“Non utilizzate le biciclette a Milano perché sono pericolose”. L’appello è stato lanciato in aula a Palazzo Marino dal consigliere comunale Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d’Italia, nel corso di un intervento in cui ha preso di mira le ciclabili presenti in città: “Intanto sulle ciclabili lasciatemi rinnovare il mio personale accorato appello ai cittadini milanesi: non utilizzate alle condizioni che ha voluto questa amministrazione le biciclette, perché a Milano è pericolosissimo”.
“Le biciclette a Milano sono pericolose”
E, ancora, in un passaggio successivo dell’intervento rivolgendosi ai colleghi consiglieri della maggioranza: “Se avete a cuore la salute dei cittadini unitevi a questo appello: non utilizzate le biciclette a Milano, perché le biciclette a Milano sono pericolose”. Ha poi ricordato che la Procura di Milano sta indagando sulle corsie ciclabili realizzate dall’amministrazione di Beppe Sala (quando l’assessore alla Mobilità era Marco Granelli, che risulta formalmente indagato per omicidio colposo in seguito all’investimento mortale in bicicletta di Cristina Scozia, come riporta il quotidiano milanese Il Giorno).
La videorisposta di Bikeitalia
Un’uscita, quella del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Truppo, a cui su Bikeitalia abbiamo risposto con un video del direttore editoriale Paolo Pinzuti, girato in bici sul suo tragitto da casa al lavoro.
“Io sinceramente non ho voglia di passare la mia vita nel traffico perché c’è una classe di politici che invece di trovare delle soluzioni mi invita a evitare comportamenti che loro non sanno tenere sotto controllo”, afferma Pinzuti.
E, in conclusione: “Le soluzioni al problema della mancanza di sicurezza stradale esistono: basta andare a fare un giro nel Nord Europa e vedere come fanno loro”.
Prossimo passo: il divieto di pedalare?
Bisogna cambiare la narrazione: non sono le biciclette ad essere pericolose, ma il traffico che sta loro attorno.
Viaggio a Brema nel 1990…..città con un sacco di ciclabili per muoversi dentro e fuori alla città, qui da noi siamo ancora a discutere sull’utilizzo o meno.
Viva la bicicletta
Un saluto Giampietro