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Aprire un’attività in Cargo Bike: regolamento, spese e vantaggi

TAGS: cargo bike

Ho una cargobike, un’idea e ho partita Iva.
La cargobike la uso quotidianamente, con due bambini e tre anni di utilizzo penso di aver ammortizzato la spesa iniziale. Ma ho deciso di sfruttarla al massimo e vi annuncio che proverò ad aprire un micro-negozio in Cargo Bike.

In questi anni sono aumentate le richieste di vendita itinerante, soprattutto su mezzi a motore, un esempio sono gli Ape Car, ma il micro-negozio in bicicletta permette di sostenere l’economia locale e comporta diversi altri vantaggi:

– richiede poco investimento iniziale (l’acquisto o il noleggio della Cargo Bike e l’eventuale personalizzazione)
– flessibilità, libertà di scelta su dove e quando lavorare senza essere legati ad orari di lavoro prestabiliti.
– eliminazione delle spese fisse: affitto, Tasi, revisione caldaia, bollette  e spese condominiali per il negozio; carburante, bollo di circolazione, assicurazione, tagliando, area C ecc. per un furgone.
– facilitazioni fiscali
– bassi tempi di attesa per avere la licenza.
– non servono garanzie per iniziare a lavorare, diversamente da un negozio fisso.
– minore rischio economico

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Il negozio tradizionale comporta delle spese fisse ed esige un investimento iniziale cospicuo,  garanzie economiche e un vincolo contrattuale. Questi ostacoli non aiutano chi non ha garanzie e chi non ha grosse disponibilità economiche, soprattutto chi è disoccupato o chi vorrebbe, magari, solo provare a vendere per la prima volta i propri prodotti.

Si può creare un negozio utilizzando una Cargo Bike, un negozio che non avrà nulla da invidiare ad un negozio tradizionale. Questa scelta permetterà di seguire i clienti a seconda del meteo, della stagione, della fascia oraria e degli eventi in corso in città. Inoltre la vendita ambulante su bicicletta è utile a chi, magari, un laboratorio avviato ce l’ha già, magari in una zona periferica in quanto diventa un modo per avere una vetrina in centro città e raggiungere un pubblico più vasto.

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Il costo iniziale sarà tra i 1.000 e € 3.000 per comprare la bicicletta più le spese, eventuali, per l’allestimento.

Se il negozio non necessita di un allestimento particolare, ad esempio se non si dovranno vendere generi alimentari, si può iniziare semplicemente noleggiando una Cargo Bike; a Milano il marchio Trikego e il negozio Cargo Bike Ciclofficina offrono questo servizio e il prezzo del noleggio è abbordabile, solo 5 euro per un’ora, 30 euro per una giornata e 50 euro per il weekend.

Chi è fortunato può trovare in vendita una Cargo Bike di seconda mano, invece chi è bravo se la potrà costruire da solo e chi già ha una Cargo Bike non avrà spese iniziali.

Queste cifre si devono sommare al denaro necessario per la licenza di ambulante, iscrizione alla camera di commercio (90€ all’anno) e iniziare a pagare i contributi previdenziali, spese contabili ecc.

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Il commercio ambulante può essere svolto solo da persone fisiche, quindi ditte individuali e società di persone (Sas, Snc.) e non da società di capitale (Srl e Spa).

Esistono due tipi di vendita ambulante: A e B.

Quella di tipo A riguarda l’acquisizione del diritto ad avere un posto fisso in un mercato per 10 anni e, per ottenerlo, bisogna fare una domanda con marca da bollo di euro 14,62 al Sindaco del Comune di appartenenza, che assegnerà il posto in un mercato (se c’è disponibilità) altrimenti bisogna aspettare la data del bando di concorso. Con tale licenza si possono effettuare i mercati nell’ambito della Regione e le fiere anche nel territorio Nazionale.

La licenza di tipo B è quella itinerante e viene ottenuta inviando una lettera raccomandata con marca da bollo di euro 14,62 al Sindaco del Comune, che rilascerà tale permesso entro 30 giorni. Se la persona decide di vendere prodotti non alimentari non ci sono vincoli, se invece si tratta di vendita di generi alimentari dovrà trovarsi in possesso di uno dei seguenti documenti: iscrizione CCIAA con data e numero; aver frequentato un corso per il settore alimentare con il numero delle ore ed il nome dell’istituto; diploma di scuola alberghiera. Ci sono ditte, anche italiane che si occupano di allestimenti con impianti a norma per la vendita di alimentari  e Streetfood sia su veicoli a motore che su tricicli.

Ogni città ha un piano regolatore del commercio itinerante, ogni comune si riserva di escludere certe aree da questo tipo di commercio; consiglio di richiedere tale regolamento presso il proprio comune prima di dare inizio all’attività.

La licenza di tipo B abilita anche la vendita a domicilio.

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Si può aprire un’attività di ambulante utilizzando anche un mezzo a motore, si potrà lavorare in più città, ma questa scelta è senz’altro più onerosa; per esempio un Ape Car allestito ha un costo che varia dai 20.000 ai 40.000 euro, oltre a questo c’è lo svantaggio di non poter entrare nelle zone ZTL e nelle aree pedonali ad eccezione di un permesso di occupazione di solo pubblico, ma in questo caso subentrano altri costi e non si tratta più di vendita ambulante di tipo B.

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In realtà questa idea mi rimbalza in testa da qualche anno, da quando, dentro un giardinetto pubblico a Copenhagen, ho visto nascere un mercatino di piccoli artigiani, fiorai e ortolani. Si è materializzato davanti ai miei occhi in poco tempo, silenziosamente e senza che assistessi a manovre per incastrare tra loro furgoni e gazebo. Tutti i venditori sono arrivati in Cargo Bike o con biciclette con rimorchi allestiti. Un’ottima soluzione per sostenere l’economia locale.

Esistono dei negozi in Cargo Bike bellissimi che non hanno nulla da invidiare ad un negozio classico. Il Bicinegozio non è un’idea nuova, ma a volte il progresso ha portato l’abbandono di buone abitudini complicandoci la vita, buone abitudini a basso costo da riciclare in questi anni di pausa di riflessione economica.

Con questo articolo spero di aver suggerito una buona idea a chi sta per avviare un’attività commerciale e non ha voglia di investire cifre enormi, in questo modo farà anche un regalo alla comunità: una città con un furgone in meno!

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Commenti

  1. Avatar Fede ha detto:

    Si dovrebbe operare come tuo preposto tramite delega…

  2. Avatar Michele ha detto:

    Ciao e grazie per il bellissimo articolo.
    Penso che il vantaggio della cargo bike sia quello della facilità a spostarsi.. sto pensando al mio coffee truck e ogni tanto però mi chiedo se un coffee bike non possa essere più versatile negli spostamenti.. magari ci si può mettere in un bel parco e vai di caffè fino a mezzogiorno e poi aperitivi..
    Mi confermate la fattibilità?
    potrebbe essere realtà o solo un sogno?

    Grazie

  3. Avatar filippo guarino ha detto:

    La licenza di tipo B è quella itinerante e viene ottenuta inviando una lettera raccomandata con marca da bollo di euro 14,62 al Sindaco del Comune, che rilascerà tale permesso entro 30 giorni.
    una raccomandata nel sesso ? pago il bollo e non faccio nessun riferimento o devo spiegare delle cose specifiche??? grazie mille .

  4. Avatar Domenico ha detto:

    Ciao hai un sito dove si possa vedere qualche esempio per vendere abbigliamento?

    1. Avatar Fridabike ha detto:

      Ciao Domenico,
      dovresti contattare qualche negozio di Cargo Bike nella tua zona.

  5. Avatar Fernanda ha detto:

    Ciao a tutti, esistono cargo bike completamente made in italy con relativa certificazione CE?
    Grazie mille

    1. Avatar Fridabike ha detto:

      Ciao Fernanda, cosa devi fare? per vendere oggetti basta avere P.IVA commerciante e licenza itinerante. Se fai somministrazione è complicato, devi averei piani di acciaio certificatai dalla ditta a cui li farai fare, impianto idrico ed elettrico con certificazione. e certificazione di tutti gli elettrodomestici come fosse un vero ristorante. Invece la bicicletta in se non deve avere nessuna omologazione, deve solo rientrare nelle misure del codice della strada.

  6. Avatar Donata Piva ha detto:

    Ciao ragazzi ho un’altra domanda sulla questione della licenza anche se capisco che qui si parla preferibilmente del tema cargo bike :-): se si ottiene licenza di tipo B si può poi delegare qualcun altro alla vendita oppure la licenza è nominale?
    Grazie mille
    Donata

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