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Cammino di Santiago in bicicletta: 10 domande prima di partire

« Herru santiagu, grot santiagu. E ulreia e sus eia, deus adjuva nos »

Ultreya! Suseya! “Più avanti, più in alto”: è il saluto di incoraggiamento che i pellegrini si scambiano lungo il Cammino di Santiago.

cammino di santiago in bicicletta
Il Cammino di Santiago – Foto “Serendipity” di Tommaso Pini

1. Quali sono le origini del Cammino di Santiago?

La storia del Cammino di Santiago comincia agli albori del IX secolo con la scoperta del sepolcro di San Giacomo il Maggiore, evangelizzatore di Spagna. Morto in Palestina nell’anno 44, la leggenda vuole che il suo corpo sia stato trasportato dai suoi discepoli, con una barca guidata da un angelo, in Galizia, dove venne seppellito.

Solo nell’anno 830 fu ritrovato il sepolcro dall’eremita Pelagio, grazie ad una visione mistica: una pioggia di luci simili a stelle illuminò il monte dove giaceva il corpo. Da questo episodio si pensa derivi il nome Compostela – Campus Stellae (campo di stelle), e qui fu costruita una piccola chiesa intorno alla quale sorse la città di Santiago di Compostela.
Da quel momento in poi il luogo divenne simbolo del popolo cristiano unito contro i musulmani, e da subito cominciarono i pellegrinaggi per rendere omaggio al santo, ritenuto più volte responsabile del successo di battaglie per la riappropriazione da parte dei principi spagnoli dei territori occupati dai Mori.

Un percorso spirituale

I pellegrini confluivano da ogni parte d’Europa e si diceva che era la Via Lattea stessa, che in spagnolo viene chiamata proprio el Camino de Santiago, ad indicare la direzione per raggiungere il sepolcro.
Dopo Gerusalemme e Roma, Santiago di Compostela era la terza meta religiosa e il pellegrinaggio era un percorso spirituale che il pellegrino intraprendeva spogliandosi di tutti i suoi averi e spesso ipotecando i beni per poter partire.

Se lo scopo era soprattutto la ricerca religiosa, l’adempimento di un voto o l’ottenimento di una grazia, talvolta veniva inflitto come pena per delitti o peccati molto gravi. Chi era ricco, però, poteva inviare un’altra persona in pellegrinaggio per conto proprio…
Usate pure questa storia come scusa se proprio non volete partire, ma oggi non esistono più strade accidentate e banditi pronti ad assaltarvi, che costituivano i principali pericoli del viaggio; inoltre la via di Santiago e tutti i percorsi per raggiungerlo sono stato dichiarati nel 1987 “Itinerario culturale europeo” e nel 1993 Patrimonio dell’Umanità, riconoscimenti che lo rendono un percorso affascinante per tanti motivi storici e culturali che possono esulare da quello prettamente religioso e turistico-religioso.

Si tratta insomma di un viaggio che, a detta di chi l’ha già fatto, va intrapreso almeno una volta nella vita.

2. Dove comincia il Cammino di Santiago?

Il cammino comincia dove si vuole, anche dalla propria porta di casa.
Tuttavia esistono percorsi segnalati dalle principali città della Spagna come Madrid, Bilbao, Siviglia, Barcellona, ma per tradizione il percorso più noto è quello in cui si entra in Spagna da Roncisvalle, chiamato Camino Francés.

Per raggiungere il Cammino dall’Italia, i pellegrini percorrevano la Via Francigena e poi la Via Tosolana fino ai Pirenei. Da qualunque località o percorso si giunga, il punto di raccolta dei pellegrini, e dunque città principale da cui partire per il cammino, è Puente la Reina.

Mappa

Profilo altimetrico

Cammino di Santiago in bici, profilo altimetrico

3. Che percorso posso seguire in bicicletta?

Il percorso del Cammino di Santiago in bicicletta indicato dal sito ufficiale è lungo circa 738 km ed è suddiviso nelle seguenti tappe.

Cammino di santiago in bicicletta-segnaletica

Individuare il percorso è piuttosto semplice, anche se strade e autostrade di nuova costruzione si sono sovrapposte ai sentieri originali; tuttavia le amministrazioni locali, grazie anche al sostegno delle Associazioni degli Amici del Cammino, sono molto impegnate nella valorizzazione del cammino e i percorsi originali sono sempre ben segnalati.

L’indicazione più diffusa, considerata ufficiale per quanto riguarda l’itinerario europeo consigliato, è costituita da cartelli con frecce e conchiglia gialle, oppure pietre miliari su cui è incisa una conchiglia, simbolo dei pellegrini, su sfondo blu, che è il colore dell’Unione Europea.
Altri segnali diffusi sono il bastone su cui si appoggia il viandante (Cayado) o la zucca usata come borraccia per l’acqua e il vino (Calabaza).

In ogni caso è impossibile perdersi, ma è sempre meglio avere una guida adeguata per il cammino.

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4. Quanti giorni ci vogliono per fare il cammino di Santiago?

Se il valore spirituale, culturale e naturalistico del cammino rimane invariato sia che si percorra in bici che a piedi, di certo la bicicletta accorcia la durata del viaggio per arrivare a Santiago e le ore di cammino al giorno, aspetto che offre l’opportunità di avere molto più tempo da dedicare al riposo e alla visita di santuari e luoghi d’interesse.
Naturalmente la durata dipende anche dal punto di partenza, ma se si vuole fare una stima dei giorni necessari, si può calcolare che in media in un giorno si percorrono circa 70 km con una velocità media di 15 km. Se macinate più km arriverete prima, ma occhio a non perdervi i dettagli, la bellezza dei paesaggi e tutte le ricchezze che offre il cammino.

cammino di santiago in bicicletta

5. Cosa ci vuole per cominciare il Cammino?

Se si vuole seguire il rituale del Cammino di Santiago e percorrerlo da pellegrino, la prima cosa da fare quando si parte, che sia a piedi o in bicicletta, è effettuare una sorta di accredito per il viaggio compilando un questionario sulle motivazioni che spingono ad intraprenderlo.
Si ottiene così la Credenziale del Pellegrino, dove si raccolgono tutti i timbri e le firme di parrocchie, alberghi, rifugi che si incontrano lungo il viaggio. Questo “passaporto” del cammino viene rilasciato non solo da alberghi e parrocchie, ma anche dalle Associazioni degli Amici del Cammino di Santiago, e permette di ottenere al termine del viaggio la “Compostela”, il certificato ufficiale del cammino, a condizione che si effettuino almeno 100 km a piedi o a cavallo oppure 200 km in bicicletta.

All’accredito viene consegnata la cartina del Plano del Camino de Santiago con tutte le altimetrie dell’intero Camino.

6. Dove si può dormire?

Per alloggiare durante il cammino esistono diverse soluzioni:
1) Hundredrooms: comparatore di case vacanze di tutto il mondo, per trovare l’offerta ideale.
2) Rifugi, albergue: sono ad uso esclusivo dei pellegrini che percorrono il cammino, pensati per chi viaggia a piedi, sono talvolta poco attrezzati per i ciclisti (in alcuni si viene accettati solo dopo le 20, altri non accettano ciclisti perché non dispongono di posto bici); sono molto economici ma vi si può sostare solo una notte e non è possibile prenotare, inoltre, se si trovano pochi posti, bisogna sempre dare la precedenza a chi viaggia a piedi.
3) Alberghi: si trovano lungo il percorso a prezzi piuttosto popolari e sono l’ideale per i ciclisti: un buon riposo fa sempre piacere dopo molti km in bici.
4) Camping e tenda: si possono trovare soluzioni in bungalow e roulotte, oppure in tenda se non si trova posto nei rifugi, per questo meglio portare dietro una tenda da montagna leggera e poco ingombrante per non appesantire il carico.

7. Qual è l’equipaggiamento ideale?

L’equipaggiamento per il viaggio è importante che sia leggero, essenziale e ridotto all’indispensabile. Si calcola di solito che borse e zaini non devono superare il 10% del peso della persona che li trasporta.
Per la bici portate con voi un kit per le principali riparazioni: pompa, camere d’aria di riserva, multitool, catena e lucchetto (per quando visitate i santuari) e due borracce sono sufficienti.
Lungo il cammino e in ogni località di fine tappa si trovano meccanici e officine per la manutenzione della bicicletta.

Qui di seguito alcune officine che potete raggiungere nelle principali città del percorso:

– Pamplona

Bicicletas Albero. C/Monasterio de Urdax, 23 tel. 948 172 609
Riparazione biciclette. C/Monasterio de Iranzu, 5 tel. 948 276 277
Ciclos Olite. C/ Alfonso Beorlegui, 50 tel. 948 117 229

– Estella

Viente Alonso. Paseo Inmaculada, 12 tel. 948 550 734

– Logroño

Ciclos.av. de Colón, 6 tel. 941 231 467
Bicicletas Jose Mary. C/Duquesa de la Victoria, 39 tel. 941 242 414

– Nájera

Castrillo Mendoza. C/ San Fernando, 24 tel. 941360 204

– Santo Domingo de la Calzada

Estenaga. C/ San Roque, 14 tel. 941 342 207

– Burgos

Ciclos Cano.C/ Del Carmen, 7 tel. 947 207 127
Ciclos García.Pasaje Isaac Albéniz, 2 tel. 947 238 887

– León

Bicicletas Blanco.C/ Teniente Antrés González, 1 tel. 987209 610

– Barrio de Santa Ana

Bicicletas Carlos. Av. Facultad, 29 tel. 987 254 209

– Astorga

Ciclos Lolo. Av Las Murallas, 48 tel. 987 618 581
Rebaque González. Pza. Lorenzo Lafuente, 2 tel. 987 615 945

– Ponferrada

Bicicletas Marqués. Av. de Portugal, 54 tel. 987 412 226
Rojas Babbis. Av. de España, 50 tel. 987 415 956
Villafranca del Bierzo
Fernández Guerra. C/Cortijo, 2 tel. 987 540 043

– Sarria

Pallares. C/Diego Pazos, 46

– Arzua

Fidalgo. C/Santiago, 12 tel. 981 500 232

– Santiago de Compostela

Viuda Honorino. C/General Pardiñas, 18 tel. 981 587 234.

8. Che bicicletta porto sul Cammino di Santiago?

La scelta della bicicletta, oltre che dai vostri gusti, dipende dal percorso che si decide di seguire.
Esiste infatti la possibilità di fare il cammino tutto su strade asfaltate, su sentieri o alternando le due tipologie.
Il sentiero asfaltato, Camino de Carretera, indicato dall’Itinerario Europeo e dalla conchiglia su sfondo blu, è il più semplice e adatto a chi viaggia con i bambini: la bicicletta da utilizzare può essere una classica da cicloturismo con copertoni stretti e lisci.
Se si vuole praticare il sentiero sterrato, è consigliabile allora utilizzare una mountain bike con un buon sistema di sospensioni. Il sentiero è pensato per essere percorso a piedi, e in alcuni punti risulta essere al limite della praticabilità, con tratti ripidi e sconnessi che diventano impossibili da percorrere in bici in caso di pioggia. In alcuni punti questo tracciato è molto impervio e faticoso, ma nulla toglie che si possa alternare con tratti di percorso asfaltato quando le cose si mettono male.

Come far arrivare la bicicletta fino al punto di partenza del vostro cammino di Santiago?
Se non optate per soluzioni come raggiungere la partenza in auto, potete scegliere di trasportare la bicicletta in aereo (esistono compagnie che lo consentono, addirittura Iberia vende in aeroporto le scatole di cartone per imballarle) oppure spedirla tramite corriere privato.

Altre possibilità sono viaggiare in treno+bici anche se i treni spagnoli non sono molto attrezzati, oppure in autobus: le compagnie Euro Lines, Flixbus e Alsa prevendono anche il trasporto biciclette.

9. Quando e con chi partire?

La stagione perfetta per il Cammino di Santiago è da marzo a settembre, escluso il mese di agosto per le temperature molto elevate durante la giornata. Durante i mesi invernali è sconsigliabile soprattutto per le piogge, molto abbondanti soprattutto nel territorio della Galizia.
Scegliere con chi viaggiare può prescindere dall’itinerario, ma di certo i viaggi in bicicletta in compagnia sono preferibili non solo per il supporto in caso di problemi, ma anche per vivere insieme l’esperienza del viaggio.
Il Cammino di Santiago è molto battuto durante tutto l’anno, perciò se si sceglie di intraprenderlo da soli si avrà comunque l’occasione di incontrare pellegrini da tutto il mondo con cui condividere il cammino e le emozioni.

10. Sì, ma quando si mangia?

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Foto di saboruniversal.com

Abbiamo parlato tanto dell’aspetto spirituale e tecnico del Cammino di Santiago, ma non per questo bisogna trascurare l’aspetto gastronomico di un percorso che attraversa tutta la Spagna in un intreccio di suggestioni e perché no, di sapori.

Ai pellegrini non viene mai negato un pasto caldo negli albergue, che sia una zuppa d’aglio o un piatto energetico per ristorarsi dalla fatica di un lungo cammino.

Ricette tipiche locali

Lungo il vostro pellegrinare, la vostra curiosità e il palato certamente vi guideranno verso ristoranti, osterie e posti mangerecci dove gustare le ricette tipiche locali e i prodotti del luogo; vi suggerisco di non perdervi queste specialità:
– Butelo (Botilo): chiamato il “re della tavola” è una salsiccia secca di vari tagli di carne di maiale, ha una forma cilindrica e dicono abbia poteri afrodisiaci;
– Sopa de Ajo: zuppa d’aglio, è il piatto tipico che viene servito ai pellegrini;
– Caldo Gallego: Verdure e carne di maiale cotta alla galiziana;
– Cocido maragato: piatto della tradizione su cui si basava l’alimentazione dei contadini, è un insieme di zuppa, cavolo, ceci e sette tipi di carne, da servire “al contrario” dalla carne alla zuppa;
– Patatas a la Riojana: patate con chorizo (salsiccia tipica) e peperoni.

Alcuni link utili per organizzare il viaggio “fai da te” per Cammino di Santiago e per il viaggio organizzato.

Leggi anche: 100 dubbi risolti sul Cammino di Santiago

Articolo aggiornato a Gennaio 2023

Commenti

  1. Avatar Mario Pulvirenti ha detto:

    ciao, vorrei fare il percorso in MTB in due settimane. da dove mi conviene partire?

  2. Avatar Alberto ha detto:

    Ho visto che la Ryanair imbarca le bici.
    Una volta arrivati all’aeroporto di Lourdes, dove posso buttare i cartoni e il materiale dell’imballaggio della bici?
    Grazie x una risposta

  3. Avatar claudio ha detto:

    ciao anch’io vorrei fare il cammino in bici chi mi può dare un aiuto ?itinerari del percorso .

  4. Avatar Katia Giaramita ha detto:

    Ciao a tutti voi amici di bikeitalia. Nel Settembre del 2019, io, mio marito e un nostro caro amico abbiamo fatto il Cammino Portoghese, altra variante del Cammino di Santiago. Da Lisbona a Santiago de Compostela, passando per Fatima, in MTB, In 8 tappe seguendo fedelmente il percorso classico. Esperienza indimenticabile!! Passaporto del Pellegrino, accoglienza nei vari ostelli lungo il Cammino e tanta emozione!!! [https://strava.app.link/UTym8qixYob]

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