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Il ponte ciclopedonale vietato alle bici

Il ponte ciclopedonale vietato alle bici
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Un ponte ciclopedonale vietato alle biciclette: possibile? Ci troviamo in Emilia-Romagna, per la precisione in provincia di Bologna. È inizio estate e s’inaugura un’importante infrastruttura per pedoni e ciclisti: il ponte ciclopedonale che collega Trebbo a Calderara di Reno.

Un ponte tra due Ciclovie

Questo snodo strategico è cruciale per i collegamenti tra la Ciclovia del Sole (che fa parte di EuroVelo 7) e la Ciclovia del Reno, e ha ricevuto l’approvazione delle amministrazioni regionali e comunali. L’opera è stata accolta con entusiasmo dai residenti del luogo, poiché prometteva di facilitare non solo il turismo ciclistico, ma anche gli spostamenti quotidiani in bicicletta tra i due comuni.

Il ponte fa parte di un ampio progetto di mobilità sostenibile supportato anche dalla Città Metropolitana di Bologna: “Abbiamo inaugurato a inizio aprile il primo tratto della Ciclovia del Reno – sottolineava Simona Larghetti, consigliera della Città metropolitana – e abbiamo finanziato e stiamo progettando il secondo tratto da Galliera a Santa Maria Codifiume. Il ponte ciclopedanale rappresenta una connessione fondamentale per questo percorso cicloturistico che diventa accessibile a tutti i tipi di bicicletta”.

Spunta il cartello: “Cicli a mano”

Il 3 ottobre 2024 è emersa una situazione inaspettata, che di fatto rende il ponte vietato alle bici. Sono stati affissi nuovi cartelli che vietano di pedalare sul ponte, imponendo ai ciclisti di trasportare le bici a mano. Questa decisione ha destato preoccupazione, poiché il ponte, nelle stesse condizioni infrastrutturali della sua inaugurazione, è stato declassato da ciclopedonale a pedonale.

Ponte ciclopedonale Trebbo - Calderara
Il ponte ciclopedonale vietato alle bici: “cicli a mano”, si legge sui cartelli installati il 3 ottobre 2024

Il coordinamento delle 40 associazioni ciclistiche, cicloturistiche e di mobilità sostenibile del Tavolo Metropolitano della Mobilità Attiva ci chiede di amplificare la propria voce e le proprie domande. È infatti fondamentale chiarire le motivazioni dietro a questo cambiamento e identificare i responsabili. Chi deve rispondere a questa modifica immediata? I comuni di Calderara e Trebbo o il Consorzio di Bonifica Renana? Il Coordinamento chiede pertanto la rimozione dei cartelli che vietano la circolazione in bici e il ripristino della possibilità di pedalare sul ponte.

Intanto, come riporta Il Resto del Carlino, per la Città metropolitana interviene la consigliera delegata alla mobilità ciclistica e progetto Bicipolitana, sicurezza stradale Simona Larghetti: “Ci siamo offerti per essere di supporto ai Comuni per la definizione della funzione del ponte, nel rispetto della volontà della sua ideatrice Dallabetta, cui è intitolato, e che lo aveva pensato ciclopedonale, così come delle migliaia di ciclisti che lo percorrono dalla sua inaugurazione. Si tratta di definire la segnaletica corretta da codice, il ponte ha già tutte le caratteristiche per essere percorso dalle biciclette”.

Il ponte ciclopedonale, oggi vietato alle bici, tornerà ad essere pedalabile?

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Commenti

  1. Stefano ha detto:

    ciclisti e pedoni non sono compatipili. o una strada ci passi a piedi o ci passi in bici, anche le “pedociclabili” sul lago di garda soffrono delli stesso problema, soprattutto sul bellissimo tratto a Limone sul garda o tra Riva e Torbole. per causa di pochi(molti) ci rimettono tutti. SULLE CICLOPEDONALI SI VÀ PIANO, ma su questa pochi ciclisti ci sentono.

  2. rossana ha detto:

    La stessa fine della ciclopedonale “piu’ bella del mondo” a Limone. Interdizione alle bici se non spinte a mano. Pero’ il progetto e le successive spese sono state giustificate nell’ambito della ciclabile del Garda, che si sta rivelando un dispendio inutile di fondi pubblici ; sara’ classificata tutta come ciclopedonale e alla fine interdetta ai ciclisti “pedalanti”. Con una inutile distruzione di falesie e spiagge ed il ritorno delle biciclette sulla pericolosa e trafficata Gardesana.

  3. Stefano Cerchiai ha detto:

    [Questo commento non è stato pubblicato > https://www.bikeitalia.it/linea-guida-moderazione-commenti-su-bikeitalia-it/ – Bikeitalia.it]

  4. Robert ha detto:

    mi sembra il solito modo di risolvere i problemi all’italiana, creandone di nuovi. La larghezza del ponte e sufficiente ad ospitare una sezione pedonale ed un’altra ciclabile definite a vernice,come già esiste in tanti tratti cittadini.

  5. Roberto ha detto:

    sarà per gente come tè che lo hanno declassato. per quelli che vogliono avere sempre ragione anche quando non la hanno. cresci

  6. giordano ha detto:

    Bici a mano, bici condotte a mano etc etc… la dicitura esatta dovrebbe essere “scendere dalla bici e procedere a piedi” Mentre pedalo la bici la conduco con le mani, come si conducono altri mezzi (auto, moto)
    Quel cartello e altri simili, secondo la lingua italiana non indica che devo scendere dalla bicicletta ma è soggetto a diverse interpretazioni. grazie

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