI02_1Qmw5qpAriqA
Facciamoci sentire, nella speranza che possa servire a qualcosa!
risposta a
Sanfilippo S.
16 Gennaio 2024 alle 20:12
sempre a lamentarsi !!!
fanno benissimo !!
certo che devi avere proprio una testa da premio nobel dell’ignoranza.
Rispondo ad Omar. Ma alla Motorizzazione non è bastata la targhetta dove sono riportati tutti i dati della omologazione della casa costruttrice del portabici? Se così fosse saremmo veramente all’assurdo. Ciao
Suggerisco agli organizzatori del Giro d’Italia di ANNULLARE dico ANNULLARE la manifestazione di quest’anno per protestare contro queste norme che vedono penalizzati proprio gli amanti di questa disciplina.
A me basterebbe che i promotori di tale norma, motivassero questa assurda decisione dichiarando quanti incidenti si sono verificati vedendo coinvolti veicoli con portabici. Assolutamente ZERO!! quindi il motivo è semplicemente imporre ulteriore “Pizzo” ed incassare. Io per ragioni anagrafiche ho dovuto pagare almeno altri 4 “pizzi di stato” e sono:
1-Tassa sull’autoradio
2-Indicatore del limite di velocità 80kmh sulla 500 (come se fosse stato facile superare tale limite),
3- Aumento di 10 Lire sulla benzina per l’alluvione di Firenze ed infine, ma non ultimo,
4-il superbollo per veicoli Diesel!!
Non meravigliamoci dunque se ci venisse imposto di montare anche le cinture di sicurezza sulle bici. Viva l’Italia!!
io ho comprato apposta l’auto col gancio traino per attaccarci il Thule 3 bici..bene, essendo che l’auto è in leasing finanziario il Sig. BMW dovrebbe delegarmi per poter autorizzare il collaudo presso la motorizzazione..figuriamoci (1200 € + 1000 € gancio + thule) buttati nel cesso?!??!
Nell’articolo è stato omesso un particolare, ossia che la bici non deve uscire dalla sagoma del veicolo. pertanto le moderne MTB da 29 diventano praticamente intrasportabili sulla maggioranza dei veicoli indipendente dall’omologazione del portabici.
Fra poco mi godro’ la sospirata pensione, all’estero da 25 anni, stavo valutando con il cuore di rientrare nel mio paese ma con il cervello che sistematicamente opponeva obiezioni, quest’ultima genialata non mi lascia più dubbi, resto dove sono ed auguro buona fortuna ai miei connazionali.
sempre a lamentarsi !!!
fanno benissimo !!!
trovo questa legge una presa per i fondelli, io ho un porta bici a 3 posti e ho il camper più due macchine con gancio! secondo la legge io dovrei riportarli su tre libretti di circolazione. Quindi non più spostabile su altri veicoli con costi allucinanti, i tre ganci traino in questione regolarmente collaudati e con peso massimo su gancio a sfera di 85 kg . Delucidatemi !
Come al solito, una legge fatta da chi non sa di cosa si sta parlando (messo apposta probabilmente) ed in contrasto completo con la “predica” green che soffoca ogni azione della nostra vita, fatta da “santoni” che girano con l’auto blu.
E’ quello che definisco l'”Italian Style”, cioè renderti difficile fare ciò che ti chiedo di fare.
Forse persegue anche l’obiettivo di farci andare in bici come criceti nelle città da 15 minuti che ci dipingono come l’eden a cui stiamo per arrivare.
Chi ha partorito questa immondizia avrà mai provato a mettere una ebike da 25kg nel baule della macchina?
E se si vuole andare in compagnia vuol dire che ognuno deve prendere la sua macchina?
Molto green come decisione, bravi!
Non sono qui a sindacare sui soldi spesi per un portabici da gancio traino, ma il NON senso di quello che decidono. Sono queste le priorità di questo Paese?
Il lato positivo è che mi stanno dando un ulteriore motivo per convincermi a passare il resto della mia vita altrove.
Andateaff***, ma in bici!
I portabici in Italia non erano regolamentati: l’oggetto che si attacca al gancio, sporge dietro, ma non ha ruote a terra né un sistema di identificazione univoca, non esiste nel nostro CdS.
Quindi la circolare non introduce un nuovo divieto (e questa è la ragione per cui Peruzzo ha perso al TAR), né modifica una situazione in essere. Dice alle forze dell’ordine di equiparare i portabici a dei carichi sporgenti difficilmente percepibili, come le lastre. Il CdS impone in quei casi di arretrare la fanaleria, cosa evidentemente possibile solo sui veicoli commerciali predisposti. Siccome noi con i portabici non possiamo staccare i fari della macchina e arretrarli, la circolare dice che possiamo omologare la macchina con la fanaleria del portabici, la qual cosa ovviamente richiede che la fanaleria della macchina venga disattivata.
Ma introdurre un contatto nel connettore del rimorchio che disattivi la fanaleria dell’auto, è una modifica, che è possibile fare solo previo nulla osta del costruttore, che in teoria costerebbe più di 100 euro, ma che in pratica qualsiasi costruttore negherebbe.
Quindi di fatto è una circolare che surrettiziamente vieta l’uso del portabici, a meno che uno non trovi un ingegnere molto permissivo, che firma un collaudo che non dovrebbe firmare. E’ oggettivamente una norma anti-ciclisti, perché sappiamo tutti che il portabici consente non solo di praticare ciclismo sportivo, ma è anche una risorsa a volte necessaria nel bike to work, perché può succedere che per un qualsivoglia motivo uno abbia bisogno di farsi recuperare da una macchina (guasti alla bici, malesseri, cambi di programma ecc.). Non avere questa risorsa, significa non poter usare la bici in alcune circostanze.
fate attenzione, secondo la nuova normativa:
la larghezza massima della struttura, con le bici caricate, non può superare la sagoma del veicolo (con il limite massimo di 2,35 metri)
Questo anche con il portabici attaccato al portellone che non copre la targa del veicolo, oppure gli stop, le frecce o i fanali posteriori
sono uscito ora dalla motorizzazione. collaudo del portabici da gancio traino non passato perché non avevo la carta di omologazione del portabici.
l ho acquistato un anno fa in un negozio bep s , ed ora devo tirarmi matto per farmi rilasciare questa benedetta carta di omologazione?
Se è stato costruito e venduto è scontato che è omologato, o butto via 550 euro di portabici?
Ma che schifo è?☹️☹️☹️
Sono sconcertato dal fatto, che la norma riguardi solo i mezzi italiani.
Chi viene da turista in Italia (e sono sempre di più) con le stesse modalità, ne è esente?
Ma allora il codice di comportamento stradale (perché di questo stiamo parlando, mi pare) è una cosa ad interpretazione soggettiva?
Non mi stupisco allora, che chi viene da un paese estero, faccia un po’ come gli pare con le nostre norme…e ci deridono anche
siamo alle solite…questi regolamenti servono sempre per far cassa…facciano regole europee e non a casaccio…bisogna spingere per la mobilità pulita..non andarci contro…incapaci!
Secondo me una parte dei problemi di questa pessima circolare derivano dal fatto che questa prova a definire delle norme di installazione per portasci e portabici con un unico documento. Cerco di spiegarmi meglio: superare i limiti di sagoma con gli sci comporta un rischio per la sicurezza perchè gli sci non si vedono in quanto sono sottili. Al contrario una bicicletta è più visibile e ingombrante ed è quindi meno pericolosa di uno sci. Ma in ogni caso non comprendo come mai non si possa evidenziare la sporgenza mediante l’apposizione di due cartelli segnaletici omologati (come credo possa avvenire per i carichi sporgenti laterali).
Mi chiedo se esista un modo formale per segnalare al ministero questi problemi ‘pratici’ nella speranza che possano modificare il documento.
Questa legge, priva di omogeneità con gli altri paesi europei, priva di un adeguato intervallo di tempo che consenta ai cittadini di mettersi in regola, retroattiva e quindi senza rispetto nei confronti di chi fino a ieri hanno speso i propri soldi per acquistare beni perfettamente omologati dallo Stato, pare scritta con l’intento di danneggiare sia settore industriale sia chi usa la bici nel tempo libero, in definitiva creare danno alla crescita della nostra economia. Non posso pensare che il Ministro Salvini possa sottoscrivere una simile incongruenza con i principi che sostiene. La legge va modificata introducendo un tempo di entrata in vigore accettabile, eliminando la retroattività, le storture tecniche (es. oscuramento fanali, assenza di tolleranza sulla sagoma) e la visione ottusamente burocratica con la quale è stata impostata.
da ciclista sollevò un problema differente.
spesso le BC caricate in questo modo lateralmente dall’auto, un pericolo per chi pedala e viene sorpassato senza il rispetto di una distanza adeguata.
credo sia anche contrario al codice della strada.
https://www.change.org/p/modificare-le-nuove-norme-sul-collaudo-obbligatorio-per-i-portabiciclette-su-gancio-traino?recruiter=70976480&utm_campaign=signature_receipt&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition
Non ho parole… È una cagata talmente grande che pensavo avessero già risolto, invece siamo ancora in pieno caos. Questi sono matti da legare.
Mi associo al commento precedente che focalizza il punto cruciale di questa circolare ovvero che risulterà impossibile caricare sia una semplice mtb con ruote da 29 (sono la quasi totalità) sia a maggior ragione le e-mtb.
Come le trasportiamo? Certamente non sul tetto o aggrappate alla macchina visto il peso delle e-Bike. Chi ha una SW può metterle dentro smontando la ruota e facendosi aiutare a sollevare i 25 kg della e-Bike. Vi sembra una soluzione questa? E poi vogliamo favorire la mobilità verde?
Francesco
Pur mettendosi in regola con il collaudo, la circolare dice che la larghezza comprensiva delle cose trasportare non deve eccedere la larghezza del veicolo ( quindi escludendo gli specchietti). Quindi risulta comunque impossibile trasportare una e-bike o una mtb con ruote da 29” che con i suoi 2 metri di lunghezza circa, posta trasversalmente, eccede nella maggior parte dei casi la sagoma del veicolo.
Normativa inventata da persone ignoranti in materia. Ovunque si cerca di incentivare l’uso della bici per motivi di traffico,inquinamento e benessere fisico e noi invece cosa facciamo? Lo disincentiviamo con norme ridicole. Mi aspetto ancora la targa e l’assicurazione obbligatoria per le biciclette. Sti geni arriveranno anche a quello??? Incapaci!!
Sono regole create a proposito per estorcere denaro ai cittadini..Ma perché noi non siamo Europei?Ei parlamentari siamo Europei solo quando dobbiamo subire?
Ho installato un gancio traino a febbraio ed effettuato il collaudo. Ho comprato poi un portabici Thule omologato, dotandolo di targa ripetitrice omologata e pure di cartello carichi sporgenti….pure omologato. Ho applicato pure i caratteri sulla targa ripetitrice nella misura omologata 80×40 con il font omologato. Pensavo di essere in regola al 100%….illuso! Adesso farò pure il collaudo con la trascrizione sul libretto di circolazione….105 € di agenzia + altri 40€ per l’uscita dell’ingegnere presso un centro revisioni. Non sarò ancora in regola, perché solo delle bici da bambini possono rientrare nella larghezza dell’auto (se almeno fosse riferita all’ingombro dei finestrini….). Dovrò togliere la ruota anteriore e fissare la forcella in qualche modo al portabici….alla faccia della sicurezza!!!
Per non parlare poi del discorso luci posteriori dell’auto che dovrebbero essere disabilitate o oscurate (le copro ogni volta che monto il portabici sul gancio traino?) all’inserimento della spina del portabici. E per concludere…una legge che vale solo per noi italiani e non per gli stranieri!!! Ma chi l’ha scritta questa legge? Con quale scopo? Affossare il mercato di mezzi ecologici, come lo sono le biciclette? Sicuramente l’ennesima scusa per mungere gli Italiani!!!
chi comanda quel ministero? Ecco spiegata tutta sta pagliacciata
La cosa peggiore, che non avete preso in considerazione nell’ articolo, è che nonostante il collaudo in motorizzazione si è sempre a rischio multa perché per questa vergognosa circolare le bici trasportate non possono sporgere dalla sagoma del veicolo, cosa praticamente impossibile con tutte le bici attualmente in commercio.
Quindi anche se si fa il collaudo il portabici è inutilizzabile
Fortuna che i politici parlano di semplificazioni da anni e hanno dato grande risalto a un falò delle leggi stralciate!
il problema vero ed ulteriore è che, pur facendo il collaudo, non sarebbe comunque possibile portare alcuna bicicletta da adulto perché il loro ingombro laterale supererebbe il profilo del veicolo (in tutta EU sono ammessi dai 30 ai 40 cm per lato). Questo è il vero abominio (il resto è un modo per chiedere altri soldi a valle del collaudo).
La cosa grave, è che le bici non possano sporgere dalla sagoma della macchina, cosi qualsiasi ebike misura L non si può caricare. Basterebbe modificare il limite di sporgenza alla misura degli specchietti anzichè alla larghezza del veicolo, semplice, ma per questo in Italia, irrealizzabile
sembra sia partita da parte del Ministro, una campagna contro il ciclismo in generale con delle regole scellerate e inutili. La cosa più importante, a mio avviso, è di obbligare l’uso del casco per tutti i mezzi a due ruote, ma a loro interessa solo disincentivare l’usodelle bici
Io ho acquistato da un amico un portabici da gancio Peruzzo con due posti con relativa omologazione. Premesso che il gancio alla macchina è stato collaudato ed é registrato sul libretto di circolazione, il portabici ha le sue luci , tarfa ripetitrice e cartello carichi sporgenti, non capisco che tipo di collaudo devono fare?
Proverò a rivolgermi alla motorizzazione di Milano in via Cilea per capire cosa dovrei fare.
Buongiorno l apparente motivo di sicurezza e regolamentare i porta bici con gancio traino non corrisponde a una verità dato sì che il gancio traino è stato omologato e anche il mio portabici adatto al gancio traino della Thule è stato omologato, quindi questo testo di legge mi sa di un altro sistema per estorcere denaro a noi italiani senza penalizzare quelli che vengono a trovarci dall’estero con regole totalmente diverse
quello che fa più incazzare è che siamo o non siamo in Europa???? perché solo x gli italiani queste pseudo normative ……e tutti possono venire in Italia con i loro accessori e noi chi siamo figli di un Dio minore????? m’ha!!!
la cosa che non mi è chiara è il fatto che il portabici da gangio di traino non occulta ne targa e ne fanalini quindi enon necessita ti collaudo
ma nello stesso tempo vengo occultati parzialmente dalle bici
quindi?
va collaudato o no?
e le norme sulla larghezza max che non puo’ sporgere dalla sahoma del veicolo.?
sono tagliate fuori quasi tutte le bici… Questo è il vero tema
Siamo governati da una manica di incompetenti, l’unica specialità che riescono a creare sono i danni a macchia di leopardo distribuiti regolarmente a tutte le categorie di cittadini, per ragioni igieniche preferisco evitare giudizi su Salvini , lascio l’onore a chi l’ha votato.
noi siamo diversi da tutti gli altri stati europei loro sono in regola possono venire in Italia con le biciclette alloggiate nei porta bici noi no siamo europei solo in certi casi abbiamo speso soldi per comprarci porta bici costosi e adesso sono inservibili allora converrebbe cambiare residenza e trasferirsi in un altro stato così potremmo considerarsi veri europei
Solo la classica inc*lata all’italiana: compri qualcosa per essere in regola e ti inc*lano dopo… lo stesso.
Abbiamo a che fare con una massa di incompetenti, dementi e ridicoli.
Voterò di conseguenza.
Siamo governati da una manica di incompetenti
Siano in Europa e vigono regole europee, il MIT si occupi di cose serie che queste del portabici, da gancio traino soprattutto, sono minchiate!
come posso fare x aderire a questa petizione contro questa legge fatta solo x fare confusione…
dove mette le mani lui l’ oro si trasforma in 💩
Chi è il ministro competente in materia?
Spiegato tutto 😂😂😂😂
Savini non ha altro di piu importante da fare che massacrare i ciclisti?
L’avete votati…ed ora ve li puppate
credo sia la classica burocrazia alla italiana!!!!! una stupidità assoluta!!! siamo in Europa facciamo valere le regole europee per queste argomenti!!! andare contro il mondo del ciclismo è un danno economico oltretutto lascia un delusione per noi ciclisti amatoriale w il ciclismo abbassa la burocrazia!!!!
Sono un resident straniero che ama la bici. Trovo la burocrazia italiana stupefacente, poco trasparente ed ottusa. Come vengono in mente ai burocrati del MIT queste assurdita’? Non c’e’ un mechanismo dove I produttori, organizzazioni di ciclismo ed altri interessati vengono consultati prima di varare una normativa? La MIT dovrebbe pianificare con il resto della UE.
E’ bene che il ministro Salvini si occupi di semplificare le norme omologandole a quelle vigenti in Europa, anziché sprecare il denaro dei contribuenti (che non evadono le tasse) in fantasiose ipotesi come la costruzione del ponte sullo stretto per finanziare la mafia. Lo stretto di Messina, l’ultima volta nel 1908, e’ stato protagonista di uno dei più devastanti eventi sismici della storia italiana. La Sicilia ha bisogno di strade, ferrovie efficienti e viadotti messi in sicurezza, anziché di progetti faraonici, quanto inutili per la comunità. Salvini non è adatto al suo ruolo.
Aggiungo che chi, come me, ha un’auto azienda con noleggio a lungo termine in fringe benefit (quindi che puó usare anche con la famiglia nei we ad esempio) non può far aggiornare il libretto. In più a fine noleggio (o vendita per i proprietari) o si da il porta bici con l’auto o va rimosso dal libretto con ulteriori costi. Secondo me siamo all’assurdo considerando che parliamo di prodotti omologati e circolanti in tutta Europa
La motorizzazione di Treviso ha bloccato tutto. La richiesta di modificare l’articolo 5 dove si vorrebbe disinibire le luci della vettura una volta inserito lo spinotto del portabici. Una cosa quasi impossibile sulle recenti auto e ancor peggio se nuove che andrebbe ad annullare la garanzia della vettura. Personalmente mi hanno detto di attendere fino al 18 per vedere il responso del ricorso. Poi trovo assurdo che io sia relegato ad una marca e modello.
Se carico una bici snella da passeggio e non copro le luci posteriori sono a posto, il giorno dopo carico una Ebike con ruote grosse e batterie nei tubi coprendo le luci sono sanzionabile?
Solita vergogna italiana… E gli stranieri girano tranquillamente, siamo i non siamo in Europa? Facciamo valere le regole europee…
ministro infrastrutture e trasporti..
salvini…
non ci resta che piangere..
ma lui…fa solo le cose epocali…
[Questo articolo è stato moderato prima della pubblicazione – Bikeitalia.it]
Petizione per far abolire questa assurdità.
https://www.change.org/p/modificare-le-nuove-norme-sul-collaudo-obbligatorio-per-i-portabiciclette-su-gancio-traino?cs_tk=Ap_FnLpYd2rtPZI8pWUAAXicyyvNyQEABF8BvN4CCdIjn71B2-xfELmsOUg%3D&utm_campaign=7baa23a0a9d049b8b18d52c6bc38ba45&utm_content=initial_v0_2_0&utm_medium=email&utm_source=recruit_sign_digest&utm_term=cs
Io aspetterei. siamo in Italia. voglio proprio vedere se le già scarse risorse disponibili per le forze dell’ordine, verranno impiegate per controllare che le mie ruote sporgono di 5 cm. Ho speso fior di quattrini per gancio e portabici e me li tengo .Siamo in Europa o no?
La demenza burocratica non ha più limiti. Io ho il gancio traino da sempre per trasportare un gommone (tot. 1.500 kg – una tonnellata e mezza ). Questo carrello ė largo 2,5 mt , lungo 7 metri, ostruisce completamente luci, terzo stop e targa ed è dotato di targa propria e libretto di circolazione (la targa ripetitrice addirittura non è più richiesta) e con questo rimorchio percorro centinaia di km ogni anno. Ora il portabici da gancio traino nasce omologato con luci e targa ripetitrice (addirittura oltre al cartello di ingombro monto anche una terza luce stop della Thule sulla bici più esterna). Ora non capisco: con il rimorchio catafalco posso circolare mentre, secondo la circolare del MIT, con un misero portabici devo staccare le lampadine dei fari posteriori, non superare la sagoma dell’auto (quale ? con retrovisori, senza ?) e aggiornare il libretto (solito balzello per battere cassa). Vi dico solo che quest’estate, in Alto Adige, un belga ha staccato la targa dall’auto e l’ha spostata sul portabici. Ma allora siamo in Europa o in Italia dobbiamo sottometterci alle più bizzarre regole bizantine ?
Ma il porta bici non a un numero di telaio allora cosa registrano sul libretto una cosa assurda anche perché non posso metterlo su un altra macchina ma senza numero di telaio come fanno a controllarmi roba fatta alla italiana
é incredibile cosa si inventano a Roma.
In tutta l’Europa si puó circolare tranqullamente ma in Italia nó !
Questa legge vuol dire che non si possono piú trasportare bici elettriche in Autovettura normale perché troppo larghe.
Bel pasticcio e 3000 € buttati via …
La cosa più ridicola è che le bici, secondo la circolare, non devono uscire dalla sagoma del veicolo intesa la larghezza dei parafanghi della vettura, ( e non gli specchi), ma nessuna bici da adulto resta in questo parametro quindi qualsiasi norma o collaudo risulta inutile.
Noi abbiamo un portabici per gancio traino Peruzzo, tutto ok finche la nuova normativa non solo pretende l’aggiornamento sul libretto di circolazione ma prevede che le bici non escano dalka sagoma del veicolo…. Ora lascio a voi la soluzione, noi siamo teoricamente entro gli specchietti, ma la normativa non specifica quali sono gli ingombri effettivi
Salve! Io più di un anno fa ho montato un gancio traino nell’auto e tra montaggio e collaudo ho pagato un bel po’….. poi subito comprai il portabici della thule con tanto di omologazione per trasportare fino 2 ebike e anche per quello ho sborsato anche di più!….. ora con la nuova circolare i portabici vanno collaudati e dopo sborsato 200 o 300€ di collaudo siccome ho bici taglia L ed escono un po’ dalla sagoma dell’auto non posso circolare……. Mi viene da ridere per non piangere!!!!!
Dopo le leggi contro i monopattini, potevano mancare quelli contro i portabici?