“Mi piace allenarmi e gareggiare nel vostro Paese, amo i paesaggi, le montagne, il cibo, il caffè e le persone, peccato solo che il traffico sia a volte pericoloso per chi va in bici”.
Così parlò un tale Tadej Pogačar in un’intervista al Corriere; non un signore qualunque, ma Uno davanti alla cui grandezza tutta l’Italia, tranne quella ispirata da Feltri, s’inchina.
Beh, siamo messi bene allora: col cibo, il paesaggio e quant’altro saremmo a posto; aggiungerei anche i direttori sportivi: non saranno tutti stati grandi campioni, ma le squadre le sanno far girare come pochi altri.
Manca solo quel noioso particolare: il traffico pericoloso; forse proprio il motivo per il quale da noi, di nuovi Pogačar, non possiamo certo sperare che ne nascano.
È proprio vero, Tadej: la nostra ricchezza sono i paesaggi, le montagne, il cibo, le persone (non proprio tutte tutte), il caffè e, al posto dei direttori sportivi di cui mi interessa il giusto, il vino; ma noi continuiamo insensatamente a buttarla via con le strade che uccidono.
È vero, una buona parte di ciclisti è disordinata in strada, molto spesso si viaggia in 2 o in 3 lo ammetto.
Però dall’altra parte ci sono gli automobilisti che molto spesso sono distratti dal cellulare, sono impazienti, gli diamo fastidio perché noi andiamo in giro e loro magari vanno a lavoro.
Dobbiamo darci una regolata entrambi, perché la parte più debole siamo noi.
Secondo paesi così incivili come l’italia non ce ne sono. Mi riferisco al rispetto che c’è nelle auto, in particolare i conducenti, e le biciclette. Sono gli autisti che proprio non ti vedono, non ti calcolano, non hanno un minimo di rispetto, ti sorpassano e girano subito nella stradina affianco tagliando la strada di netto e di conseguenza devi frenare prontamente… e se provi a dire qualcosa…
Sono d’accordo col commento di Giulio.
Sono andato in bici per 30 anni su tutte le strade soprattutto della Riviera ma non sono mai passato col rosso e non sono mai andato
affiancato per due o tre.
Sono d’accordo che le strade in Italia per le Biciclette sono pericolose. Una buona parte di Automobilisti ha poca pazienza e non vuole aspettare. Però un appunto a sfavore di alcuni ciclisti lo voglio dire. Il codice della strada vale per tutti…non passiamo col il semaforo Rosso, così facendo ci sarebbe “forse” più armonia tra noi e gli automobilisti. lo dice uno che va in Bicicletta da più di 30 anni. Giulio
“peccato solo che il traffico sia a volte pericoloso per chi va in bici”.
A volte? Direi sempre, a ogni ora, su ogni strada.
parole sante