Politiche

Stop al Codice della Strage: in piazza contro la Riforma targata Salvini

Stop al Codice della Strage: in piazza contro la Riforma targata Salvini

[Invia un messaggio alla premier Giorgia Meloni per chiedere di mettere in pausa la Riforma del Codice della Strada]

Mobilitazioni in tutta d’Italia contro la Riforma del Codice della Strada targata Salvini, parola d’ordine: “Stop al Codice della Strage”. Nel weekend appena trascorso ci sono stati flash mob, presidi e biciclettate che hanno visto la partecipazione di centinaia di persone a Roma, Milano, Napoli, Lecce, Firenze, Cagliari, Modena, Padova, Pordenone, Trento, Treviso, Udine, Trieste, Reggio Emilia, Aosta, Alessandria, Ascoli, Fano, Pesaro, Pomigliano D’Arco (Na), Jesi (An), Lodi, Bresso (Mi), Chieri (To), Monza.

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Oggi, lunedì 11 marzo, scendono in piazza a Genova, Lecco e Parma. Martedì 12 marzo si manifesterà a Torino, Bologna, Perugia, Ferrara e Varese. E mercoledì 13 marzo ci sarà una mobilitazione anche a Domodossola [qui l’articolo con il calendario delle iniziative in tutta Italia, ndr]

Intanto la notizia delle mobilitazioni nelle piazze è stata ripresa dalle agenzie di stampa e dai principali siti d’informazione, approdando in qualche caso anche nelle pagine cartacee delle cronache locali e di quella nazionale (qui tutti gli articoli collegati alle iniziative “Stop al Codice della Strage”).

Stop al Codice della Strage Roma flash mob die in sicurezza stradale
Un momento della manifestazione “Stop al Codice della Strage” a Roma (10/03/2024)

Stop al Codice della Strage

Le manifestazioni sono organizzate dalle associazioni familiari delle vittime sulla strada e altre associazioni della piattaforma #Città30Subito contro il nuovo Codice della Strada voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e in discussione in Parlamento, che riporterà indietro l’Italia di 40 anni dal punto di vista della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile e la allontanerà ancora di più dagli altri Paesi europei dove i livelli di mortalità per incidenti stradali e per inquinamento sono già inferiori a quelli italiani.

“Il nuovo Codice della Strada, in discussione alla Camera, è un grande passo indietro per l’Italia, che ha uno dei tassi più alti in Europa per numero di vittime della violenza stradale . In questo Paese non si parla mai di sicurezza stradale, solo se ci tocca una tragedia da vicino ci rendiamo conto di questo enorme problema. È un fatto storico e importante che tante persone chiedano strade sicure per tutti e tutte: per chi si muove a piedi o in bici, ma anche per chi è al volante”, dichiara Marco Scarponi, fratello di Michele e segretario generale della Fondazione Scarponi.

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La Riforma Salvini in Parlamento

Da domani, martedì 12 marzo, alla Camera partirà la discussione finale verso l’approvazione in prima lettura delle modifiche al Codice della Strada, che peggiorerà il livello di tutela della vita umana nelle nostre città: sulle strade urbane ci saranno più automobili e camion che potranno viaggiare più veloci e senza limitazioni e controlli, diminuiranno gli spostamenti a piedi e in bici, aumenteranno le persone uccise o ferite gravemente (alla guida di auto, a piedi, in bici), ci sarà più traffico e, quindi, crescerà l’inquinamento e aumenteranno le patologie respiratorie e cardiovascolari.

Leggi anche: Stop al Nuovo Codice della Strada

La Riforma targata Salvini, infatti, ha un impianto molto chiaro, debole coi forti e forte coi deboli: “Da una parte, meno regole, meno limitazioni, meno controlli, meno sanzioni e più libertà di circolare e andare veloci nelle città per auto, moto, camion merci, ecc.; dall’altra parte, regole più restrittive, meno spazio in strada e quindi, meno sicurezza per i veicoli più leggeri e gli utenti più vulnerabili, cioè pedoni, ciclisti, micromobilità, bambini, anziani, disabili”, si legge in una nota dei promotori delle mobilitazioni.

Le ragioni del NO

Le ragioni del NO alla riforma del Codice della Strada promossa dal ministro Salvini è espressa dai promotori delle mobilitazioni in tutta Italia “Stop al Codice della Strage”: “È una riforma contro la sicurezza stradale, con limiti di velocità più alti, restrizioni all’uso di autovelox e controlli automatici in generale, nessun intervento reale sulla distrazione alla guida; una riforma contro la mobilità sostenibile, con uno stop immediato alla realizzazione di nuove corsie ciclabili urbane e una sola multa per chi viola le aree pedonali anche più volte al giorno; una riforma contro i Comuni, con nuovi regolamenti e decreti ministeriali che decideranno se, come e dove le città possono usare leve come ZTL, telecamere, sosta regolamentata”.

“Stop al Codice della Strage” è un’iniziativa diffusa promossa dalle associazioni familiari delle vittime sulla strada e altre organizzazioni nazionali in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Campania, Veneto, Puglia, Lazio, Toscana, Trentino, Abruzzo, Val d’Aosta, Sardegna, Liguria, Umbria.

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Commenti

  1. Calibancove ha detto:

    L’articolo de “Il Giorno” è indecente https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/codice-strada-2024-novita-biciclette-gv60xdxm
    parlano di “sportivi”, oppure “per convincere i ciclisti” ma è mai giornalismo questo?!

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