[Aggiornamento 29/02/2024: Trenitalia sospende le nuove regole per trasporto bagagli, bici e monopattini sulle Frecce]
La decisione di Trenitalia di modificare il regolamento con obbligo di sacca per le bici pieghevoli sulle Frecce, a partire da venerdì 1 marzo 2024, non è stata accolta bene da tutti i passeggeri. L’azienda ha fornito la sua versione rispondendo alle dieci domande di Bikeitalia, ma il malcontento serpeggia tra i pendolari con bici pieghevole al seguito, che su alcuni treni dell’Alta Velocità (come il Frecciarossa 1000) lamentano di non avere lo spazio per poter trasportare la bici a norma del nuovo regolamento di prossima applicazione.
La petizione contro l’obbligo di sacca per le bici pieghevoli sulle Frecce
A farsi portavoce di questo disagio è Floriano Iodice, un pendolare con pieghevole al seguito che dal lunedì al venerdì utilizza le Frecce per spostarsi da Roma, dove vive, a Napoli, dove lavora. Il 12 febbraio scorso, non appena appresa la novità tramite un messaggio registrato diffuso dall’altoparlante sul treno, ha lanciato una petizione online sulla piattaforma Change.org per chiedere a Trenitalia di rivedere l’obbligo di sacca per le bici sulle Frecce, ma anche di ripensare gli spazi in un’ottica più favorevole all’intermodalità di chi, come lui, utilizza la bici pieghevole in abbinamento con il treno veloce.
Mancano spazi bagagli adeguati in seconda classe
“Da pendolare ad alta velocità con una bici pieghevole al seguito dal 2013, sono profondamente preoccupato per l’ultima disposizione di Trenitalia che entrerà in vigore dal 1 marzo 2024. Questa nuova regola riguarda il trasporto di bici pieghevoli e monopattini, ma non tiene conto della realtà dei vagoni treni freccia 1000. Nella seconda classe, infatti, non ci sono bagagliai idonei e disponibili per accogliere questi mezzi”, scrive Floriano rappresentando il problema.
Sacca: ulteriore ostacolo per i ciclopendolari
Il suo messaggio per chiedere una firma a sostegno della petizione continua così: “Inoltre, la normativa attuale permette ai passeggeri di portare le loro bici pieghevoli e monopattini a bordo del treno solo se riposti in una sacca. Questo è un ulteriore ostacolo per i pendolari come me che utilizzano questi mezzi come soluzione ecologica ed efficiente per i loro spostamenti quotidiani”.
Un disincentivo per l’intermodalità?
Poi sottolinea che l’uso della bicicletta negli ultimi anni è molto cresciuto: “Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), nel 2020 c’erano oltre due milioni di persone in Italia che usavano regolarmente biciclette o monopattini nelle loro attività quotidiane. Questa nuova disposizione potrebbe quindi avere un impatto negativo su un gran numero di persone”.
Una firma contro l’obbligo di sacca per le bici pieghevoli sulle Frecce
Infine la richiesta di rivedere la decisione: “Chiediamo a Trenitalia di rivedere questa decisione e considerare soluzioni alternative che permettano ai passeggeri con bici pieghevoli o monopattini di continuare a utilizzare i loro mezzi senza introdurle in sacche. Firma la petizione per sostenere questa causa: uniamoci insieme”.
Assoutenti: un tavolo permanente per monitorare la novità
Intanto cominciano a muoversi anche le associazioni a tutela dei consumatori come Assoutenti, realtà attiva dal 1982 che tutela e promuove i diritti fondamentali dei consumatori, in particolare degli utenti dei servizi pubblici. Il Presidente Gabriele Melluso si è fatto carico della problematica: “Sicurezza dei viaggiatori e intermobilità dolce e sostenibile possono e debbono andare di pari passo. Le novità introdotte da Trenitalia su Frecce e Intercity sono ora oggetto di discussione tra Assoutenti, che si è fatta carico della problematica, e l’impresa ferroviaria sempre attenta ai diritti dei passeggeri. Non escludiamo novità utili per migliorare le nuove modalità di viaggio dal 1 marzo che stiamo discutendo in un tavolo apposito e che proponiamo di rendere permanente per monitorare l’andamento della nuova misura e valutare eventuali nuove proposte più adeguate, sicure e comode per i passeggeri possessori di bike e monopattini anche per incentivare davvero l’utilizzo di questi mezzi ecosostenibili”.
La storia comincia a circolare anche fuori dal web e da Bikeitalia, prima testata ad averne scritto: ieri è andato in onda un servizio televisivo del TgR Campania per spiegare la questione (citando anche il nostro lavoro):
Alessandro Gassmann sbotta sui social
Intanto sui social anche Alessandro Gassmann, attore impegnato nella causa ambientalista e promotore del progetto Green Heroes, ha sollevato il problema condividendolo con i suoi 400mila follower su X: “Viaggiando con FFSS ascolto un comunicato che dice più o meno così: Si comunica che a breve, i passeggeri con biciclette e monopattini non saranno più ammessi a bordo e saranno inoltre multati se trovati in possesso di suddetti veicoli. Saranno ammessi solo monopattini chiusi in una sacca. I passeggeri saranno inoltre invitati a scendere alla prima stazione disponibile. Stiamo vedendo le condizioni di inquinamento tossico in cui vivono i cittadini della pianura Padana e delle nostre grandi città e quando qualcuno si sforza per collaborare, peraltro a sue spese, per una circolazione a impatto zero, lo puniamo pure?!!! Ma siete impazziti? Perché?!! Che paese arretrato e vecchio ci ritroviamo”.
Portabagagli insufficienti: su alcune Frecce sarà impossibile caricare le bici
Un messaggio a cui ha risposto, tra gli altri, anche l’avvocato Alessandro Biamonte sottolineando che sulle Frecce (in particolare sui Frecciarossa 1000) in alcune carrozze mancano fisicamente gli spazi dove poter riporre le bici pieghevoli: “Come Comitati AV abbiamo sollevato il caso. Numero esiguo di portabagagli: ne sono presenti solo due sul Freccia 1000 (carrozze business). Dall’1 marzo sarà impossibile trasportare bici sull’AV. Eppure il Regolamento UE 782/2021 riconosce il diritto”.
Venerdì 1 marzo, data in cui entrerà in vigore il nuovo regolamento di Trenitalia, si avvicina: in questi giorni su Bikeitalia continueremo a seguire la questione dell’obbligo di sacca per le bici pieghevoli sulle Frecce e vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
la battaglia dovrebbe essere fatta per obbligare Trenitalia ed Italo a prevedere che ogni treno abbia una carrozza speciale apposita dove stipare le bici ( senza sacca) e i loro possessori.
Sicuramente sono molti di più i ciclisti che utilizzano i treni del trasporto regionale, ma in questo ambito il rinnovamento della flotta è in corso e anche già molto avanzato e i nuovi treni hanno tutti spazi utili per le biciclette, sia tradizionali sia pieghevoli. Il problema si pone sui treni ad alta velocità, dove gli spazi per i bagagli sono minimi perchè su questi si è presferito (specie sui Frecciarossa 1000) stipare più gente possibile con spazi personali da corriera. Credo che due posti per ogni carrozza sacrificati per far spazio ai bagagli non manderebbero in malora i bilanci di Trenitalia.
Un caso non fa statistica, ma qualche anno fa io e mia moglie siamo andati da Milano a Firenze in treno con le nostre pieghevoli e nella stessa carrozza c’erano altri due viaggiatori con bicicletta pieghevole al seguito. Siamo riusciti a trovare spazio per tutti, ma il treno era un Italo…